Crescita dei baffi del gatto: quanto ci mettono, a cosa servono e cosa sapere
Cosa sappiamo sulla crescita dei baffi del gatto? Facciamo chiarezza su un argomento molto interessante (e importante) per il nostro Micio
Come il resto del pelo, anche i baffi crescono, cadono e ricrescono per tutta la vita di Micio. Ma cosa sappiamo sulla crescita dei baffi del gatto e perché le “vibrisse” sono così importanti per ogni micio? I baffi sono fondamentali per i nostri amici quattrozampe perché gli consentono in primo luogo di valutare e percepire l’ambiente circostante. Non funzionano come dei semplici peli ma come veri e propri organi sensoriali, come dei piccolissimi GPS che gli consentono di captare e studiare le informazioni sull’ambiente che li circonda. Ogni mammifero ha i baffi (umani inclusi) ma per Micio non si tratta di un semplice elemento estetico che li rende tanto belli e affascinanti. Scopriamo insieme perché.
Cosa sappiamo sulla crescita dei baffi del gatto?
Di tanto in tanto ci capita di trovare qualche baffo di Micio in giro per casa. Niente di preoccupante, si tratta di un fenomeno del tutto normale perché i baffi, proprio come i peli del resto del corpo, cadono e poi ricrescono. Attualmente non abbiamo molti dati sulla crescita dei baffi del gatto ma la ricerca continua inesorabile a sondare tutto ciò che riguarda il fantastico mondo dei nostri amati quattrozampe.
C’è una ricerca piuttosto recente che ci aiuta a far chiarezza su questo argomento ma riguarda i cani, non i gatti. Sia i baffi dei cani che quelli dei gatti tecnicamente sono vibrisse e funzionano allo stesso modo. Perciò mediante gli studi su Fido in questo caso possiamo scoprire qualcosa in più sui baffi del Micio. Questo studio in particolare è stato effettuato dal National Center for Biotechnology Information (NCBI), facente parte della National Library of Medicine, che a sua volta dipende dall’Istituto per la Salute degli Stati Uniti d’America. Fondato nel 1988, l’NCBI è celebre per le sue ricerche sul genoma sia umano che animale.
Gli studiosi hanno provato a far chiarezza sulla crescita dei baffi del cane analizzando 11 Labrador Retriever. Prima hanno tosato tutta la pelliccia di questi cani e poi hanno calcolato quanto tempo impiegava a ricrescere. Il risultato? Per questi quattrozampe ci sono volute dalle 13 alle 15 settimane per ritornare esattamente alla lunghezza originaria, dato leggermente diverso a seconda dell’esemplare. In questo modo i ricercatori sono giunti a una conclusione: dal momento che i baffi sono dei peli (seppur di fattura diversa) allora anche loro hanno lo stesso ritmo di crescita.
Non esistono degli studi specifici sulla crescita dei baffi del gatto ma possiamo ipotizzare che anche per i piccoli felini funzioni allo stesso modo. Tenendo conto delle differenze tra i vari esemplari e anche tra le razze, le vibrisse dovrebbero crescere alla stessa velocità del pelo. Succede proprio come a noi umani che non abbiamo lo stesso ritmo di crescita dei capelli. Ad alcune persone crescono velocemente mentre ad altre più lentamente.
In che modo crescono i baffi del gatto?
La crescita dei baffi del gatto è praticamente identica a quella degli altri peli che ne ricoprono il corpo. Ogni baffo cresce da un singolo follicolo pilifero e questo vale per tutti i peli, anche per i nostri. La differenza è che le vibrisse dei mici sono lunghe, rigide e molto più spesse rispetto ai normali peli e per questo risultano più resistenti. È il motivo per cui, specialmente nei periodi di muta, abbiamo la casa inondata di peli di gatto perché ne perdono moltissimo (soprattutto le razze feline a pelo lungo). Di baffi ne possiamo trovare per terra uno o due e solo raramente, proprio perché non cadono con la stessa facilità.
Il follicolo di ogni baffo è inondato di vasi sanguigni e cellule nervose, perciò le vibrisse dei gatti non sono come gli altri peli. Si tratta di veri e propri organi sensoriali utili per molti scopi diversi che comunicano direttamente con il cervello. Basti fare un esempio per tutti: i piccoli felini grazie ai loro baffi riescono a orientarsi nello spazio. Alla luce di queste informazioni capiamo bene quanto sia sbagliato tagliarli e quanto sia importante affidarsi a toelettatori esperti quando dobbiamo tosare il pelo di Micio. L’argomento è controverso perché tecnicamente tagliare il pelo dei gatti non è un’operazione essenziale per la loro vita. Intanto, però, soffermiamoci su questo importante dettaglio: non tagliamo o strappiamo mai e poi mai i baffi a un gatto!
A cosa servono i baffi del gatto?
I baffi funzionano come dei veri e propri piccoli GPS per il gatto. La natura ci dona spettacoli incredibili e i nostri piccoli, in tal senso, sono sempre una gran bella scoperta. Animali dolci e affascinanti e ricchi di caratteristiche interessanti che ci fanno letteralmente perdere la testa! I baffi o vibrisse sono proprio una di queste.
Le vibrisse sono dei peli “tattili”, significa cioè che non fungono semplicemente da copertura come gli altri peli ma hanno degli scopi ben precisi. Prima di tutto servono a Micio per percepire e determinare la dimensione degli spazi e la posizione degli oggetti. In questo modo è in grado di orientarsi e muoversi con il proverbiale equilibrio che lo contraddistingue. I baffi del gatto son un vero prodigio della natura perché grazie a essi riesce ad avere tutte le informazioni su un oggetto o l’ambiente senza entrarvi a contatto, ma solo attraverso le vibrazioni dell’aria.
I baffi consentono al gatto di dormire sonni “tranquilli”. Sapete perché? È il motivo per cui mentre Micio fa il suo sonnellino quotidiano riesce comunque ad avvertire se un oggetto, una persona o un animale si sta avvicinando a lui. Anche quando è sveglio i baffi servono a percepire ostacoli e naturalmente evitarli per non farsi male! Non dimentichiamo che i gatti tecnicamente sono presbiti, cioè non hanno una buona messa a fuoco da vicino. Ecco l’importanza delle vibrisse, è come se Micio indossasse degli occhiali per vedere meglio a distanza ravvicinata.
Le vibrisse non si trovano soltanto accanto al naso e a ridosso del musetto, ma anche sopra gli occhi. Sì proprio loro, quelle che chiamiamo sopracciglia. Anche i gatti le hanno ma non sono affatto come le nostre, che non servono proprio a niente. Le vibrisse che si trovano sugli occhi hanno una doppia funzione rispetto agli altri baffi. Da una parte proteggono gli occhi di Micio, perché lo avvisano di un ostacolo o un pericolo. Potrebbe essere il caso di un animale che lo attacca, tanto per fare un esempio. Istintivamente Micio chiude le palpebre e si protegge da eventuali ferite. Dall’altra parte, invece, le “sopracciglia” sono utilissime per orientarsi al buio ed è per questo che Micio è un eccellente predatore notturno. Naturalmente anche grazie al tapetum lucidum.