Dove mettere la gattaiola per il gatto e come fargliela usare

Trovare un posto dove mettere la gattaiola può sembrare una necessità da niente e invece non è così. Individuare la zona più adatta può essere funzionale

Nella gestione del nostro gatto ci sono delle scelte che possono sembrare banali ma che non lo sono affatto. Una di queste riguarda il posto dove mettere la gattaiola, ovvero la porticina che rappresenta una sorta di dogana di libero transito per il nostro amico a quattro zampe tra gli ambienti interni di un’abitazione e gli spazi esterni.

Trovare la zona più adatta può rendere meno complicato il modo in cui tenere d’occhio Miao e allo stesso tempo dargli la possibilità di muoversi liberamente, senza incontrare ostacoli o eventuali difficoltà che gli potrebbero rendere complicato l’accesso a un giardino, a un prato o comunque all’esterno delle mura domestiche (ma anche il rientro a casa).

Una via di fuga

apertura sulla porta per il gatto

Dunque, qual è il posto migliore dove mettere la gattaiola? Nel momento in cui la scelta, ben ponderata, di far muovere con meno vincoli e restrizioni la nostra piccola palla di pelo diventa effettiva, prima di passare dalle intenzioni ai fatti è necessario individuare il posto più idoneo per consentire a Micio di fare la spola tra il mondo esterno e le fidate e già ben note ed esplorate stanze di casa.

Prima di risolvere l’arcano, è opportuno comprendere quelle che potrebbero essere le esigenze del nostro amato felino. I gatti, come è noto, sono animali particolarmente curiosi, con un’innata tendenza all’esplorazione. Nel momento in cui i loro movimenti vengono limitati da ostacoli non la prendono bene. Motivo per il quale innocue porte, semplici finestre o funzionali zanzariere possono trasformarsi nel più odioso nemico, da contrastare, sconfiggere e superare a qualsiasi costo.

Un mix di scienza e storia

A supporto di tutti i gatti del mondo intervenne niente meno che il famoso scienziato Isaac Newton. Si deve a lui l’invenzione della gattaiola, vera e propria via di fuga verso l’Eldorado di prati, giardini, ambienti esterni e animali con i quali potere interagire. Il motivo dell’invenzione fu piuttosto banale, in realtà: ovvero realizzare, attraverso questa porta basculante, un accesso indipendente al laboratorio in cui lo studioso lavorava per la sua gatta Marion. Il beneficio di cui poté godere ben presto diventò una conquista per un’intera specie, quella felina.

In realtà i primi esempi di gattaiola si possono far risalire al Medioevo. Per carità, nulla di paragonabile a quanto realizzato da Newton, ma qualcosa c’era già. Stiamo parlando più che altro di prototipi base, molto rudimentali e con scopi decisamente diversi. Venivano infatti create una serie di fessure negli angoli delle cantine, oppure di zone destinate a fungere da depositi e magazzini dove poi venivano lasciati dei gatti chiamati a svolgere il lavoro di cacciatori di roditori in giro per i vari ambienti.

La gattaiola ai giorni nostri

gattaiola per gatto alla finestra

Se un tempo decidere dove mettere la gattaiola era più che altro una scelta legata a una necessità come quella di cacciare i roditori, oggi il fatto che queste porte nel frattempo siano diventate funzionali alle esigenze dei nostri amici a quattro zampe e siano proprio per queste studiate nei minimi dettagli rende la soluzione del nostro quesito certamente meno complicata.

Il benessere di Miao è fondamentale. Tuttavia la necessità di costruire gattaiole funzionali risponde anche al bisogno di renderle adattabili ai nostri ambienti casalinghi ma anche di evitare che avvenga l’eventuale passaggio di aria e freddo, decisamente sconveniente proprio adesso che l’inverno incombe e man mano ci avviciniamo ai mesi più rigidi dell’anno.

Oggi le gattaiole sono dotate di un magnete invisibile che facilita la chiusura delle stesse ogni volta che Micio le utilizza per entrare o uscire dall’ambiente domestico. Per quanto riguarda il freddo o il vento, esiste un rivestimento particolare, denominato wind stopper, che impedisce il passaggio dell’aria lasciando di fatto eventuali spifferi dietro la porta della nostra abitazione.

La gattaiola del futuro

Una tempo le gattaiole erano in una sola direzione: se il gatto usciva non poteva rientrare o viceversa. Siccome pensare che Micio potesse, date le circostanze, accostarsi al campanello e suonare era fantascienza si è deciso di porre rimedio a questa criticità oggettiva inserendo tra quelle in commercio anche le cosiddette bidirezionali. Scelta quanto mai opportuna.

E poi ci sono le cosiddette gattaiole del futuro. I modelli di ultima generazione sono dotati di speciali sensori a loro volta collegati al microchip o al collare del nostro felino. Una soluzione per non fare entrare chiunque, ma solo la nostra unica e insostituibile palla di pelo, per una selezione all’ingresso che mette anche noi al riparo da qualsiasi tipo di problema. Queste gattaiole possono memorizzare i dati di decine di gatti, per cui in caso di più animali in casa il problema non si pone.

Dove posizionarla

gatto grigio torna a casa

Andiamo dunque a risolvere l’enigma: dove mettere la gattaiola? Sarebbe opportuno che la scelta ricadesse sull’accesso più agevole per la nostra piccola palla di pelo e, allo stesso tempo, più frequentato anche da noi o dai nostri cari. Questo per garantire al gattino una libertà di movimento senza particolari vincoli. Questo non significa nemmeno dover rinunciare alla possibilità di buttare un occhio su quello che fa, sui suoi movimenti, sulle sue scorribande. Fidarsi è bene ma, come insegna l’esperienza, non essere troppo sicuri può comunque aiutare.

Detto questo, andando all’applicazione pratica del prodotto va detto che una gattaiola può essere montata su tipologie di materiali tra loro diverse: legno, vetro e persino muro. Se non si vuole intervenire per modificare la struttura di una porta, magari anche e soprattutto per motivi di natura estetica, la soluzione più pratica può essere proprio quella di creare un varco nel muro. Una volta creato il foro, magari avvalendosi del contributo di un muratore, si va a inserire la gattaiola. Quella direttamente nel muro, solitamente, è la scelta più duratura nel tempo.

Fai da te

Se siete amanti del fai da te, potreste anche cogliere l’occasione per dedicarvi a una vostra passione e fare qualcosa di utile per il vostro gatto. Occhio comunque all’usura dei materiali. Detto della soluzione a muro, il legno e il vetro per quanto trattabili hanno una capacità di resistenza decisamente diversa.

Per questo, prima di iniziare qualsiasi tipo di lavoro potrebbe essere opportuno consultare un esperto o seguire dei tutorial in grado di indicarvi passo dopo passo come muovervi.

Il paradosso di una gattaiola non desiderata

gatto e gattaiola scomoda

Ci pensiamo, cominciamo a idealizzare come e quando realizzarla, facciamo in modo che venga creata e magari, alla fine, la gattaiola Micio neanche la vuole. O comunque non è di suo gradimento. Specialmente all’inizio i nostri amici a quattro zampe vedranno questa apertura verso il mondo esterno come una novità. E come tutte le novità la guarderanno con estrema diffidenza. Quindi non scoraggiatevi e aspettate con tanta, se non tantissima, pazienza.

Tuttavia, al netto di possibili traumi, sarà solo una questione di tempo. Non appena capiranno che si tratta di un’opportunità reale per comunicare con uno spazio diverso da quello casalingo non perderanno occasione per avvicinarsi e di varcare i confini di casa per esplorare questa nuova realtà sconosciuta. Finirà per diventare un’abitudine quella di fare la spola tra casa e fuori. E allora il problema potrebbe diventare un altro: che fine ha fatto Miao, qualcuno l’ha visto? Dove si è andato a cacciare? Le piante fuori sono ancora tutte intere? Insomma, non vi annoierete di certo.

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