Dita dei gatti, quante ne hanno e a che cosa servono? Le cose da sapere
Le dita dei gatti in genere sono 18, ma sapevate che non è sempre così? Scopriamo insieme tutte le curiosità sulle zampe di Micio
Vi siete mai chiesti quante sono le dita dei gatti? La risposta in realtà è meno semplice di quanto possiate pensare!
Molti credono che i gatti abbiano 20 dita come noi umani, quindi tecnicamente 5 per zampa ma non è così, ne hanno soltanto 18.
Per contarle non dobbiamo guardare al numero di cuscinetti e dobbiamo considerare che ne hanno cinque per ogni zampa anteriore e quattro nelle zampette posteriori.
Ma le dita dei gatti sono davvero curiose, una parte del corpo davvero interessante e ricca di sorprese. Basti pensare che non sempre ne hanno 18.
Inoltre sono molto sensibili e delicate tanto che non è molto semplice toccare le zampe per contarle personalmente, in genere il micio si innervosisce e inizia a graffiare e a mordere.
Facciamo, dunque, un po’ di chiarezza sulle dita dei gatti, sul loro numero e soprattutto sulla loro utilità per Micio.
Dita dei gatti: cosa c’è da sapere
Le dita sono soltanto una parte delle zampe dei nostri amati gatti e fanno gruppo insieme ai cuscinetti e agli artigli (le unghie).
Come anticipato per contare le dita dei gatti non dobbiamo guardare i cuscinetti perché sono in numero completamente diverso.
I gatti hanno generalmente 18 dita, 5 nelle zampe anteriori e 4 per ogni zampa posteriore, mentre i cuscinetti sono 24, molti di più rispetto alle dita!
Il dito “in più” che si trova nelle zampe anteriori del micio viene chiamato volgarmente sperone ed è presente in tutti i gatti sani.
Lo sperone non è lì casualmente ma svolge una funzione ben precisa, prima di tutto perché dona al gatto equilibrio e stabilità dopo un salto o una caduta.
Allo stesso modo gli consente di mantenere l’equilibrio quando sta per scivolare e lo aiuta quando deve arrampicarsi su un albero o qualsiasi altra superficie.
I cuscinetti dei gatti: quanti sono e a cosa servono
I cuscinetti sono 24 e divisi in maniera piuttosto strana, ovvero 7 in ogni zampa anteriore e 5 nelle zampe posteriori.
C’è un cuscinetto per ogni dito ma nelle zampe anteriori se ne aggiungono uno centrale e uno laterale mentre nelle posteriori ce n’è uno centrale in più.
I cuscinetti svolgono una funzione importantissima per le dita dei gatti ma in generale per la salute delle zampe.
Fanno come da ammortizzatori per evitare traumi alle ossa quando il micio cade da grandi altezze o compie vertiginosi salti arrampicandosi.
In più consentono ai gatti di avere il giusto attrito sulle superfici per frenare in corsa oltre che a camminare silenziosamente prendendo alla sprovvista le prede.
I cuscinetti sono anche sede delle ghiandole sudoripare del gatto infatti è proprio da lì che suda ed rilascia il proprio odore per marcare il territorio.
Queste svolgono un’altra funzione importantissima perché consentono al micio di traspirare e di mantenere fissa la sua temperatura corporea.
Una piccola curiosità: secondo uno studio giapponese sembra che le zampe del gatto funzionino proprio come un termometro.
Quindi toccandole possiamo capire se il micio ha la febbre ed eventualmente correre subito dal veterinario.
Dita dei gatti: le unghie (artigli)
Le unghie o artigli sono un’altra componente delle zampe e delle dita dei gatti, quella che spesso ci fa anche sanguinare!
Gli artigli dei gatti sono retrattili, ovvero nascosti all’interno delle dita e non come quelli dei cani che sono sempre esposti a traumi e urti.
Un naturale meccanismo di difesa che consente al micio di proteggerli quando non occorre usarle e di tirarli fuori per catturare la preda, arrampicarsi o anche per giocare.
E naturalmente li usa anche su tiragraffi e superfici per farsi la “manicure”, argomento spesso doloroso per i poveri padroncini che si ritrovano divani e mobili completamente distrutti!
Del resto non possiamo impedirgli di farsi le unghie perciò è sempre importante mettergli a disposizione in casa un tiragraffi o comunque una superficie da utilizzare in tutta tranquillità.
Polidattilia: quando i gatti hanno più di 18 dita
Avrete notato che parlando di dita abbiamo precisato che “in genere” i gatti ne possiedono 18. Ma non è sempre così.
Esiste una particolare anomalia genetica per cui il micio nasce polidattile, ovvero con un numero maggiore di dita.
Niente di preoccupante per la salute del micio, è assolutamente frequente che i gatti nascano con più di 18 dita ed è probabile che anche il nostro micio sia polidattile, solo che non ce ne siamo mai accorti!
Questa anomalia genetica è ereditaria e determinata da un gene dominante, per cui se facciamo accoppiare un gatto polidattile con un gatto normale abbiamo il 50% di possibilità che i gattini nascano con più dita.
I gatti polidattili possono arrivare ad avere sette dita per ogni zampa, anche se in genere le dita delle zampe anteriori sono sempre in numero maggiore rispetto a quelle delle zampe posteriori.
Diciamo che in alcuni casi le dita sono suddivise in numero eguale tra le zampe ma le combinazioni possono variare in tanti modi.
Razze feline predisposte alla polidattilia
Sebbene si tratti di una condizione ereditaria assolutamente casuale che può interessare tutti i gatti indistintamente, la polidattilia è tipica di alcune razze feline.
O meglio è tipica delle razze feline che provengono da determinate parti del mondo in cui il gene della polidattilia è più diffuso.
Ad esempio secondo gli studi le razze maggiormente predisposte a questa condizione sono quelle provenienti dalla costa orientale degli Stati Uniti, dal sud-ovest dell’Inghilterra e dal Galles.
Si manifesta anche in alcune razze provenienti dal continente asiatico e dall’Europa, ma sono parecchio più rari qui i gatti polidattili.
Secondo alcune fonti in Europa sono così pochi perché nel Medioevo questi gatti con più dita venivano uccisi perché, secondo le credenze popolari del tempo, erano “amici” delle streghe e quindi spiriti maligni.
Al contrario nel Cinquecento in Inghilterra il popolo credeva che fossero dei portafortuna e fino a dopo le guerre napoleoniche i marinai britannici li imbarcavano persino sulle navi come buon auspicio.
Perciò i gatti polidattili sono così diffusi nel Regno Unito e negli USA: gli allevatori iniziarono una selezione mirata a inserire questa caratteristica nelle razze autoctone e oggi gatti come il Maine Coon nascono polidattili.
Qualche curiosità
Oggi i gatti polidattili sono al centro del dibattito tra gli allevatori che intendono promuovere la diffusione di questa anomalia genetica e quelli che, invece, non la ritengono funzionale alla selezione delle varie razze.
Di certo è una caratteristica che continua a persistere in numerosi esemplari e c’è persino un episodio “storico” legato a un importante e celebre personaggio.
A quanto pare lo scrittore Ernest Hemingway era letteralmente innamorato dei gatti polidattili e possedeva una splendida femmina di nome Snow White (cioè “Biancaneve”).
Dopo la sua morte nel 1961 la sua casa divenne la dimora dei suoi gatti che continuano a viverci e a proliferare.
Perciò la casa di Hemingway è diventata una vera e propria colonia di gatti polidattili!
Un’altra piccola curiosità: al momento il gatto più polidattile del mondo è Tiger, un micione di origine canadese nato con ben 27 dita.
Un gatto da record, tanto da essere stato inserito nel libro del Guinnes World Record che registra tutti i primati del mondo, sia umani che animali!