Come si comportano i gatti quando fa caldo?
Estate significa caldo e giornate all'aria aperta. Una combinazione perfetta, ma attenzione a come si comportano i gatti quando fa caldo!
L’estate è per molti la stagione preferita dell’anno: ferie, belle giornate, gite. Bisogna però evitare che il nostro amico a quattro zampe soffra le alte temperature e stia male.
Il caldo, infatti, può anche arrivare a uccidere gli animali che vanno in ipertermia e presentano dei sintomi che provocano una progressiva ma letale disidratazione, se non si interviene per tempo.
Sapere come si comportano i gatti quando fa caldo è determinante per individuare il problema tempestivamente e non arrivare a situazioni limite. Il benessere della nostra piccola palla di pelo è precisa responsabilità.
Gatti e sole
I nostri amici a quattro zampe hanno certamente molte più opportunità di scorrazzare e divertirsi durante il periodo estivo, e hanno un richiamo istintivo verso i raggi solari indipendentemente dalla stagione. Attenzione però al colpo di sole nel gattino.
Come si comportano i gatti quando fa caldo? Occhi chiusi davanti alla finestra che fa trapelare quell’unico raggio di sole della giornata, durante l’inverno; e intere giornate distesi in giardino (se lo si ha a disposizione), durante l’estate: ai felini piace stare al sole! Sembra quasi che conoscano tutti i benefici del sole, ma scopriamoli anche noi:
- È fonte naturale di vitamina D, che favorisce l’assorbimento di calcio e fosforo;
- Migliora il sonno;
- Favorisce la produzione di serotonina, un antidepressivo naturale;
- Aiuta a combattere il freddo;
- Allevia i dolori articolari, tipici dei gatti anziani (a tal proposito può essere interessante sapere di più sull’artrite nel gatto).
Tutti benefici sacrosanti fino a quando non si esagera. Come in tutte le situazioni, infatti, si deve trovare il giusto equilibrio e rispettare le esigenze del nostro adorato Miao.
Quanto tempo possono stare al sole i gatti
La regola d’oro è non esagerare. Ovviamente non è facile dare una risposta univoca. Ci sono diversi fattori da tenere in considerazione: la temperatura e l’ora della giornata per esempio. È sicuramente meglio evitare l’esposizione diretta al sole, soprattutto nelle ore più calde, e dare sempre l’opportunità a Micio di ripararsi in una zona all’ombra.
I gatti sanno regolarsi molto meglio di quanto non possiamo fare noi per loro, l’istinto li fa stendere al sole quando ne hanno beneficio e li fa riparare all’ombra di un albero quando il troppo caldo comincia a essere pericoloso.
Ci sono delle linee guida da seguire per prevenire eventuali malesseri legati alle alte temperature. La prevenzione infatti è l’unica vera arma per aiutare il gatto ad affrontare il primo caldo estivo.
I sintomi più comuni
Come si comportano i gatti quando fa caldo? Il colpo di sole può avere gravi conseguenze: insufficienza epatica e quella renale, emorragie all’apparato gastrointestinale, perdita di sali e di zuccheri sono le principali. Ci sono delle razze maggiormente soggette al caldo, e quindi si deve fare particolare attenzione: i gatti a pelo lungo e quelli abituati a climi rigidi, per esempio; i brachicefali. Occhi aperti anche con quelli che soffrono di obesità, i cuccioli e quelli avanti con l’età. Quali sono i segnali che ci devono mettere in allarme? Vediamo:
- Miao ansima e ha il respiro accelerato (nei casi più gravi può arrivare a vomitare);
- Temperatura corporea sopra i 42 gradi centigradi (quella normale si aggira tra i 39 gradi);
- Appare un’evidente disidratazione (ed è bene sapere come comportarsi con un gatto disidrato)
- Diarrea nel gatto;
- Salivazione eccessiva;
- Aritmia;
- Cianosi;
- Problemi di equilibrio, mancanza di forze e rischio di collasso.
Se notiamo uno o più di questi segnali tipici, spostiamo Micio dalla fonte di calore e chiamiamo il veterinario di fiducia per una consulenza extra.
Possibili rimedi
L’errore da evitare assolutamente è cercare di abbassare rapidamente la temperatura corporea, si rischia altrimenti il problema inverso: l’ipotermia. Se si è nella condizione, l’ideale sarebbe correre dal veterinario più vicino e chiedere il suo intervento. Se si fosse costretti a intervenire in prima persona, ecco cosa fare:
- Metterlo in un luogo fresco, al riparo dai raggi solari (se si ha un ventilatore, questo può essere molto utile);
- Inumidire la bocca con acqua, senza farlo bere: se sta ansimando rischia il soffocamento;
- Tamponare con panni di acqua fredda (ma non troppo) solo in determinati punti: evitare di coprirlo integralmente;
- Misurare la temperatura con un termometro rettale. Se si abbassa fino a 39 gradi, è fuori pericolo.
La durata di questa condizione dipende dall’intensità e da quando ci si rende conto di cosa si tratta. Oltretutto nei soggetti obesi e nei brachicefali i sintomi sono molto più intensi e fastidiosi. Se lo si porta dal veterinario dopo le fasi iniziali, l’episodio durerà di meno rispetto a quando l’intervento tarda ad arrivare.
Le possibili conseguenze
Nei giorni successivi al malessere sono altamente raccomandarti il riposo e il monitoraggio dello stato di salute. Se si è intervenuti tempestivamente non ci saranno effetti collaterali particolari; se invece si è arrivati a sintomi quali convulsioni nel gatto, svenimenti le conseguenze possono essere più gravi.
Anche qui sono determinati il fattore tempo e l’intensità dell’episodio. Mai come in questo caso, vale il detto “prevenire è meglio che curare”. Non lasciare il gatto chiuso in auto, né all’ombra né tantomeno al sole. Evitare luoghi chiusi e piccoli, privi di ventilazione. Due ore chiuso dentro l’auto, anche con uno spiraglio per la circolazione dell’aria, possono essere fatali. A tal proposito, ecco alcune cose da fare se vedi un gatto chiuso in macchina.
Se si deve lasciare il nostro amato quadrupede molto tempo a casa, è bene aprire le finestre prima di uscire (e accertarsi che gli ambienti siano stati messi in sicurezza). Un’altra buona idea è attivare l’aria condizionata con il temporizzatore che fa sì che la temperatura non si alzi mai troppo. Nel caso di giardini o terrazze, bisogna sempre assicurarsi che il cane abbia una zona all’ombra per ripararsi dal sole.
Acqua fresca e pulita
Come si comportano i gatti quando fa caldo ormai lo sappiamo, ma per aiutarli facciamo in modo che non manchi mai acqua fresca e pulita. Nelle spiagge dove i gatti sono ammessi, i bagni regolari sono un ottimo modo per prevenire i colpi di caldo. Portiamo con noi dell’acqua durante le eventuali passeggiate ed evitiamo l’esercizio fisico nelle ore più calde della giornata: meglio scegliere la mattina presto o la sera.
Nel caso di esemplari a pelo lungo, la toelettatura è fondamentale. Attenzione però a chi la fa e in che modo: affidarsi sempre a un esperto che sappia il punto esatto il cui rasare per non compromettere l’autoregolazione della temperatura corporea.
L’uso del tappetino rinfrescante permette di evitare eventuali malesseri legati al caldo. Non tutti lo sanno, ma questo accessorio aiuta a far stare più tranquilli noi bipedi, che dobbiamo semplicemente dispiegarlo (non occorre elettricità e non occorre metterlo in freezer) e aiuta Miao a stare bene durante tutta l’estate. Essendo leggero e ripiegabile, lo si può anche portare in vacanza e lo si può mettere anche in macchina, in modo tale da rendere più confortevole il viaggio. Durante l’estate diventa il luogo d’elezione per i cani, che possono godersi i raggi del sole senza paura.