Come provochi al gatto la paura del veterinario, mettendolo in difficoltà
La cura di Miao passa anche dalle visite periodiche, sapere come provochi al gatto la paura del veterinario è determinante per prevenirla ed eliminarla
Cercare di capire quali sono le cause che possono creare al felino la paura del medico veterinario è molto utile. In tal modo, infatti, il proprietario potrà evitare di svolgere tutte quelle azioni che potrebbero traumatizzare l’amico a quattro zampe e fargli associare all’idea del veterinario quella di paura.
In questo caso, gli accorgimenti di cui si parlerà serviranno per insegnare al cane a non avere più timore di entrare in ambulatorio. Si tratta di uno degli insegnamenti più difficili da impartire al nostro amico a quattro zampe, e le ragioni sono diverse.
Come provochi al gatto la paura del veterinario? Saperlo è il primo passo per sapere come intervenire per evitarla e prevenirla. Se già in passato è accaduto che Micio fosse intimorito, niente paura: non è mai troppo tardi per un’inversione di rotta.
Uno sguardo di insieme
Vedere il nostro amico a quattro zampe felice e spensierato, meglio se sempre in salute, è uno dei nostri più grandi desideri e una priorità precisa. Alle volte, però – non fosse altro che per i controlli di routine fissati in ottica preventiva, per l’applicazione dell’antiparassitario o la somministrazione del richiamo del vaccino – deve avere un incontro ravvicinato con il veterinario.
Fare in modo che non abbia timore non è impossibile, ma una parte determinante la giochiamo noi con il nostro atteggiamento. Non tutti i proprietari ne sono consapevoli e alle volte sbagliano senza volerlo. Come provochi al gatto la paura del veterinario? Saperlo non è mai troppo tardi ed è fondamentale per aiutare il nostro amico a quattro zampe a stare tranquillo e a non vivere determinate esperienze con l’angoscia. Inoltre, è ovvio che non si debbano svolgere troppi esercizi, anche perché il nostro adorato Micio deve andare dal medico tutti i giorni (almeno si spera).
Le difficoltà più frequenti
Ci sono alcune azioni che possono spaventare molto la nostra piccola palla di pelo e addirittura provocare dei traumi profondi. Se tali azioni vengono evitate, si potrà persino insegnare al gatto a farsi fare un prelievo in assoluta serenità.
Stavolta non ci sono esercizi costanti da dover fare. La paura del veterinario sorge spontanea nel felino, se il padrone sbaglia a svolgere alcune azioni. A tal proposito, può tornare utile sapere cosa vuol dire adottare un gatto traumatizzato e cosa fare per aiutarlo a fidarsi nuovamente, nonostante le tante esperienze passate negative che lo hanno segnato.
Insegnare al proprio amico a quattro zampe a vivere in assoluta tranquillità una visita medica o un’analisi di controllo, proprio come accade a una persona, può essere molto difficile. Si tratta di gestire una componente irrazionale e la differenza di comunicazione tra bipedi e quadrupedi di certo non è un elemento a nostro vantaggio. Tuttavia, si può trovare il modo di comprendere il linguaggio dei gatti e interpretarlo correttamente.
Gestire la paura
Come provochi al gatto la paura del veterinario? Partiamo dal presupposto che, se il felino tende già a non stare un attimo fermo quando si trova in contesti quotidiani, figurarsi allora dal veterinario. Una pratica che può aiutare in questi casi, in cui la paura dell’ignoto e gli odori asettici delle sale la fanno da padrone, sicuramente è sapere come parlare al gatto per farlo sentire protetto e al sicuro. Non dimentichiamo, infatti, che il nostro amico a quattro zampe fonda tutto sui suoi sensi molto sviluppati. Non sgridare il gatto, quindi, lui sente tutti i suoni in maniera amplificata rispetto al nostro udito.
Un secondo punto molto importante e che non sempre si può far capire al paziente quadrupede che dovrà stare fermo per farsi fare l’analisi. Ci sono delle difficoltà comunicative che non si possono superare. Ecco perché, a volte, alcuni veterinari preferiscono addormentare il felino, in modo che non ci siano problemi nello svolgere la visita o l’analisi. A tal proposito, lo Xilor per gatti potrebbe essere un valido alleato, ma la decisione spetta solo allo specialista dopo un’attenta analisi del quadro clinico nella sua interezza. Solo lui, infatti, è in grado di valutare eventuali pregressi o caratteristiche di razza che possono incidere negativamente nella somministrazione di un determinato farmaco.
Come fare
La paura sopraggiunge nel nostro amico a quattro zampe, sostanzialmente, se viene trattato male dal padrone o dal medico, durante la visita. Anche eventuali esperienze passate possono incidere: il timore di riviverle possono farlo mettere sulla difensiva ancor prima di scoprire che ce ne sia reale bisogno.
Per cercare almeno un minimo di riuscire a svolgere la visita, l’ideale sarebbe cercare di fare star fermo il gatto. Questo non è impossibile, se si addestra già da casa il proprio amico a quattro zampe a stare fermo quando gli viene chiesto. Mai forzarlo in malo modo, altrimenti ecco una delle cause che lo indurranno a temere il veterinario.
Tante volte si sente parlare di felini che hanno fatto una gran confusione quando sono andati dal veterinario. Per evitare che questo accada a casa, però, insegnare al gatto il comando fermo può aiutare, e anche tanto. Ed ecco allora che entra in gioco l’addestramento. Se siamo alle prime armi e il nostro peloso ancora piccolo, possono tornare utili gli etologi.
Ci vuole costanza, pianificazione e autorevolezza (non autorità). Se seguiamo uno schema step by step, facendo in modo che ogni sessione non duri più di 20 minuti ciascuna e avvenga all’insegna del relax e del divertimento, il più è fatto. Non dimentichiamo di premiare il gatto quando fa quello che gli chiediamo con la tecnica del rinforzo positivo e di sospendere l’allenamento se notiamo segnali di stress e nervosismo.
Altri dettagli utili
Come provochi al gatto la paura del veterinario? Per riuscire nell’intento di fare la visita senza timore e senza fare danni, deve essere bravo anche il dottore. Deve essere veloce e preciso, ma nello stesso tempo essere dolce e attento ai bisogni di Miao. Parole d’ordine sono accortezza ed esperienza, così da poter mettere a proprio agio il paziente in questione.
Di certo, si deve sottolineare che questo insegnamento è tra i più difficili da impartire al gatto, anche perché non rientra proprio nelle forme di addestramento più comuni. Non tutti hanno la sensibilità di comprendere che questo è un dettaglio importante. Basta poco e purtroppo si potrebbe provocare nel felino la paura del medico. È bene fare quindi attenzione, per evitarlo. Nulla è impossibile, quindi niente paura!