Cosa fare se trovo dei gattini?
Cosa fare se trovo dei gattini? Se mi sono imbattuta, per la strada oppure ovunque capiti, in uno o più scriccioli indifesi e ancora bisognosi del supporto materno, non posso girarmi dall’altra parte. Perché un gattino appena nato è importantissimo che venga aiutato da qualcuno di esperto, che abbia una balia umana che si sostituisca (per quanto possibile) alle cure amorevoli della mamma.
Così avrà delle possibilità di farcela. Siamo di fronte a una questione seria, perché i cuccioli di gatto nella norma avrebbero bisogno di almeno due mesi accanto a mamma gatta per crescere sani e forti, pronti ad affrontare ogni aspetto della vita avventurosa che li attende.
Cosa fare se si trova un gattino appena nato
Cosa fare se trovo dei gattini? Il pericolo di ipotermia è dietro l’angolo tanto quanto quello di non ricevere i nutrienti di cui si ha bisogno per sopravvivere. Un po’ come i neonati, Micio deve mangiare ogni tre ore e rimanere al caldo. Se non abbiamo esperienza, affidiamoci ai consigli del veterinario e, se riusciamo, contattiamo una balia esperta che lo possa tenere in stallo.
Il calore è essenziale, soprattutto nei primi mesi di vita. Un esemplare appena nato infatti non è nelle condizioni di autoregolare la propria temperatura corporea. Se si trova una cucciolata rimasta orfana, bisogna prendersi cura dei gattini prima possibile, togliendoli dal freddo della strada. Il contatto con il corpo umano è l’ideale, insieme a una cuccia con coperte e riscaldamenti artificiali.
Ho trovato un gattino di un mese
Una borsa dell’acqua calda, una bottiglia, qualsiasi dispositivo faccia calore saranno un valido aiuto per il nostro amico a quattro zampe. Dobbiamo comprendere il linguaggio del corpo dei gatti. Se i piccoli sono attaccati l’uno all’altro (quasi ammassati), significa che sentono freddo; distanziati di molto, che hanno caldo; se sono invece uno vicino all’altro, significa che non stanno soffrendo.
Le prime quattro settimane sono determinati, anche sotto il profilo alimentare. I micetti mangiano e dormono. Dobbiamo nutrirli con il latte artificiale ogni due o tre ore, la notte anche ogni quattro; stimolare la pipì e la pupù e farli sentire protetti.
Gattini con cordone ombelicale attaccato
Cosa fare se trovo dei gattini? In primis è importante stabilire la loro età. È un’informazione indispensabile per stabilire come prendersene cura nella maniera migliore. Prima di compiere due settimane, di norma, tengono ancora gli occhi chiusi e le orecchie ripiegate; dopodiché, invece, li aprono e cominciano a muoversi, cercano di camminare.
Quelli che hanno raggiunto circa un mese di vita, li avranno spalancati e curiosi, le orecchie erette pronte a percepire ogni rumore e camminano senza difficoltà. I cuccioli con più di quattro settimane corrono e non necessitano del calore continuo di una cuccia.
Un cucciolo bagnato, prima di ogni altra cosa, va asciugato con un asciugamano. Solo se ha almeno una settimana di vita, l’asciugacapelli può fare al caso nostro, ma senza che il getto sia diretto e costante (la faccia va salvaguardata).
Se tocchiamo le orecchie e l’interno della bocca, oppure i cuscinetti, avremo informazioni utili sulla temperatura. L’ideale, però, sarebbe un termometro rettale per neonati. I piccoli, a una settimana, dovrebbero averla attorno ai 35/37,2 gradi; a due o tre settimane circa tra i 36,1 e i 37,7; dai 21 giorni in poi dai 37,2 ai 38,3 gradi. La temperatura di un gatto adulto è quella che noi definiremmo febbre da cavallo. I 39 gradi sono quelli che dovremmo mantenere costanti nella cuccia del piccolo Miao.
Gattino abbandonato dalla madre
Seguendo il principio fisico dell’equilibrio termico, possiamo trasferire un po’ di calore al nostro piccolo peloso attraverso il contatto con la nostra pelle nuda. Tenerlo tra le mani, poi, è un vero toccasana. Riscaldare un telo e usarlo per avvolgerlo è un altro rimedio per tenere al caldo un amico a quattro zampe orfano e ancora completamente indifeso. Da evitare, invece, l’immersione in acqua calda o altri metodi di riscaldamento troppo rapidi.
Un gattino ancora infreddolito non deve essere nutrito, si deve aspettare che si riscaldi. Sotto i 32,2 gradi, rischia la vita e non può digerire correttamente. Inoltre, è meglio usare un biberon: la siringa senza ago, infatti, può mandare il cibo direttamente nei polmoni. Se non abbiamo alternative, procediamo con la somministrazione lateralmente rispetto alla bocca.
Improvvisare un giaciglio per dei cuccioli trovati al freddo e al gelo non è affatto difficile: è sufficiente una scatola di cartone rivestita con una coperta o alcuni asciugamani. Indispensabile è che sia lontano da fonti di correnti d’aria.
Il cartone infatti è un ottimo materiale isolante, ma non dimentichiamo di mantenere la biancheria pulita e asciutta (l’ideale è cambiarla ogni giorno). Se poi abbiamo un termoforo, posizionato al di sotto, è perfetto per regolare la temperatura. Attenzione, però, il cuscinetto riscaldante va tenuto sotto controllo e non a diretto contatto con Miao. Posizionarlo sotto le coperte è un’ottima soluzione.
Gattino abbandonato piange
Cosa fare se trovo dei gattini? Dobbiamo farli sentire al sicuro e proteggerli dal freddo. Un termometro ad aria ci permette di controllare periodicamente la temperatura della cuccia. Questa è un’attenzione che dobbiamo avere per almeno un mese o poco più.
Se non abbiamo gli strumenti appena descritti, se ci troviamo in piena notte e in una situazione in cui il tempo è prezioso, una bottiglia di acqua calda può fare al caso nostro. La temperatura, però, deve essere di circa 38 gradi. Non esageriamo, se no rischiamo di danneggiare il cucciolo. Anche in questo caso, è bene monitorare la temperatura e sostituire la bottiglia ogni due ore circa.
Gattino di 15 giorni, cosa fare?
Molti specialisti parlano bene della lampada di calore e la utilizzano anche loro stessi in ambulatorio. La preferiscono al termoforo elettrico. È sufficiente appenderla sopra alla cuccia del nostro cucciolo e tenerla fuori dalla sua portata, mi raccomando. Questa è una precauzione importante, soprattutto quando comincia a crescere, si muove e vuole cominciare a esplorare, a curiosare in giro.
Dobbiamo stare molto attenti, soprattutto quando la cuccia è una scatola di cartone che può prendere fuoco. Il contatto diretto è assolutamente da evitare se non vogliamo avere a che fare con un pericolosissimo incendio. In conclusione, oltre a tutte questi rimedi più o meno casalinghi e improvvisati, c’è una cosa da tenere bene a mente. I felini, di qualsiasi età, hanno bisogno di sentire tutto il nostro amore.