Cuccioli di Peterbald, carattere e tutto quello che bisogna sapere
Impariamo insieme a conoscere i cuccioli di razza Peterbald, tenerissimi gattini che sprizzano energia da tutti i pori.
È difficile che vi siate mai imbattuti in un gatto Peterbald o tantomeno in dei cuccioli di questa razza, poiché essa è molto rara e non soltanto in Italia; inoltre è stata sviluppata e scoperta relativamente di recente. Ma ci pensiamo noi a presentarveli, e a raccontarvi tutto quello che potreste voler sapere sul conto di questi adorabili felini “nudi”!
Storia della razza
Il Peterbald ha origini russe e nasce come risultato di ripetute serie di incroci tra varie razze, in particolare tra il Don Sphynx, l’Orientale e il Siamese; di conseguenza la sua storia è inevitabilmente legata a quella di queste tre razze.
Lo scopo degli allevatori che si dedicarono a questo esperimento era quello di creare un felino che fosse dotato di un aspetto originale ed esotico nonché della particolarità estetica delle razze a pelo rado, con l’eleganza nei movimenti tipica dei Siamesi ma senza le restrizioni legate al colorpoint, tipico di questo gatto.
Nel 1993 a San Pietroburgo un’allevatrice di nome Olga Mironova incrociò un maschio glabro di Don Sphynx con una femmina di Orientale a pelo corto. La cucciolata che ne risultò era composta da esemplari assolutamente originali, che vennero chiamati Peterbald in onore della loro città di origine.
Si trattava di gattini la cui morfologia ricordava Orientali e Siamesi, ma che come il Don Sphynx erano quasi del tutto privi di pelo: esso era infatti molto sottile e rado, con tendenza a cadere quasi del tutto. La razza, dotata anche di un carattere vispo ma affettuoso, venne registrata dalla TICA sempre nel 1993, e ammessa alle competizioni feline nel 2005.
Aspetto e particolarità
Longilinei, aggraziati ed eleganti, questi gattini possiedono delle zampe sottili e una coda lunga, un lungo collo diritto. La corporatura è slanciata e dotata di muscoli forti e ben visibili. Le orecchie molto grandi sono posizionate piuttosto in basso sulla testa, ricordando quasi le ali di un pipistrello.
Per quanto riguarda il manto, i Peterbald sono classificati in 5 sotto-categorie in base alle sue caratteristiche:
- Ultra Bald: nascono glabri al 100% e restano così per il resto della loro vita: sono dotati di pelle morbida e quasi appiccicosa al tatto, nonché privi di vibrisse o sopracciglia.
- Flock o Chamois: glabri al 90%, con pelo quasi impercettibile e pelle morbida al tatto; vibrisse e sopracciglia sono ondulati, arricciati o addirittura spezzati.
- Velour: glabri al 70% e dotati di una peluria lunga 1 mm al massimo, che da una certa distanza risulta impercettibile; con l’avanzare dell’età il manto potrebbe mutare in quello di un Flock.
- Brush: dotati di un pelo ispido che può andare dal leggermente ondulato all’arricciato, di una lunghezza massima di 5 mm; i gattini nati con un pelo più leggero possono perderlo del tutto entro i 2 anni di vita, ma quelli con pelo più denso possono riuscire a mantenerlo. Le vibrisse saranno comunque sempre arricciate o ondulate.
- Straight: non possiedono il gene responsabile della perdita di pelo, e quindi manterranno lo stesso tipo di mantello per tutta la vita; il pelo è corto, dritto e aderente al corpo; le vibrisse sono diritte.
Crescita dei cuccioli
I gattini di razza Peterbald impiegano generalmente tra i 18 e i 24 mesi a raggiungere la maturità completa. Le dimensioni variano tra maschi e femmine, con un peso che va tra i 3 e i 5 kg nei primi e tra i 2 e i 4 kg nelle seconde. Va detto però che gli Ultra Bald tendono a essere più piccoli rispetto alle altre varianti.
Carattere e comportamento
Fin dalla più tenera età i cuccioli di Peterbald ricordano da vicino quelli delle più “vispe” razze orientali: attivi ed estroversi, amano stare al centro dell’attenzione e intrattenere i membri della loro famiglia nei modi più disparati, nonché con la grazia e l’atletismo che li contraddistingue.
Sono anche gatti molto curiosi e intelligenti che amano farsi coinvolgere in qualunque cosa stia succedendo in casa e non finiscono mai di osservare ed esplorare il loro ambiente; possono farlo da soli ma apprezzeranno sicuramente la vostra compagnia.
Sono infatti molto devoti nei confronti degli esseri umani, con i quali vogliono passare più tempo possibile e dei quali tendono a sentire molto la mancanza anche per assenze di previ periodi. Proprio perché vanno d’accordo con la gente si troveranno bene sia con i bambini che con cani e altri animali, ma il rovescio della medaglia è che per loro la compagnia è un bisogno forte: non dovrebbero quindi essere lasciati da soli troppo a lungo perché risentono molto della solitudine.
Cura dei cuccioli
Il Peterbald è una razza troppo recente perché se ne possa determinare la propensione a sviluppare malattie genetiche di qualche tipo, e per il momento si ritiene che goda di buona salute. Alcuni studiosi però sostengono che il gene dominante che provoca la perdita del pelo possa essere anche responsabile dello sviluppo di displasia ectodermica felina; ulteriori studi a riguardo sono ancora in corso.
Proprio per via delle caratteristiche fisiche che abbiamo descritto in precedenza, il Peterbald è un animale dalla pelle fragile che ha poca tolleranza per le temperature troppo estreme e al vento eccessivo. La scarsità o totale assenza di pelo li priva infatti di una protezione ulteriore dagli elementi, e rende necessarie per loro delle cure particolari.
Poiché alcuni esemplari sono privi di ciglia, agli angoli degli occhi possono formarsi dei residui che tendono a intasare i condotti lacrimali: puliteli periodicamente e con dolcezza servandovi di un panno morbido e inumidito. Lo stesso genere di attenzione va riservato per le orecchie, che non presentano ciuffi di pelo al loro interno esponendo il canale uditivo all’accumulo di sporco.
La pelle del Peterbald è caratterizzata da numerose pieghe e rughe, soprattutto vicino alla zona del naso, che andranno quindi pulite regolarmente. Anche dei bagnetti sono ovviamente necessari per mantenerlo pulito, poiché meno pelo ha e più velocemente accumulerà grasso sulla superficie della pelle. Attenzione però a non esagerare, poiché dei bagni troppo frequenti potrebbero seccarla.
Prezzo e diffusione
Il prezzo minimo per un gatto Peterbald ammonta a 900 euro, ma aumenta a seconda delle caratteristiche di ogni esemplare ed è probabile che un cucciolo costi molto di più. Va detto inoltre che al momento non esistono in Italia allevamenti ufficialmente riconosciuti dall’ANFI che si occupino della vendita di gattini di questa razza, che in Italia è ancora molto rara.