Come scegliere un gatto in gattile?

Per scegliere un gatto in gattile dobbiamo tener conto di alcuni criteri essenziali, chiedendoci prima di tutto se possiamo davvero essere in grado di prendercene cura

Adottare un bel Micio è una scelta importante. Un gesto d’amore ma al contempo una grande responsabilità, di cui tutti dovremmo essere consapevoli, ed è per tale ragione che dovremmo fare due conti e capire come effettivamente scegliere un gatto in gattile.

Perché gattile e non allevamento? Qui la scelta spetta a voi: da una parte abbiamo a che fare con strutture volte al recupero di animali abbandonati e senza una famiglia, a prescindere dalla loro provenienza; dall’altra, nel caso dell’allevamento, siamo di fronte a una struttura gestita da professionisti che selezionano esemplari e cucciolate per ottenere esemplari di razza.

In gattile non si sceglie il gatto in base alla sua razza o alla “purezza” della stessa, anzi è una vera incognita sapere di fronte a quali caratteristiche (sia fisiche che comportamentali) ci ritroviamo dinanzi, ma esistono comunque dei criteri che possono esserci d’aiuto. Scopriamo, dunque, come scegliere un gatto in gattile e di cosa tener conto in un momento così importante, sia per noi che per il dolce quattro zampe che ci prepariamo ad accogliere in casa.

Indice

Cosa fare prima di andare al gattile

gattini da adottare

Accogliere un gatto in casa è una decisione che non si dovrebbe prendere a cuor leggero e che richiede impegno e consapevolezza. E se pensate che recarvi al gattile sia il primo passo per avventurarsi in questo nuovo impegno, in realtà dobbiamo deludervi: prima di tutto bisogna riflettere con attenzione sul da farsi.

Quando scegliamo un gatto, che sia dal gattile o da altre strutture poco importa, dobbiamo chiederci non tanto se lui sia adatto a noi, quanto se noi possiamo davvero essere le persone adatte a lui! Riflettiamo bene: le nostre abitudini e il nostro stile di vita sono adeguati alla cura di un Micio? Possiamo davvero dedicargli del tempo e le giuste attenzioni? Quanto siamo disposti a cambiare per adeguarci ai suoi ritmi?

E no, le domande non finiscono mica qui. Valutiamo con attenzione se gli spazi che abbiamo a disposizione in casa (o fuori) siano adeguati o sufficienti per il Micio. Non dimentichiamo che i gatti dormono tanto, ma hanno anche bisogno di giocare e correre, arrampicarsi, godere della propria privacy.

Valutiamo anche il tipo di esperienza che abbiamo con i piccoli felini domestici. Spesso si tende a minimizzare, pensando che ad esempio il fatto di aver curato dei cani ci renda automaticamente esperti anche in fatto di gatti, ma non è così. Ogni animale è un mondo a sé, persino ogni gatto lo è, non dimentichiamolo mai.

In ultimo – e non per essere venali – dobbiamo fare dei calcoli in termini economici. Adottare un gatto è solo il primo passo di un’avventura che durerà molti anni ed è importante esser certi di poter sostenere le spese necessarie ad accudirlo. Servono ciotole, lettiera, pappa, giocattoli, visite dal veterinario, toelettatore. Sono tutte cose che hanno un costo (variabile, tra l’altro, da esemplare a esemplare) e dobbiamo esser certi di poter sostenere queste spese.

Come scegliere il gatto giusto

cucciolata di gattini

Queste domande e riflessioni devono necessariamente precedere l’arrivo in gattile. Una volta risposto a ognuna di esse e consapevoli di poter affrontare a testa alta e con i giusti mezzi tutto il processo di crescita e mantenimento del gatto, possiamo andare in struttura per scegliere il nostro Micio!

Ma come si fa a resistere alla tentazione di prenderli tutti? Dolcissimo, ma sarebbe un errore (i gatti devono stare bene, non ritrovarsi in condizioni estreme!). Valutate le possibilità e i bisogni che abbiamo, possiamo cominciare a guardarci attorno e innanzitutto capire se sia il caso adottare un gattino piccolo oppure un gatto già adulto o anziano. In tutti e tre questi casi bisogna valutare le specificità: i gattini piccoli sono molto energici e devono essere seguiti passo dopo passo, educati e nutriti in un certo modo fino a quando diventano adulti. I gatti già grandi, al contrario, possono essere un vantaggio per chi vuole una compagnia più tranquilla da introdurre in casa.

L’età è un criterio di scelta importante, ma lo è anche il carattere e questo è influenzato da una miriade di fattori. Purtroppo spesso finiscono in gattile dei pelosetti che hanno vissuto esperienze ai limiti della sopportazione e dell’umana decenza, che sono diffidenti con gli esseri umani (giustamente) e che hanno maggiori difficoltà a socializzare. Prendersi cura di questi gatti richiede maggiore impegno, ma riuscire a far breccia nel loro cuore è qualcosa che non ha prezzo. Al contrario può capitare di incontrare gatti molto energici e attivi, giocherelloni e socievoli al punto da risultare “appiccicosi”. Parliamo con i volontari per orientarci sul gatto o gattino per il quale possiamo essere più adatti.

Informiamoci per bene anche sugli eventuali problemi di salute o disturbi di cui soffre il nostro potenziale compagno. Dobbiamo sapere se ha subito interventi chirurgici, se ha una malattia senza cura ma gestibile con i farmaci, se vi potrebbero essere delle conseguenze o dei peggioramenti a lungo termine. Preziosissimi, i volontari sono lì per darci tutte le indicazioni di cui abbiamo bisogno prima di scegliere.

L’importanza del primo incontro

gattini che si fanno le coccole

Il primo incontro con il proprio Micio non si scorda mai e chi lo ha provato lo sa bene. Anche quando si deve scegliere un gatto in gattile vale la stessa emozione e spesso si dice che sia lui a scegliere il suo umano del cuore, non il contrario. In parte è certamente vero.

Il primo incontro non dovrebbe mai essere un’imposizione, piuttosto un momento di profonda serenità in cui diamo il tempo al Micio di osservarci, conoscerci, studiarci. I gatti sono creature dotate di immensa sensibilità e percepiscono ogni singola emozione che proviamo, ogni cambiamento nelle nostre “vibrazioni”. Lasciamo che sia il Micio ad avvicinarsi, ad annusarci, a toccarci o anche a guardarci a distanza se lo ritenga opportuno.

Preparare la casa all’arrivo del gatto

gatto arancione in casa

Abbiamo visto come scegliere un gatto in gattile, con dei criteri di base di cui tener conto, ma non dimentichiamo che questo è soltanto l’inizio di un’incredibile avventura! Dopo aver scelto, assicuriamoci di essere preparati al suo arrivo in casa rendendo l’ambiente domestico a lui congeniale e dotandolo di tutto ciò che gli occorre per la sua routine quotidiana.

Organizziamo una zona-pappa con la ciotola per il cibo e quella per l’acqua, assicurandoci di tenerla ben distanziata da quella dedicata ai bisognini: la lettiera non può mancare, aperta o chiusa a seconda delle esigenze specifiche (sia nostre che del gatto). Sarebbe opportuno delineare con attenzione gli ambienti dedicati al gioco, inserendovi mensole o tiragraffi e tutto ciò che può contribuire al divertimento di Micio, sia in nostra compagnia che in nostra assenza.

Non dimentichiamo di donare al Micio spazi dedicati al relax (cucce, cuscini, trasportino) e nei quali possa godere dei suoi momenti di privacy.

Articoli correlati