Cuccioli di Ocicat, come sceglierli: tutti i consigli e le dritte più utili
Cuccioli di Ocicat, come sceglierli: tutti i trucchi e i consigli per una convivenza serena e una crescita sana e piena di attenzioni
Volete adottarli e accoglierli in casa perché siete affascinati dal loro aspetto fisico? Conosciamo insieme i cuccioli di Ocicat come sceglierli e come curarli nel modo migliore.
Nonostante ricordino un felino selvatico sono dei gattini dall’indole curiosa, molto dolce e affettuosa. L’estrema eleganza nasconde un carattere adattabile e tranquillo. Scopriamoli insieme.
Scopriamo i cuccioli di ocicat, come sceglierli e curarli
Nato da una combinazione spontanea tra due gatti, un siamese e un abissino, l’Ocicat sfoggia una elegante fisionomia dal look selvaggio.
Benché sia innegabile la somiglianza con un felino selvatico il nostro amico possiede un indole ben diversa, con carattere affabile e molto dolce.
Per una scelta valida e oculata è importante fare attenzione al pelo che deve essere corto e spotted tabby ovvero con una maculatura molto presente e diffusa lungo tutto il corpo.
I colori ammessi sono nero, cioccolato, blu, lilla, faon ovvero daino e cannella, con la maculatura in una tonalità più scura.
Il fascino è racchiuso nei suoi occhi a mandorla e caratterizzati da un profilo scuro, tanto da risultare magnetici così da evidenziare il colore dell’iride: giallo o verde
La sua fisicità è espressa con un corpo lungo, snello e atletico con un’ossatura forte e muscolatura evidente, infatti è un gatto che deve muoversi e sfogarsi.
Non è un animale stanziale ma adora giocare e saltare, una soluzione utile per contrastare l’incredibile golosità che lo caratterizza e che potrebbe appesantirlo.
Ma il costante movimento trasforma il cibo in energia, per questo i pasti devo essere di qualità e in linea con le sue esigenze.
Se la scelta si sposta sui cuccioli di Ocicat, come sceglierli e curarli sarà facile: non richiedono grandi cure se non la spazzolata settimanale e la toelettatura di routine.
Come anticipato il movimento e l’intrattenimento sono essenziali per non accumulare peso, meglio non farli annoiare per non spostare l’interesse verso il cibo e un’assunzione dettata dall’apatia.
Ocicat, carattere e curiosità
Il gatto Ocicat è di facile gestione e vanta una buona longevità, può vivere fino ai 15 anni superandoli se curato e accudito con attenzione.
La salute è buona ma può sviluppare patologie legate alla retina, al cavo orale e cardiache, in particolare la cardiomiopatia ipertrofica che favorisce un inspessimento del muscolo cardiaco.
Dal punto di vista caratteriale è un felino amante dei giochi e dell’intrattenimento in grado di affascinare tutti con le sue interminabili moine e con il pressante chiacchericcio.
A dispetto del look selvaggio è un adorabile gattone che ama le coccole, dall’indole mansueta ma anche dalla spiccata intelligenza e indipendenza.
Non gradisce particolarmente l’arrivo degli estranei che però osserva da lontano perché incuriosito ma al contempo sospettoso.
L’Ocicat è un appassionato di movimento per questo è bene monitorarlo mentre scorrazza in giardino, potrebbe farsi catturare da qualche verso o suono e prendere la via di fuga.
Il suo atteggiamento serafico gli permette di adattarsi perfettamente a qualsiasi situazione abitativa, sia in presenza di bambini che anziani.
Con questi ultimi riuscirà a stabilire una buona connessione solo con l’avanzare del tempo quando, con la maturità, avrà spostato il suo interesse verso una vita più tranquilla.
La sua indipendenza gli consente di vivere bene anche da solo senza la presenza di altri animali, ma se in casa vivono cani e gatti è importante avanzare per gradi.
Per questo adottare un cucciolo semplificherà tutti i passaggi favorendo così un naturale e piacevole inserimento casalingo e senza contraccolpi.
Cuccioli di Ocicat, come curarli adeguatamente
Nonostante siano animali indipendenti i gatti Ocicat mostrano un certo attaccamento durante l’età più giovane, quando non adorano particolarmente la solitudine.
La particolarità che ne determina la scelta è l’incredibile legame che riescono a instaurare anche con uno solo dei membri della famiglia, che sarà il favorito per sempre.
Tanto da seguirlo ovunque per la casa, solo per cercare la presenza, il contatto e una carezza. I gatti di questa razza sviluppano una forte intelligenza che favorisce una comprensione della quotidianità.
Tanto da mostrare attenzione se vengono redarguiti. Nonostante appartengano al mondo dei gatti sono esemplari che si comportano quasi al pari dei cani.
Curarli risulta molto facile perché assecondano le necessità umane di esprimere amore e il desiderio di ricevere coccole e carezze.
Come anticipato non richiedono cure particolari ma potrebbe servire una buona routine legata alla pulizia e all’igiene, non solo del pelo che andrà spazzolato settimanalmente.
Occhi, orecchie e denti andranno puliti e controllati per scongiurare infezione, in particolare gli occhi che sono un punto debole di questa bellissima razza.
Oltre al peso che non deve aumentare grazie a un’alimentazione equilibrata, sana e ben bilanciata. I cuccioli di Ocicat si possono adottare e acquistare nei circuiti certificati.
Ovvero allevamenti ufficiali che possano rilasciare tutta la documentazione del caso; i costi variano dai 900 ai più di mille euro.
Gatto ocicat, le origini e le caratteristiche
La razza prende il nome dal felino Ocelot (Leopardus pardalis), un felino selvatico che vive nelle foreste equatoriali del Centro e Sud America.
I due non hanno legami di parentela ma la somiglianza è innegabile, per questo l’Oci-cat ha questo nome: quasi una sorta di celebrazione.
Ma la razza nasce dall’unione spontanea di due gatti: uno di razza siamese chocolate e uno abissino, con l’obiettivo di ottenere un Siamese tabby point.
Per volere dell’allevatrice americana Virginia Daly che invece si ritrovò con un cucciolino dal mantello avorio
con macchie dorate ribattezzato Tonga.
La donna decise di venderlo come animale da compagnia a uno studente di medicina con l’obbligo di sterilizzazione, ma la particolarità del mantello giunse alle orecchie di un noto genetista.
Che chiese alla Daly di far accoppiare il padre di Tonga con la gattina del genetista, solo per verificare un’eventuale parentela con una lontana razza egiziana: L’Egyptian Mau.
Ma la combinazione portò alla nascita di gattini simili a Tonga, la razza prese vita dopo una serie di mostre e concorsi felini che destarono forte interesse.
Che spinse a nuovi incroci e al riconoscimento ufficiale nel 1984, da parte del CFA e nel 1986 dal TICA, con il nome ufficiale di Ocicat, razza ancora oggi molto amata e diffusa in tutto il mondo.