10 cose da evitare con il gattino in vacanza
Quali sono le cose da evitare quando si porta il gattino in vacanza con sé? In questo articolo ve ne segnaliamo dieci.
Come tutte le esperienze migliori che viviamo, anche le vacanze sono un momento di libertà e spensieratezza che vorremmo condividere con i nostri amici animali. E quando questi animali sono dei cuccioli di gatto è importante comportarsi in modo responsabile: lo scopo è quello di mettere al primo posto il loro comfort e la loro sicurezza.
Per raggiungere questo scopo ci sono molte strategie che è il caso di seguire, ma ci sono anche quelle da non considerare neanche lontanamente. In questo articolo ci dedicheremo proprio a quest’ultima categoria, elencandovi le cose da evitare con il gattino in vacanza.
1. Non consultare il veterinario
La sicurezza innanzitutto! Per poter partire con il massimo della spensieratezza è decisamente consigliato far fare al proprio gattino una visita di controllo. In questo modo verrà ridotto al minimo il rischio di dover trovare un veterinario nel vostro luogo di villeggiatura per far fronte a un problema improvviso.
In realtà una eventualità di questo tipo potrebbe pur sempre verificarsi, anche se noi ci auguriamo di no. Per questo motivo sarebbe una buona idea informarsi sulla possibile presenza di un veterinario in zona ancor prima di recarvi nel vostro luogo di villeggiatura prescelto.
2. Trascurare la dieta
Se quando siamo in vacanza vogliamo davvero abbandonare ogni tipo di restrizioni, potremmo voler abbondare un po’ più del solito con il cibo. Sarebbe però un errore consentire al gattino di fare lo stesso, o persino incoraggiarlo in questo senso. Le abitudini alimentari di un gattino, anche dopo la fase immediatamente successive allo svezzamento, sono ancora in divenire: intervenire in un periodo limitato come questo potrebbe alterare i suoi gusti; e quando tornate a casa potreste scoprire che a Micio non piace più la pappa di prima.
A ciò si aggiunge il fatto che, in particolare d’estate, molti cibi che consumiamo noi possono essere estremamente dannosi per la sua salute. Se proprio volete cambiare le carte in tavola, fategli seguire una dieta estiva appositamente studiata per lui.
3. Improvvisare destinazioni e spostamenti
La parola d’ordine è pianificazione: l’idea di lasciarsi guidare dall’istinto o di improvvisare anche solo una parte della nostra vacanza può solo portare guai quando si ha un gattino a bordo. Le strutture che non solo accettano animali domestici, ma sono anche attrezzate per ospitarli senza problemi, sono tante ma non costituiscono la norma. Indagate a dovere su tutte le caratteristiche che il luogo in cui starete presenta, incluse quelle che interessano il vostro gattino.
4. Partire senza il giusto equipaggiamento
Un gattino non è un bambino, e non è nemmeno un gatto adulto. Cosa significa? Che ha delle esigenze tutte sue e che per soddisfarle abbiamo bisogno anche degli strumenti giusti. Trasportino, ciotole, cibo, acqua, eventuali farmaci, documenti, lettiera, lettino, coperte, accessori per la toelettatura e soprattutto i suoi giocattoli preferiti rivestono una importanza fondamentale: non solo vi aiutano a prendervi cura del piccolo Miao, ma aiutano lui a sentirsi meno fuori luogo in una situazione del tutto nuova.
È per questa ragione che non bisogna fare affidamento sul fatto che, in caso di dimenticanza, si potrà trovare qualche accessorio sul posto. Se anche riusciste a trovare gli oggetti che non avete portato, non potete essere sicuri che il gattino acconsentirà ad usarli.
5. Preparare tutto all’ultimo minuto
Proprio per evitare di dimenticare qualcosa di importante, sconsigliamo di preparare gli oggetti personali di Micio all’ultimo momento. Molto spesso una situazione di questo tipo ha delle conseguenze spiacevoli: potreste scoprire troppo tardi che il lettino del gatto o la sua lettiera occupano troppo spazio nel bagagliaio della vostra auto; e questo vi porterebbe o a delle scelte complicate o a delle perdite di tempo nel disperato tentativo di far entrare tutto.
Per il bene di tutti, dunque, è molto meglio considerare con il massimo anticipo possibile gli spazi a vostra disposizione. In questo modo avrete tutto il tempo per organizzarvi al meglio, senza privare il cucciolo di qualche oggetto importante per lui.
6. Partire con un gattino troppo piccolo
Nessuno vorrebbe mai separarsi dal proprio gattino, soprattutto se ancora piccolo. Ma non possiamo fare a meno di considerare che un viaggio può provocare un certo stress in lui: uno stress che non dovrebbe affrontare prima di una certa soglia di età, quando il suo organismo è ancora estremamente fragile.
Un gattino non ancora svezzato, non ancora socializzato, che ancora fatica a camminare o semplicemente non è ancora abituato a stare nel trasportino non è un gattino che dovrebbe mettersi in viaggio. Costringerlo a una esperienza di questo tipo solo perché non siete in grado di rimandare le vostre vacanze sarebbe semplicemente irresponsabile.
7. Ignorare i bisogni del gattino
In una categoria simile si colloca un gattino che non ama stare in auto, o che è particolarmente ansioso. Magari state ancora lavorando sulla sua socializzazione, magari notate che fa fatica a relazionarsi con persone e animali. In casi come questo potreste voler aspettare prima di portare Miao in vacanza con voi: potrebbe non trattarsi di una esperienza piacevole per un micio che ancora fatica a trovare una sua quotidianità.
8. Sottovalutare la lunghezza del viaggio
Se tutto quello che il vostro gattino conosce è l’interno del vostro appartamento o al massimo il vostro balcone, forse fargli fare un lungo viaggio è un po’ azzardato. Allo stesso modo, un gattino che si è spostato da casa solo per brevi tragitti non dovrebbe passare improvvisamente da questi a un lungo viaggio in aereo, confinati per ore dentro un trasportino. Ricordate sempre che i gatti sono creature abitudinarie; e se le loro abitudini vengono cambiate, bisogna farlo nel modo più lento e graduale possibile.
9. Lasciare il gattino da solo
È solo a partire da una soglia minima di età che si consiglia di lasciare i gatti soli in casa; nel caso dei cuccioli bisogna essere molto più cauti. Ma portare un gattino in vacanza con sé per poi lasciarlo da solo che senso avrebbe? Un gattino che viene trasportato in una realtà a lui del tutto estranea dovrebbe almeno poter contare sulla vostra presenza e sulle vostre attenzioni. Se proprio non potete fare in modo di assentarvi, evitate che sia per un lungo periodo; e prima di andarvene controllate accuratamente le condizioni del luogo in cui lo state lasciando, in modo che non vi siano rischi per la sua incolumità.
10. Imporre al gattino troppe novità
Un cucciolo di gatto, in quanto tale, ha bisogno di tanti stimoli nuovi che affinino la sua mente e lo aiutino a comprendere meglio il mondo di cui fa parte. Se presenti in quantità eccessiva o se non adeguatamente assimilati, essi possono però confonderlo. Il rischio è che associ determinate situazioni a delle sensazioni negative, innervosendosi quando deve viverle di nuovo.
Nel contesto di una vacanza la quantità di novità a cui un gattino ha accesso aumenta in modo esponenziale. Per questo è importante saper capire quando per lui diventano troppe e tranquillizzarlo: la presenza di oggetti a lui familiari, in particolare giocattoli, aiuterà a tenerlo “ancorato” a una realtà che ancora riconosce.