Due gattini neonati trovati su un nastro trasportatore di un impianto di riciclaggio dei rifiuti
Fortunatamente i lavoratori si sono accorti in tempo di questi due minuscoli gattini. Lieto fine, purtroppo, solo per uno dei due.
Erano due scricciolini, Shelby e Arthur, i due gattini trovati su un nastro trasportatore in un centro di riciclaggio ad Hartlepool, nella contea di Durham, nel Regno Unito. Avevano ancora gli occhi chiusi e cordoni ombelicali attaccati ai loro corpi. Avevano al massimo due giorni.
E’ successo circa un anno fa, era il 22 dicembre 2020. Il personale dello stabilimento, appena se n’è accorto, ha chiamato il Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals (Rspca). Sul posto intervenne Shane Lynn che portò i due animali al sicuro.
“Questi micetti sono stati incredibilmente fortunati a essere stati notati dai lavoratori. Non era semplice vederli. Se non fosse stato per loro e per la rapidità con la quale hanno agito, sarebbero stati uccisi dai macchinari dell’impianto. Non si sa da dove arrivano questi gattini. Forse una gatta randagia ha partorito all’interno di un cestino per il riciclaggio, che ha poi raccolto uno dei camion e ribaltato sul nastro trasportatore dell’impianto per lo smistamento dei rifiuti”.
I lavoratori della ditta hanno scelto per loro i nomi Shelby e Arthur. Subito li hanno portati da un veterinario della zona per accertarsi sulle loro condizioni di salute. E soprattutto, per nutrirli e curarli al meglio, essendo piccoli e vulnerabili.
“Erano molto freddi e deboli. Il team dello Stanhope Park Veterinary Hospital è riuscito a riscaldarli e l’infermiera veterinaria li portò a casa per curarli 24 ore su 24”.
Purtroppo Arthur, a causa di alcune complicazioni di salute, è morto cinque settimane dopo il ritrovamento. Shelby, invece, è sopravvissuto. E’ cresciuto, sta bene ed è in forma. Ora, a distanza di poco più di un anno, ha festeggiato il suo primo Natale!
Young, l’infermiera che li ha curati, ha deciso di tenerlo in casa con lei.
“È un vero personaggio. Dato che ha perso suo fratello così giovane, è cresciuto principalmente con il nostro cane, Buddy. Forse anche per questo si comporta più come un cane che come un gatto. È davvero affettuoso e vuole costantemente la mia attenzione. Non appena ce l’ha, fa le fusa. Non posso sedermi da nessuna parte senza che lui mi salti in grembo per uno grattino sulla testa”. -racconta la sua mamma.
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