Demodicosi del gatto: sintomi, cause e cure della rogna rossa
La demodicosi del gatto, meglio conosciuta come rogna, è una malattia che può avere anche gravi conseguenze. Ecco tutti i dettagli
La demodicosi del gatto è provocata da alcuni parassiti che attaccano la cute. La conseguenza, in termini di sintomatologia, è una alterazione più o meno grave della salute della nostra piccola e indifesa palla di pelo.
Anche se può sembrarci strano, la pelle è un organo alla stessa stregua del cuore e della milza. Insieme al pelo, alle unghie, ai cuscinetti plantari e ai baffi costituisce l’apparato tegumentario. I fattori che possono minarne il corretto funzionamento sono tanti e la rogna rientra nel club.
Uno sguardo di insieme
La demodicosi del gatto è chiamata anche rogna rossa. A determinarla sono degli esserini molto fastidiosi e che dobbiamo tenere alla larga in primo luogo attraverso la prevenzione.
Gli ectoparassiti, nello specifico gli acari del genere Demodex, sono esterni e comprendono un ampio numero di specie di artropodi, appartenenti alla classe degli acari – nella quale rientrano anche le zecche – e a quella degli insetti (pulci, pidocchi, zanzare, mosche e flebotomi). Possono provocare:
- Lesioni alla pelle, che possono diventare infezioni secondarie – innescate da funghi, batteri, lieviti – e dermatiti di vario tipo;
- Una risposta immunopatologica stimolata soprattutto dalla saliva degli ectoparassiti, che può portare reazioni allergiche di diverse entità;
- Il veicolo di agenti patogeni di varia natura.
Parola d’ordine è prevenzione. Disinfettiamo con regolarità i luoghi dove vive il nostro amico a quattro zampe e quelli a cui ha semplicemente accesso. Dobbiamo attuare una vera e propria lotta biologica.
Gli acari della rogna
Visto che la demodicosi del gatto la portano gli acari, è opportuno conoscerli al meglio. Comunemente conosciuti come acari del follicolo, bisogna fare una distinzione fra maschi e femmine.
Le seconde misurano fino a 0,3 millimetri di lunghezza e i secondi sino a 0,25. Le uova sono fusiformi e non visibili a occhio nudo. L’unico strumento che può aiutare è il microscopio. La specie più pericolosa di questi parassiti è la Demodex gatoi, più corta e allargata. Poi ne esiste una terza specie, alla quale sino a questo momento non è stato dato un nome.
Le femmine producono 20 o 24 uova che diventano adulte in circa tre o quattro settimane, dando vita a soggetti con otto zampe, sottili, che ricordano la forma di sigaro.
Attualmente, rispetto a quello che si è scoperto su di loro, sono considerati ospiti specifici. Non è un caso che quelli che portano la rogna nel cane siano diversi e innocui per i felini. Lo stesso vale anche al contrario.
L’infestazione di Miao
Gli acari fanno parte della normale fauna cutanea, e vengono comunemente ritrovati in bassa quantità in un’ampia rappresentanza di soggetti sani. Questi parassiti, infatti, passano la loro vita nel lume dei follicoli piliferi e, nelle infestazioni massive, possono spostarsi anche all’interno delle ghiandole sebacee provocando danni anche più evidenti. A tal proposito potrebbe tornare utile saperne di più sugli acari nell’orecchio del gatto.
Non possono sopravvivere nell’ambiente, al di fuori del proprio ospite, se non per un periodo di tempo veramente limitato. A essere maggiormente a rischio sono i cuccioli, che possono essere infestati direttamente dalla madre e dal contatto sin dai primi giorni di vita. In condizioni normali, inoltre, non provocano nessun sintomo evidente. Secondo le ricerche scientifiche in materia, non esisterebbero correlazioni con determinate razze. Possono essere colpiti indistintamente tutti i felini.
La demodicosi del gatto, spesso e volentieri, intacca l’efficienza del sistema immunitario. Chi è sottoposto a numerosi trattamenti cortisonici; chemioterapia e cure tumorali in genere ed è affetto da patologie ormonali può essere un soggetto a rischio.
Sintomi principali
Anche se si tratta di una malattia rara, è bene saper riconoscere eventuali segnali da riferire a veterinario di fiducia, che conosce eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza e può avere un quadro clinico anche con l’aiuto di una anamnesi da parte nostra il più possibile dettagliata.
In genere, si presenta con una forma squamosa localizzata e con aree alopeciche (senza pelo) che interessano le palpebre e la regione perioculare. Se notiamo una tendenza all’isolamento, irrequietezza e irritabilità, consultiamo lo specialista e decidiamo insieme a lui quando fissare una visita di controllo. Meglio che sia ‘a vuoto’, piuttosto che sottovalutare il problema.
Se sono presenti malattie importanti e particolarmente debilitanti come il diabete, associato a insufficienza renale, l’infestazione può progredire verso una forma generalizzata.
I soggetti infestati da Demodex gatoi, dunque, presentano prurito e possono leccare insistentemente le aree interessate, fino a provocare delle abrasioni. Purtroppo la trasmissione tra gatti può essere rapida. Ecco perché serve una diagnosi tempestiva ed è bene procedere con la quarantena, se abbiamo più amici a quattro zampe in giro per casa.
Localizzata e generalizzata, le differenze
Di solito, quando la demodicosi del gatto è localizzata guarisce da sola. A richiedere una terapia è invece la tipologia generalizzata.
Al momento non c’è una molecola studiata ad hoc per il trattamento nei felini, nonostante ciò però il veterinario può scegliere tra diverse opzioni a seconda delle singole condizioni.
Possibili terapie
Esattamente come succede nella demodicosi del cane, quella felina viene spesso collegata a patologie primarie e scatenanti che devono essere trattate, se non vogliamo che il problema si ripresenti.
La prescrizione medico veterinaria, insieme a una profilassi igienico sanitaria, faranno sì che la pelliccia del nostro amico a quattro zampe torni a essere lucida e folta come quando è in condizioni normali e Miao sprizza salute da tutti i pori della pelle.
Le infestazioni da acari non possono passare senza una cura, tuttavia molti dei moderni ectoparassiticidi permangono sulla cute degli animali consentendo anche un effetto profilattico che previene l’infestazione o la re-infestazione. In commercio esistono:
- Polveri;
- Iniezioni;
- Shampoo;
- Soluzioni spot on (fialette, spray, gocce).
Sarà lo specialista, in seguito a una analisi attenta e tenendo conto del carattere di Miao, a indicarci la soluzione più indicata per la risoluzione del problema.
Bagno antiparassitario ad hoc
I bagni con solfuro di lime si sono rivelati davvero molto efficaci contro la demodicosi del gatto. Il veterinario ci darà tutte le informazioni in merito, ma di solito vanno fatti ogni sette giorni per un periodo che va dalle quattro alle sei settimane. A tal proposito potrebbe tornare utile saperne di più sugli antiparassitari naturali per Miao
La soluzione ideale è quella al 2%. Mi raccomando, però, nella maggior parte dei casi le soluzioni studiate per i cani non vanno bene per i gatti e viceversa. Per fortuna si tratta di una malattia rara e facilmente curabile, l’importante è contattare lo specialista prima possibile.