Curare il raffreddore dei gatti, come farlo nel migliore dei modi
Curare il raffreddore dei gatti, o qualsiasi altra malattia, prevede impegno e attenzione: affidiamoci sempre al veterinario di fiducia
Per curare il raffreddore dei gatti dobbiamo sapere con cosa abbiamo a che fare. O, meglio, deve saperlo il veterinario di fiducia. L’unico in grado di giungere a una diagnosi e fare la prescrizione migliore per la risoluzione del problema del nostro amico a quattro zampe.
Quello che possiamo tenere a mente noi, portando a visita Miao ai primi sintomi, è che si tratta di un’infiammazione che colpisce l’apparato respiratorio. Siamo di fronte a una malattia molto comune e potenzialmente innocua.
L’unica cosa a cui bisogna prestare attenzione sono le complicazioni. È bene non sottovalutarlo e curarlo tempestivamente per scongiurare l’insorgenza di altre patologie più gravi. A chi non capita di contrarlo a causa di uno sbalzo di temperatura o di un abbigliamento non idoneo alla stagione? Vediamo i segnali e le possibili cure.
Indice
Sintomi del raffreddore nei gatti
Se il raffreddore del gatto non passa
Come curare il raffreddore dei gatti
Molte persone ci hanno chiesto anche
Sintomi del raffreddore nei gatti
Per capire come curare il raffreddore dei gatti è saperlo riconoscere. Il primo sintomo, come si può facilmente intuire facendo un paragone con l’essere umano, è l’insufficienza respiratoria. Se notiamo dei rumori o delle difficoltà a livello di bronchi e polmoni, una visita approfondita dallo specialista è altamente consigliata.
Per il nostro caro quadrupede, inoltre, il naso è uno ‘strumento’ importantissimo, il veicolo del suo senso più sviluppato: l’olfatto. Attraverso di esso esplora e si orienta nell’ambiente circostante. Ecco allora che non si tratta di un mero disagio, ma di un deficit vero e proprio, che può peggiorare e mettere a rischio la sua salute (se non preso in tempo e sottovalutato).
I segnali da non sottovalutare
Per la precisione, si possono riscontrare i seguenti segnali:
- Febbre a basse temperature (almeno secondo gli standard felini che non sono quelli umani);
- Occhi che lacrimano;
- Mancanza di appetito;
- Debolezza e letargia;
- Starnuti.
Insomma, si tratta di campanelli d’allarme non difficili da individuare, visto che non sono molto dissimili da quelli che colpiscono noi bipedi. Fondamentale, però, è sapere che la temperatura corporea del gatto adulto non è uguale a quella umana. Quella che per noi è febbre alta per Miao è assolutamente normale.
Per non confondersi potrebbe essere utile sapere come funziona il naso del gatto e quando ha un aspetto fuori dalla norma. Niente paura, comunque, il decorso naturale in genere è di tre o quattro giorni.
Se il raffreddore del gatto non passa
Come curare il raffreddore dei gatti deve dirlo il veterinario dopo un’attenta visita. Se dopo una settimana i sintomi non passano, allora è bene rivolgersi allo specialista. Questo disturbo inizialmente non grave, infatti, può portare a patologie più serie se non si tiene sotto controllo il decorso. Il pericolo è che si trasformi in rinotracheite del gatto adulto o in bronchite. A tal proposito, può tornare utile sapere perché il gatto ansima.
Nel caso dei cuccioli e dei felini anziani – soggetti più delicati e inclini ad ammalarsi – la regola è ancora più ferrea. Il loro sistema immunitario infatti è molto più debole, e quindi hanno bisogno di maggiori attenzioni. E, rimanendo in tema, sai quali sono le differenze tra FelV e Fiv?
Come curare il raffreddore dei gatti
Nella fase iniziale una terapia farmacologica non è necessaria, è bene però prestare attenzione ad alcuni dettagli per evitare che il raffreddore che il malessere del nostro amico a quattro zampe peggiori:
- La cuccia deve essere posizionata in una zona asciutta e calda della casa, evitando le temperature troppo elevate: una media di 20 gradi è l’ideale;
- Niente correnti d’aria, né fuori né dentro casa;
- Badare bene al fattore idratazione. Il naso congestionato ha bisogno di essere ‘nutrito’ per mantenere le secrezioni nasali più fluide (un gatto disidratato, poi, se non soccorso in tempo, rischia di morire);
- Non riservare le passeggiate in giardino o all’aperto alle ore più fredde, evitare a tutti i costi pioggia e umidità.
L’ultima raccomandazione vale per i felini che vivono liberi o conducono un’esistenza in semilibertà. Ormai, oltretutto, l’abitudine di portare il proprio amico a quattro zampe sempre con sé sta prendendo piede. Infatti, non è raro notare un gatto al guinzaglio. Se addestrato bene e se non vive il tutto con ansia e nervosismo non ci sono controindicazioni, ma non lasciamo che esca alle intemperie (soprattutto se la sua salute è già cagionevole.
Fondamentale, poi, è non prendere sottogamba la terapia prescritta dal veterinario. Bisogna fare in modo che la nostra piccola palla di pelo prenda le medicine prescritte (nei tempi e nelle quantità consigliate). Se si hanno difficoltà, imparare come dare una pillola al gatto potrebbe essere utile.
Un altro aspetto importante è non ricorrere al fai da te o al sentito dire. Anche se si hanno esperienze pregresse, ogni caso è a sé e le cure possono cambiare. Essere superficiali e approssimativi può costare caro a Miao o anche soltanto al nostro portafogli che – per far fronte a prescrizioni più complesse – deve uscire più soldi.
Molte persone ci hanno chiesto anche
La salute di colui che consideriamo parte integrante della famiglia è prioritaria. Ogni volta che qualcuno decide di adottare un pet, non accetta solo coccole e amore e incondizionato: si fa carico di una grande responsabilità per la vita, prendersi cura di un altro essere vivente in tutto e per tutto dipendente. Ecco allora che sorgono le domande e i dubbi dei bipedi affezionati ai propri quadrupedi.
Raffreddore gatto: quali sono i rimedi casalinghi?
Per curare il raffreddore dei gatti, inoltre, esistono dei rimedi naturali da affiancare all’eventuale terapia farmacologica (sempre previo nulla osta da parte del veterinario di fiducia, che conosce anche pregressi clinici e caratteristiche di razza che possono incidere negativamente).
L’aerosol fatto artigianalmente può aiutare a mantenere libere le vie aeree. Basta una pentola con dell’acqua bollente in un ambiente chiuso e circoscritto: in questo modo il gatto respirerà i vapori e le secrezioni del naso avranno vita breve.
Una strada percorribile è quella di rendere il kennel una ‘camera’ da aerosol, chiudendolo completamente a accezione di una fessura dalla quale fare entrare i fumi curativi. A tal proposito, ecco come abituare il gatto al trasportino, affinché non lo viva come una trappola e non si stressi al suo interno.
Perché il gatto che sta sempre a casa ha il raffreddore?
Se noi siamo stati attentissimi a non esporre Miao a sbalzi di temperature e a intemperie, per curare il raffreddore dei gatti è importante capire quale sia la causa virale. Tra i virus responsabili della sintomatologia sopra descritta ci sono:
- Il Rhinovirus;
- Il Coronavirus;
- I virus influenzali e parainfluenzali;
- Il virus respiratorio sinciziale.
Fondamentale è ricordare, visto che ancora il Covid-19 è presente nelle nostre vite e non ci abbandonerà tanto presto, è che il Coronavirus del gatto e del cane non è letale per gli animali, né tantomeno contagioso per noi umani.