È rimasto per tre giorni sulla cima di quest’albero: nessuno sapeva come far scendere questo gatto
Un volontario si è armato di coraggio e pazienza e si è arrampicato per salvare la vita a questo gatto.
I felini sono conosciuti per la loro agilità e capacità di arrampicarsi dappertutto. Tant’è che chi ha un gatto domestico se lo ritrova davvero ovunque, perfino sui lampadari. E tutto questo lo fanno con il loro mitico passo felpato, con estremo silenzio. I gatti randagi però, a volte, con questa loro voglia di giocare ed arrampicarsi si vanno a cacciare nei guai. Nell’ambiente esterno ci sono più pericoli rispetto all’ambiente domestico e non hanno nemmeno nessuno disposti ad aiutarli qualora ne avessero bisogno. Questo gatto è stato fortunato poiché quando ha avuto bisogno d’aiuto un uomo è stato disposto a dargli una mano. È successo che un gatto è riuscito a salire su un albero ma poi non sapeva più come scendere ed è rimasto sull’arbusto per tre giorni, fino a quando non è intervenuto un signore.
Capita di vedere gatti randagi che camminano sui tetti delle case, sui muretti, sugli alberi ed alcuni si spaventano perché comunque potrebbe essere pericoloso anche per loro, anche se solitamente sanno come cavarsela. Ma, questa volta un micetto di nome Marmalade ha davvero esagerato, tant’è che non sapeva come tornare indietro.
Il gatto ha iniziato ad arrampicarsi su un grande albero e, probabilmente, spinto dalla curiosità o preso dalla voglia di giocare, è salito troppo in alto, arrivando fino in cima. Quando si ritrovò lassù, non sapeva più come scendere.
I vicini che avevano notato la presenza del gatto inizialmente lo hanno ignorato perché pensavano sarebbe risceso. Ma, quando ha iniziato a miagolare hanno capito che stava chiedendo aiuto. Tant’è che passavano le ore, ed addirittura i giorni e Marmalade era sempre lì. Così decisero di chiedere aiuto. Alla richiesta di soccorso rispose un signore che si recò sul posto per esaminare la situazione e subito si organizzò per arrampicarsi ed andare a prendere il gattino. Indosso l’imbracatura di sicurezza e con i moschettoni salì poco per volta, agganciandosi ai rami dell’arbusto. Con destrezza ed agilità l’uomo arrivò in alto e riuscì ad avvicinare il gattino con delle crocchette, per poi afferrarlo e riportarlo giù.