Comportamento del gatto dopo sedazione
Ecco cosa potrebbe fare il vostro amico peloso a seguito di questa procedura eseguita dal veterinario.
La sedazione è una procedura che si utilizza spesso in medicina veterinaria e differisce dalla vera e propria anestesia.
Dato che potrebbero insorgere alcuni effetti collaterali, è bene monitorare il comportamento del gatto dopo sedazione.
Che cos’è la sedazione
Quando il veterinario inietta un anestetico al gatto, quest’ultimo subisce una perdita di coscienza, un’alterata percezione del dolore e una diminuzione del tono muscolare che si rilassa.
Si tratta di una procedura utilizzata in vista di un’operazione chirurgica, per permettere all’animale di sottoporsi all’intervento senza rendersene conto e dunque provare dolore.
La sedazione, invece, è unaltra cosa; i farmaco iniettato determina nel gatto solo una parziale perdita di coscienza.
Il gatto, subito dopo la sedazione, appare addormentato e la percezione con l’ambiente circostante si attenua.
La sedazione si usa, per esempio, per ridurre lo stato di agitazione di un gatto, in vista di normali visite cliniche o prima di eseguire degli accertamenti diagnostici – un’ ispezione del cavo orale o della rimozione di un corpo estraneo.
La sedazione nel gatto si esegue anche prima di un’anestesia, per permettere all’animale di iniziare a rilassarsi.
In particolare, si esegue prima di un’anestesia locale che toglie la sensibilità solamente in una zona specifica del corpo.
Cosa fare dopo la procedura
Dato che la sedazione comporta comunque l’assunzione di un farmaco da parte gatto, è importante tenere l’animale sotto controllo nei primi giorni seguenti.
Tra gli effetti collaterali del sedativo possono rientrare stanchezza oppure agitazione.
Una volta rientrati a casa, il gatto può aggirarsi per casa ed essere irrequieto; tra gli altri effetti collaterali della sedazione ci può essere anche una difficoltà a urinare.
Per far riprendere il vostro gatto, il consiglio è quello di preparare una cuccia calda a livello del pavimento.
Durante le ore successive alla sedazione, controllare anche la temperatura corporea che non deve superare i 38-39°C.
In ogni caso, consulatre sempre il veterinario se notate qualche comportamento che non vi convince dopo la sedazione.