Dove pungere il gatto per la glicemia?
Il diabete va tenuto sotto controllo perché può avere malattie correlate serie, ma dove possiamo pungere il gatto per la glicemia che va sempre monitorata?
Il diabete è una malattia molto complessa che può avere anche gravi conseguenze. In quest’ottica, sapere dove pungere il gatto per la glicemia è di vitale importanza per un controllo costante e ben fatto.
Non tutti i tipi di diabete sono uguali e non tutti prevedono la somministrazione dell’insulina, ma i quattro zampe a cui è stata diagnosticata questa patologia devono verificare regolarmente i livelli di glicemia nel sangue.
Il diabete nel gatto
A essere maggiormente colpiti possono essere i gatti in sovrappeso e un po’ più in là con gli anni. Tra le conseguenze del diabete nel gatto c’è sicuramente l’impossibilità produrre l’insulina, necessaria in relazione alla quantità di glucosio presente nell’organismo. Questo fa sì che il glucosio rimanga nel sangue e non passi alle cellule sotto forma di energia.
Il tipo 2 è il più comune tra i felini ed è caratterizzato proprio da una resistenza all’insulina da parte delle cellule, che a lungo andare può portare comunque a una produzione insufficiente dell’ormone. Ecco allora che, a maggior ragione, è importante sapere dove pungere il gatto per l’insulina.
Non ricorriamo al fai da te o al sentito dire di amici e parenti. Il parere del veterinario di fiducia, che conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza che possono incidere, è sempre importante. Diventa fondamentale quando a dover essere trattate sono malattie di questa gravità.
Glicemia del gatto, i valori normali
Il valore della glicemia non dovrebbe mai andare sotto i 70 mg/dl. Sotto questa soglia Miao può avere conseguenze gravi. A stabilire la cura migliore per il nostro amico a quattro zampe è lo specialista. E sarà sempre lui a dirci con quale frequenza dobbiamo misurare i valori della glicemia nel sangue. Questo perché procedere con le iniezioni alla cieca non solo non aiuta Micio, ma lo mette in pericolo di vita. Si tratta di equilibri delicati che vanno misurati con attenzione per capire, volta per volta, qual è l’approccio migliore per garantire una qualità dell’esistenza dignitosa alla nostra piccola palla di pelo.
Dove possiamo pungere il gatto per la glicemia? La misurazione, a dispetto di quanto possa essere sembrato sinora, è una procedura facile e indolore. Con il passare delle settimane, e passati anche i timori di non essere all’altezza, diventerà parte della nostra routine e soprattutto di quella del nostro amato felino.
Come ogni cosa nella vita di un peloso, è sempre meglio che venga vissuta all’insegna del relax e del divertimento. Se ha imparato a comportarsi come si deve, e obbediente e non fa i capricci facciamogli sapere che siamo fieri di lui e premiamolo con un bel rinforzo positivo. Un piccolo snack che, però, non metta in pericolo la sua vita. Lo zucchero, infatti, fa sempre male ai gatti, ma soprattutto a quelli affetti da diabete. Sarà il nutrizionista a guidarci nell’individuazione degli alimenti tossici per i gatti, ma il pollo disidratato potrebbe essere un ottimo esempio.
Glucometro veterinario per gatti
Dove possiamo pungere il gatto per la glicemia? In commercio ci sono tanti dispositivi che possono aiutarci a monitorare i valori dell’insulina nel sangue. Importante è utilizzare un glucometro tarato per gli animali, quello che va bene per noi esseri umani non è detto sia adeguato alle esigenze del nostro amico a quattro zampe. Facciamoci spiegare dal veterinario come leggerlo e se è necessaria una qualche conversione del valore. Infatti, una interpretazione errata può mettere a rischio la vita del felino esattamente come dimenticarsi di misurare la glicemia.
In genere, al momento dell’acquisto vengono forniti anche tutti gli strumenti necessari per un corretto utilizzo, comprese le striscette e le lancette. Le striscette non sono altro che sensori che dovranno essere inseriti all’interno dell’apparecchio per misurare il livello di glucosio nel sangue. Le lancette servono per prelevare una piccolissima quantità di sangue dal nostro fedele amico un po’ malconcio.
La scelta del glucometro dipende soprattutto dalla quantità necessaria per il rilevamento: maggiore sarà, più facile e veloce risulterà essere il processo. Facciamoci consigliare dal veterinario in questa fase delicata e affidiamoci alla sua esperienza.
Insulina per gatti in pillole
La terapia verrà stabilita dallo specialista in seguito a una diagnosi precisa e dopo che avrà delineato il quadro clinico specifico della nostra piccola palla di pelo. Ormai ci sono tantissime formule di somministrazione e si dovrà optare per quella ideale per la gestione della malattia e che Miao assume senza troppa difficoltà. Le pillole in tal senso possono rivelarsi un valido supporto, ma prima capiamo come stabilire se i valori nel sangue hanno bisogno di un intervento farmacologico o meno.
Dove possiamo pungere il gatto per la glicemia? Usando l’apposita lancetta dovremo mirare al bordo superiore dell’orecchio. Non facciamolo in modo brusco, anzi: prima cerchiamo di coccolare e mettere a proprio agio il nostro amato pet. Per quanto sia una procedura veloce e per nulla invasiva, non sempre sarà ben predisposto e noi dobbiamo agevolarlo nel miglior modo possibile.
Le prime volte è normale mostrare un po’ di tensione, la paura di sbagliare e di arrecare danno al nostro amico a quattro zampe, ma cerchiamo di ridurla al minimo se non vogliamo favorire tentativi di fuga.
Gatto plantigrado
Per facilitare il compito, prepariamo tutto quello di cui abbiamo bisogno prima: rinforzo positivo, lancette, striscette, misuratore vero e proprio e un batuffolo di cotone per tamponare la lieve fuoriuscita di sangue. Dopodiché sediamoci comodamente e mettiamo Miao sulle nostre gambe, cercando di trattenerlo con il corpo ma senza fare un’eccessiva pressione. Prima e dopo, accarezziamolo e diamogli il premio goloso (ma senza zucchero) che si è meritato.
Il momento più delicato è quello in cui dovremo pungere l’orecchio e precisamente il lato esterno verso l’alto. Posizioniamo la striscetta a contatto con la goccia di sangue prodotta, seguendo le indicazioni delle istruzioni: ogni apparecchietto ha le proprie. Subito dopo inseriamo la linguetta nel misuratore per rilevare il valore e capire come procedere. Ma non dimentichiamoci di riempire di coccole il nostro adorato Micio.
Se notiamo ansia e nervosismo, aspettiamo un momento migliore. L’unica cosa che non vogliamo è creare traumi al nostro amico a quattro zampe. Aspettiamo un po’ e ritentiamo. Non preoccupiamoci delle conseguenze, le misurazioni odierne non sono invasive, ma solo necessarie a salvaguardare la salute del felino in questione.