Connessione tra gatto e umano, come si sviluppa?
Sono tanti i falsi miti su Miao, uno fra tutti è che non si possa creare una connessione tra gatto e umano. Ecco come nasce un legame straordinario
La connessione tra gatto e umano non solo è possibile ma anche sorprendente. Scoprire come funziona ci consentirà di intensificare il rapporto con il nostro amico a quattro zampe, conoscerlo più a fondo, sapere qual è il suo stato d’animo e quando ha la necessita del nostro aiuto. Qualora fossimo alla prima esperienza e qualcosa non ci fosse chiara avvaliamoci del parere di professionisti esperti del settore, in primis il nostro veterinario di fiducia.
Il suo supporto è importantissimo, perché conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza, per sapere se la nostra piccola palla di pelo sta crescendo sana e in salute oppure se ha bisogno di un qualche intromissione a fin di bene da parte nostra.
Rapporto gatto e padrone
La connessione tra gatto e umano può essere davvero simbiotica. Comprendere il linguaggio dei gatti ci fara capire sino a che punto. Il nostro felino usa soprattutto quello non verbale, anche i cuscinetti delle zampe. Se Micio cerca di avvicinarsi al nostro viso con delicatezza significa che sta provando a lancianci un messaggio. Più li sappiamo interpretare, più sarà ricca la comunicazione bipede-quadrupede.
Il più delle volte è una richiesta di attenzioni o l’affermazione dell’affetto che prova nei nostri confronti. Spesso ci fa notare che ha fame e lo fa attraverso i miagolii o le sue zampette che rilasciano dei liquidi attraverso i quali è possibile comunicare. Questo processo favorisce tanto il dialogo con altri animali, tramite un olfatto davvero notevole. I felini riescono a reperire informazioni utili sul mondo circostante.
In base alle movenze usate e alle espressioni prescelte, il nostro amico a quattro zampe comunica un messaggio oppure un altro. Giusto per fare un esempio, se ci stiamo rilassando a letto e il gatto ci sfiora piano piano con la sua zampa ci sta dicendo che ci ama e che sa che il suo sentimento è ricambiato.
Il fatto stesso di non rimanere alla larga è un’estrema dimostrazione di fiducia, avvicinarsi tanto da toccarci, magari sbattendo lentamente le palpebre in segno di pace, vuol dire che siamo una famiglia, mista ma pur sempre una famiglia. Questo ci fa capire anche come ci siano moltissimi falsi miti sui gatti che non corrispondono alla realtà. Non è vero, infatti che non sono in grado di provare emozioni e che desiderano sempre e comunque la solitudine.
I gatti hanno memoria dei padroni
Il gatto si ricorda degli ex padroni, figuriamoci di quelli attuali. Il rapporto riesce a essere talmente simbiotico da aver coinvolto Madre Natura nell’attribuzione di un verso specifico per comunicare con noi bipedi. Il miagolio, per l’appunto, non lo sceglie in nessun altro contesto. Solo quando vuole parlare con noi. Se ci facciamo caso, infatti, con gli altri felini o con animali di altre specie i versi sono altri.
La connessione tra gatto e umano comincia sin dalla mattina e non ha orari. Basti pensare a quando siamo ancora sotto le coperte, dormiamo e il nostro amico a quattro zampe viene a svegliarci. Per quanto sia bello e tenero, se ‘il gallo’ canta troppo presto, assicuriamoci che abbia cibo a sufficienza per non mostrarsi impaziente di coccole e pappa alle 5 del mattino. Il legame è talmente forte che Miao sa, comunque, che deve essere molto delicato nel risveglio.
Gatti intelligentissimi
I nostri amici a quattro zampe quando hanno un buon legame con noi bipedi ci cercano quando hanno voglia di giocare o di ricevere coccole. Nella costituzione di un rapporto solido, infatti, dobbiamo sempre ricordare che la noia va tenuta a debita distanza. Infatti i felini, che conservono una componente selvatica indipendentemente dal grado di addomesticamento, hanno la necessità di incanalare correttamente le proprie energie inneccesso. Quando ci vogliono bene, allora, non basta loro giocare per conto proprio, ma cercano anche la nostra compagnia.
Fondamentale è apportare in casa una serie di cambiamenti perché risulti essere confortevole anche agli occhi dei quadrupedi. Tanti giocattoli che stimolano la mente, tiragraffi per le unghie, percorsi da fissare al mure e aree di comfort in cui sentirsi protetti. A tal proposito, ecco come abituare il gatto al trasportino affinché non lo veda come un nemico, ma come un luogo in cui sentirsi al sicuro.
Anche fare la pasta sulla nostra schiena o sulle nostre gambe, come fossero pane da lavorare prima di metterlo in cottura, è un segno di interconnessione: significa che sta rilasciando il suo profumo su di noi. È una dimostrazione di grande affetto.
Altro non è che un atteggiamento che Micio si porta dietro da quando era ancora un cucciolo, lo stesso messo in atto durante l’allattamento. Ecco perché è importante sapere quando separare i gattini da mamma gatta e non farlo precocemente. Non sarebbero pochi i traumi in termini di socializzazione e anche la connessione tra gatto e umano potrebbe non giovarne.
Il gatto e le sue caratteristiche
Il legame tra bipede e quadrupede viene sancito anche da alcuni piccoli morsetti, che dimostrano affetto e fanno tutt’altro che male. Inoltre, se al ritorno a casa Miao si strofina sulle nostre gambe, è felice di rivederci e ricerca le nostre attenzioni. Ed ecco che torna il senso dell’olfatto a dettare legge, insieme ai feromoni che servono a far sapere qual è il proprio stato d’animo.
Per esempio, se il nostro amico a quattro zampe si avvicina al nostro viso, sta creando un’interconnessione attraverso questa sostanza. Lo stesso principio vale per gli oggetti presenti in casa sui quali si strofina. Non è un caso che i feromoni per gatti li troviamo in commercio come soluzioni naturali contro lo stress e la convivenza poco serena.
Quando adottiamo un micio non dobbiamo mai dimenticare che avremo a che fare con un animale, sì, curioso, ma che ama molto la certezza delle abitudini. Si tratta di un dettaglio non di poco conto quando dobbiamo cercare di creare una connessione tra gatto e umano. In special modo se ci troviamo alla prima esperienza e possiamo confondere il significato di determinati segnali. Possiamo sempre contattare il nostro veterinario di fiducia ed etologi esperti in comportamenti felini se abbiamo delle difficoltà di comprensione reciproca-