Devon Rex, malattie comuni: tutto quello che bisogna sapere
Scopriamo le malattie comuni negli esemplari di Devon Rex, come riconoscerle ma soprattutto come affrontarle con l'aiuto del veterinario
Oltre al suo particolarissimo mantello il Devon Rex ha ereditato delle malattie comuni a tutti gli esemplari della razza.
Parliamo di patologie per lo più ereditarie che colpiscono le articolazioni, il sistema cardiocircolatorio e i muscoli del gatto.
Conoscendo le malattie comuni di una particolare razza possiamo agire tempestivamente già all’insorgere dei primi sintomi.
Per questo motivo è fondamentale portare il nostro micio regolarmente dal veterinario per delle visite di controllo e ogni volta che ne percepiamo la necessità.
Soltanto così potremo far fronte alle malattie comuni del Devon Rex e agire prima che i sintomi si siano del tutto aggravati.
Malattie comuni del Devon Rex: miopatia congenita
In generale possiamo dire che il Devon Rex sia un gatto che gode di buona salute tuttavia tende a sviluppare delle malattie comuni di tipo ereditario, legate alla sua storia genetica.
Una di queste è la miopatia congenita, da non confondere con le cardiomiopatie. In questo caso parliamo di una malattia che colpisce i muscoli.
La miopatia è tra le malattie comuni non solo del Devon Rex ma anche dello Sphynx e provoca un indebolimento muscolare cronico del gatto.
La scoperta della malattia è piuttosto recente e si deve a un team internazionale di genetisti e neurologi provenienti da America, Australia e Italia.
I ricercatori hanno scoperto che la miopatia è causata nel gatto da una mutazione del gene COLQ che provoca una sindrome miastenica congenita molto simile a quella umana, la sindrome da fatica cronica.
Sintomi
Tra le malattie comuni agli esemplari di Devon Rex è una delle più rare ma anche insidiose e presenta una serie di sintomi ben precisi.
Innanzi tutto il gatto affetto da miopatia presenta una anomala flessione del collo e della testa, con il conseguente ondeggiamento di questa.
In generale è come se tutta la parte superiore del corpo del gatto ondeggiasse con la scapola più esposta del dovuto e un’anomala dilatazione dell’esofago (megaesofago).
Oltre a ciò il gatto affetto da miopatia presenta un sintomo inconfondibile della malattia: una debolezza muscolare che colpisce varie parti del corpo e senza un apparente motivo.
I sintomi di miopatia nel gatto possono comparire già tra le 3 e le 23 settimane di vita in forma blanda, per poi aggravarsi con il tempo oppure rimanere molto deboli.
Infatti in alcuni casi il gatto in cui i sintomi restino lievi presenta semplicemente una debolezza generalizzata e per lo più dopo uno sforzo o una situazione di stress o sovraeccitamento.
Nei casi più gravi, invece, mostra un’andatura anomala in cui possiamo notare ad esempio che le zampe anteriori sono più sollevate del normale o che la testa oscilla come se non ne avesse il controllo.
In più il gatto gravemente malato non riesce a compiere neanche le azioni più semplici e comuni senza affaticarsi e spesso la debolezza è talmente intensa da provocare tremori.
Se il vostro Devon Rex presenta questi sintomi si tratta sicuramente di miopatia, tra le malattie comuni più gravi che possono colpire la razza.
Un ulteriore segnale che indica la presenza di miopatia è la posizione assunta dal gatto in fase di riposo.
Quando si affatica eccessivamente spesso adagia la testa sulle zampe oppure lateralmente sul pavimento o sul cuscino, mentre altre volte riposa con le zampe anteriori appoggiate su un oggetto morbido.
Cure e accorgimenti
Purtroppo non esiste una cura né una terapia che possa far guarire il gatto dalla miopatia congenita.
È una brutta malattia con il quale sia il gatto che noi dobbiamo imparare a convivere e perciò dobbiamo cercare di rendere la sua vita il più agevole possibile.
Tendenzialmente i sintomi si stabilizzano verso i 9 mesi di vita e soltanto a quel punto si capisce a quale livello di gravità abbiano raggiunto.
I Devon Rex e tutti i gatti affetti da miopatia hanno difficoltà non solo a muoversi ma anche a compiere le normali attività.
Dobbiamo aiutarli persino a mangiare perché non potendo muovere la testa e le spalle normalmente non possono fare sforzi.
Si consiglia di solito di tenere le ciotole su un piano rialzato in modo che il gatto riesca ad attingervi facilmente senza stancarsi troppo.
Devon Rex e cardiomiopatia ipertrofica
La cardiomiopatia ipertrofica è una delle malattie più comuni nei gatti, non soltanto nel Devon Rex.
Si tratta di una patologia ereditaria che provoca un ispessimento anomalo del muscolo cardiaco, più di frequente nel ventricolo sinistro.
In fase iniziale non vi sono sintomi evidenti che ci avvisano della presenza della malattia nel gatto.
Già dalle prime visite, però, il veterinario può rilevare il cosiddetto soffio al cuore, condizione che potrebbe essere sintomo di uno sviluppo della patologia.
Perciò è importante che gli esemplari con il soffio al cuore vengano controllati regolarmente, almeno a cadenza annuale, per verificare se questo resti invariato o peggiori nel tempo.
Ma in sostanza perché la cardiomiopatia ipertrofica è così pericolosa per il gatto?
La risposta è semplice: se il muscolo cardiaco diventa troppo spesso non riesce più a pompare il sangue nei ventricoli come dovrebbe.
Ciò innesca un circolo vizioso che può essere fatale per il micio che a quel punto, per riuscire a pompare sangue a sufficienza, deve sforzare il cuore più del dovuto.
Più il muscolo cardiaco si ispessisce meno sangue il cuore riesce a pompare, più il cuore a sua volta va in sovrasforzo rischiando il totale collasso.
Nello specifico quando parliamo di cardiomiopatia ipertrofica significa che il muscolo cardiaco si ispessisce verso l’interno, non verso l’esterno, quindi inizia a occupare lo spazio ventricolare impedendogli di raccogliere sufficiente sangue.
Sintomi
La cardiomiopatia ipertrofica si manifesta con sintomi più o meno gravi a seconda dello stadio a cui la malattia è giunta.
La prima fase è asintomatica, cioè non presenta sintomi evidenti ma problemi di cui soltanto il veterinario può accorgesi.
Il gatto in genere ha il cosiddetto soffio al cuore oppure il “ritmo di galoppo”, che soltanto il medico può auscultare con una visita specifica.
Dopo questa fase asintomatica iniziano i primi sintomi evidenti: il gatto ha difficoltà a respirare, un’anomala tosse e presenta liquido nei polmoni (edema).
In stadio avanzato i sintomi si aggravano ulteriormente e il gatto è a rischio trombosi.
Significa che il sangue, non circolando come dovrebbe, forma dei coaguli che si solidificano e iniziano a girare lungo le arterie di tutto il corpo.
Il problema è che a seconda del punto in cui questi trombi stazionano i rischi per il nostro micio possono essere tanti.
Se i trombi si fermano negli arti il gatto ha difficoltà a camminare e muoversi, in più con zampe fredde e dita di un anomalo colore blu.
Se i trombi, invece, si fermano in prossimità dei reni possono provocare insufficienza renale così come se si fermano nei polmoni possono causare insufficienza respiratoria.
Quando i trombi, infine, si fermano nelle arterie in prossimità del cuore il gatto rischia l’infarto e quindi anche la morte.
Cura
La ricerca nel tempo ha fatto passi da gigante e oggi possiamo dire che la cardiomiopatia ipertrofica ha una terapia che ne allevia i sintomi.
Tutto è appannaggio del veterinario ovviamente, l’unico che può e deve prescrivere la terapia più adatta in base alla diagnosi effettuata.
Quel che possiamo fare noi, oltre a seguire alla lettera il dosaggio dei farmaci indicato dal medico, è cercare di rendere il più confortevole possibile la vita del micio.
Ricordiamo che non si parla di vera e propria cura per questa malattia, ma solo di una terapia che ne allevia i sintomi ed evita che peggiorino nel tempo.
Malattie comuni del Devon Rex: lussazione della rotula
Tra le malattie comuni del Devon Rex una delle più frequenti negli esemplari di questa razza è la lussazione della rotula.
La rotula non è altro che l’osso tondeggiante del ginocchio e la lussazione compare nel momento in cui questo esce dalla sua naturale sede.
Significa, quindi, che perde la sua posizione quindi si muove liberamente e non nel modo corretto causando il malfunzionamento dell’articolazione del ginocchio.
Se la rotula è fuori posto il gatto non riesce a muoversi come dovrebbe e non solo non riesce a piegare bene la zampa ma non è neanche in grado di compiere le azioni più comuni come camminare, saltare o correre.
La lussazione della rotula è molto dolorosa oltre che debilitante per il gatto ma può essere diagnosticata con facilità dal veterinario.
Per quanto riguarda noi padroncini, carpirne i sintomi non è affatto difficile: il gatto zoppica, non riesce a muoversi bene e prova dolore e in più lecca quasi compulsivamente la zona interessata.
Sapendo che rientra tra le malattie comuni del Devon Rex, se vediamo nel nostro micio questi sintomi dobbiamo portarlo immediatamente dal veterinario.
Agire tempestivamente è importante perché se non viene curata a dovere la lussazione può aggravarsi e richiedere perfino l’intervento chirurgico.