Dieta casalinga per gatti: cosa fare?
Stanchi dei cibi industriali? Ecco una rapida guida su cosa fare se volete una dieta casalinga per i vostri gatti.
Una corretta alimentazione svolge un ruolo fondamentale non solo per la nostra crescita ma anche per la nostra salute: la stessa identica cosa vale per i nostri amici animali, gatti compresi. Per garantire il benessere dei gatti molte persone decidono di far seguire loro una dieta basata esclusivamente su prodotti casalinghi, preferendoli a quelli industriali di cui è più difficile conoscere con certezza l’origine, la composizione e gli effetti a lungo termine. In questo articolo forniremo appunto qualche consiglio su come organizzare una dieta casalinga per gatti.
L’intervento di un esperto
Chiunque decida di seguire una dieta di qualsiasi tipo sa che una scelta come questa rischia di rivelarsi più dannosa che salutare per il proprio corpo senza la guida di una figura professionale, almeno all’inizio.
L’organismo dei gatti funziona in modo diverso dal nostro ed è anzi molto più delicato: non è solo il tipo di cibo somministrato a fare la differenza per loro ma anche la quantità e la frequenza; sottovalutare questo aspetto può portare a farli stare anche molto male. Per informazioni specifiche di questo tipo, che devono essere a misura del vostro gatto, consigliamo di intraprendere questo percorso affidandovi a un esperto (veterinario, nutrizionista) che sia in grado non solo di fornirvi indicazioni attendibili ma anche di seguirvi passo passo se lo desiderate.
I cibi da evitare
Quando si parla di dieta casalinga per animali domestici è probabilmente forte in molti la tentazione di “accontentarsi” dando semplicemente loro gli avanzi della nostra tavola. Niente di più sbagliato: alcuni cibi o spezie che a noi fanno bene o che non ci danno nessun problema possono arrivare ad avvelenare il gatto! Persino l’idea comune che, in quanto animale carnivoro e predatore, possa cibarsi di qualunque tipo di carne cruda e a volontà senza nessun rischio sarebbe da rivedere.
È bene dunque intraprendere questo nuovo percorso con una buona conoscenza dei cibi vietati ai gatti.
Niente cambiamenti bruschi
Il gatto è spesso a rischio disidratazione perché non percepisce la sete come la percepiamo noi e tende a bere poco: per questo motivo è il caso di fargli assumere l’acqua necessaria già nel corso dei pasti, tramite cibi più umidi possibile.
L’apparato digerente dei gatti, inoltre, non risente solo di particolari tipi di cibo o modi di cucinarlo, ma anche dell’introduzione stessa di un nuovo alimento, soprattutto se seguono lo stesso regime alimentare da diversi anni. È importante quindi che il passaggio da dieta commerciale a dieta casalinga avvenga in modo lento e per gradi, in modo da evitare possibili problemi intestinali.
L’importanza della carne
La carne è senza dubbio l’alimento base per il gatto ed è fondamentale per soddisfare il suo alto fabbisogno proteico. È dunque necessario non privarlo mai di essa, pur facendo attenzione a controllarne tipo e origine.
Ovviamente, però, la carne da sola non basta: bisogna integrare la dieta del nostro gatto con alimenti energetici (carboidrati), fibre (vegetali), vitamine e minerali.