Come cucinare il pollo per i gatti, dritte e ricette salutari per Miao
La salute di Miao è prioritaria a 360 gradi, anche quando mangia. Ecco quindi come cucinare il pollo per i gatti in maniera sana e gustosa
Adottare un pet vuol dire prendersi la responsabilità del suo benessere psicofisico. La dieta, in tal senso, è un aspetto fondamentale, motivo per cui deve essere sempre sana e bilanciata. Sapere come cucinare il pollo per i gatti, se si opta per un’alimentazione naturale ed espressa, quindi, non è un dettaglio di poco conto.
Chiunque abbia avuto un amico a quattro zampe in giro per casa, sa quanto è importante affidarsi al veterinario di fiducia, colui che conosce pregressi clinici e caratteristiche di razza che possono incidere sulle scelte culinarie. Prima di procedere con qualsiasi soluzione, dunque, è importante sentire la sua opinione.
Il pollo non è fra i cibi tossici, ma tutto dipende dal tipo di cottura e dalla parte che decidiamo di destinare alla pappa di Miao. Vediamo insieme come fare un pasto gustoso e salutare per colui che consideriamo parte integrante della famiglia.
Indice
Come cucinare il pollo per i gatti a regola d’arte
Le ossa di pollo al gatto
Ricette con il pollo per gatti
Molte persone ci hanno chiesto anche
Come cucinare il pollo per i gatti a regola d’arte
Per sapere come cucinare il pollo per i gatti partiamo dal presupposto che fritture e preparazioni particolarmente articolate sono da bandire, così come il sale e le spezie. Meglio prediligere la cottura al vapore o ai ferri.
L’ideale è bollire la carne e condirla con verdure al vapore che siano fra quelle ammesse dal nutrizionista.
Ricordiamo di tagliare gli ingredienti in maniera tale che siano facili da ingerire per la nostra piccola palla di pelo.
Una volta raggiunta la cottura desiderata, spegniamo il fuoco. A questo punto scoliamo il tutto e togliamo l’acqua in eccesso. Prima di servire la pappa a Miao, mi raccomando, lasciamo che raffreddi. Difficilmente avrà la pazienza di aspettare se glielo proponiamo ancora fumante e rischiamo che si bruci il cavo orale e l’esofago.
Le ossa di pollo al gatto
Qualsiasi sia l’alimentazione naturale del gatto, la prima regola è evitare i cibi tossici come le cipolle, il sale, lo zucchero e tutti quegli ingredienti che non è in grado di digerire. A tal proposito, le ossa di pollo sono molto insidiose: si possono rompere ed essere ingerite per errore. Le schegge all’interno dell’apparato gastrico possono provocare lacerazioni e lesioni anche di una certa entità.
È una parte che istintivamente Miao mangerebbe, ma nasconde troppe insidie ed è meglio che ne stia alla larga. D’altra parte c’è una tale varietà alimentare che non è necessario rischiare. È bene fare anche una distinzione tra le ossa di pollo cotte – che è bene che non vengano mai mangiate in nessuna maniera e circostanza – e quelle crude. A tal proposito, ecco cosa fare se il gatto soffoca.
Per impedire che il nostro adorato Miao possa avere accesso alle ossa di pollo, conviene tenerlo alla larga dai rifiuti dopo cena. Questo consiglio è abbastanza ovvio. Il modo più semplice ed efficace è smaltire le ossa in un bidone a prova di quadrupede: niente sacchetti di plastica in giro per casa o aperti, niente residui di cibo sul piatto a portata di zampa.
Ricette per gatti con il pollo
Come cucinare il pollo per i gatti? Stabilito che le ossa sono off limits, vediamo qualche esempio di ricetta espressa che contenga proteine, minerali, vitamine e fibre nelle giuste quantità. La pappa di Micio deve essere sana e bilanciata, solo così potrà crescere sano e forte.
Petto di pollo con verdure
Per quanto riguarda la base della nostra ricetta, procuriamoci una tazza di riso integrale e due di acqua. Con le verdure possiamo darci alla pazza gioia, l’importante è che non siano tra quelle dannose. Per la nostra versione disponiamo sul tavolo della cucina:
- 250 grammi di fagiolini, a pezzetti;
- Una patata dolce media, anche lei a pezzetti e con la buccia;
- Tre carote, tagliate a rondelle spesse circa un pollice;
- Petti di pollo (con o senza pelle), o da quattro a sei cosce disossate e senza la pelle.
Qualora tra quelli appena elencati ci fossero alimenti mai provati prima, facciamo una prova allergica con piccolissime quantità; se non notiamo reazioni o intolleranze sospette, procediamo, altrimenti cerchiamo valide alternative che non facciamo male allo stomaco sensibile del gatto
Seguendo l’ordine, mettiamo tutti gli ingredienti nella pentola, senza mescolare ma sovrapponendo. Lasciamo cuocere a fuoco lento per circa otto ore circa, o a fuoco alto per cinque. A cottura ultimata, amalgamiamo il tutto e tagliamo a pezzetti piccoli il pollo.
Lasciamo raffreddare e serviamo questo pasto succulento al nostro amico peloso, sempre nelle quantità indicate dal veterinario. Le porzioni dipendono anche dall’età, dalla taglia, dal peso e dal tipo di attività fisica svolta: più si muove più gli sarà permesso mangiare, senza esagerare troppo però.
Se abbiamo preparato più di una porzione, quello che resta può essere conservato in frigorifero e consumato entro tre giorni al massimo. Attenzione a non superare questa data di scadenza: gli ingredienti utilizzati sono molto delicati.
Cosce di pollo per il gatto
Anche nel caso delle cosce di pollo, fondamentale è la scelta della materia prima e non considerare gli alimenti tossici per i gatti. Sul tavolo della cucina prepariamo:
- Un chilo di cosce e petto di pollo, senza pelle e senza ossa;
- Due cucchiai di piselli surgelati;
- Una patata dolce, a cubetti;
- Una mela grande o due medie, sempre a cubetti e private dei semi;
- Due carote, tagliate a julienne;
- Una lattina di fagioli, scolati e sciacquati;
- Due cucchiai di fagiolini surgelati;
- Due cucchiai di olio d’oliva.
Per preparare questa ricetta mettiamo la carne e l’acqua fino a coprire in una pentola. Quindi aggiungiamo le patate, le carote, i fagioli e i fagiolini, la mela. Cuociamo a fuoco lento per otto/nove ore. Quasi a cottura completata aggiungiamo i piselli surgelati e lasciamo sul fuoco per altri trenta minuti. Dopodiché scoliamo i liquidi in eccesso, aggiungiamo l’olio di oliva, mescoliamo e schiacciamo fino a ottenere un composto omogeneo, una pappa per l’appunto.
Una volta raffreddato, creiamo delle monoporzioni in singoli sacchetti e congeliamo. Ricordiamoci di uscirle dal freezer la sera prima del presunto consumo da parte del nostro fedele amico, ormai impaziente di leccarsi i baffi.
Molte persone ci hanno chiesto anche
Scoperto come si può cucinare il pollo per i gatti, sia seguendo le linee guida che qualche esempio pratico, vediamo quali sono le domande più frequenti che si pongono le mamme e i papà umani di Miao.
Come intervenire se il gatto sta male dopo aver mangiato il pollo?
Le ossa di pollo sono bandite, ma nel caso in cui fossero finite accidentalmente nello stomaco del nostro amico a quattro zampe particolarmente goloso, magari perché l’arrosto è rimasto incustodito sul tavolo della cucina e Miao non ha saputo resistere, non facciamoci prendere dal panico.
Contattiamo subito il veterinario: un’anamnesi il più possibile dettagliata sarà utile a stabilire che tipo di esami esplorativi bisogna fare. Sarà lui a stabilire se è necessaria una radiografia o una visita in ambulatorio. Inoltre potrebbe valutare di fare un’ecografia al gatto. Ovviamente la solerzia è d’obbligo nei casi di soffocamento, prima si interverrà più possibilità ci sono che il gatto abbia salva la vita.
Escluse situazioni di emergenza da risolvere, lo specialista consiglierà di tenere sotto controllo Micio, e di avvisarlo nel caso di sintomi o segnali sospetti o mai visti prima. Attenzione, quindi a determinati campanelli d’allarme:
- Sangue nelle feci, che potrebbero diventare nere durante le due settimane successive all’ingestione;
- Episodi di vomito (che non devono mai essere indotti);
- Algie addominali;
- Casi di stipsi.
Durante il monitoraggio, controlliamo eventuali espulsioni. Se siamo fortunati si libererà di questi corpi estranei, potenzialmente letali, senza conseguenze. Se invece si verificano tutti o alcuni dei sintomi sopraelencati, è bene correre dal veterinario. Stessa cosa se non abbiamo notizie delle ossa di pollo dopo 72 ore dall’ingestione accidentale.
Si può dare la pelle del pollo al gatto?
No, il pollo al gatto si può dare, ma la pelle è fra i cibi da evitare assolutamente. Tuttavia, in caso di una indigestione accidentale, se vediamo improvvisi atteggiamenti insoliti – aggressività, ansia, paura, camminate avanti e indietro, letargia – potrebbe essere a causa della pelle di pollo. Anche in questo caso è bene rivolgersi al veterinario per avere un parere in merito ed eventuali consigli su come affrontare la situazione specifica.