Come capire se il gatto ha mal di pancia?
La salute del felino è una priorità, come possiamo fare per capire se il gatto ha il mal di pancia? Impariamo a leggere tutti i segnali per poterlo aiutare
Come possiamo capire se il gatto ha il mal di pancia o qualsiasi altro malessere? Il segreto è imparare a interpretare correttamente il linguaggio del corpo del nostro amico a quattro zampe, in maniera tale che se succede qualcosa di anomalo possiamo intervenire nel più breve tempo possibile. Più siamo in sintonia con lui, più chiari ci apparirà ogni suo comportamento e ci accorgeremo di possibili anomalie.
Il supporto del veterinario di fiducia, che conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza che possono incidere negativamente, è fondamentale. Il nostro consiglio è sempre quello di non affidarsi al fai da te o al sentito dire degli amici, ma solo a professionisti del settore.
Il gatto con dolori addominali
Come capire se il gatto ha mal di pancia? Osservando il suo atteggiamento, facendo caso al fatto che mangi o meno, cercando di comprendere il linguaggio dei gatti nella maniera più fedele e completa possibile. Per poter contattare lo specialista, dobbiamo saper riconoscere i segnali più frequenti.
Tra quelli più comuni ci sono il rigurgito, gli episodi di vomito e/o diarrea oppure – al contrario – la stitichezza. La maggior parte delle volte la causa principale è di natura alimentare. Stabilire la dieta migliore per il nostro amico a quattro zampe non è una questione di poco conto e che si può affidare all’improvvisazione. Dobbiamo chiedere il parere del nutrizionista, che ci dirà – in base a fattori quali l’età, lo stile di vita e le condizioni di salute – come garantire il fabbisogno nutrizionale quotidiano del nostro amico a quattro zampe.
Non dimentichiamo, infatti, che il nostro adorato Miao è prevalentemente carnivoro. Deve assumere, dunque, soprattutto proteine di origine animale, seguite da vitamine, vitamine e minerali nelle dosi opportune. Indipendentemente dal fatto che si decida per un’alimentazione naturale del gatto o una industriale, determinati equilibri vanno mantenuti con sapienza, quella di un esperto in materia che sia in grado di guidarci.
Lo stesso principio vale anche quando si vogliono apportare delle modifiche. Non procediamo se prima non abbiamo ottenuto il nulla osta da parte dello specialista. E, qualora ci fossero degli ingredienti mai sperimentati prima, facciamo una prova allergica con piccolissime quantità. Se poi non succede nulla di anomalo possiamo procedere secondo le indicazioni fornite dal veterinario. Non dimentichiamo, inoltre, che i gusti di Miao non sono i nostri, e quello che piace agli umani non è detto che piaccia ai felini.
Il gatto ha le contrazioni nella pancia
Un passaggio fondamentale è saper distinguere la differenza tra i vari sintomi che il nostro amico a quattro zampe può provare. Per valutare una determinata condizione di salute dobbiamo essere capaci di riconoscere un rigurgito, che è differente dal vomito e ancora dall’espulsione di cibo.
Al vomito cronico nei gatti, infatti, possono essere riconducibili patologie che colpiscono il tratto gastrointestinale, ma anche alcune che interessano l’apparato urinario, il sistema riproduttivo delle femminucce, il fegato, le ghiandole endocrine e il sistema nervoso.
Se il nostro amico a quattro zampe, per fare un esempio, vomita, la prima cosa che fa potrebbe essere quella di ricercare un po’ di acqua fresca. In base alla tipologia di disturbo, però, questo approccio potrebbe peggiorare la situazione e innescare un circolo vizioso che può portare alla disidratazione. Una condizione che, se trascurata, può portare a conseguenze di una certa entità, persino alla morte.
Per questa ragione, in casi del genere, il veterinario di fiducia consiglia un digiuno di almeno 12 o 24 ore. Questa valutazione, però, avviene dopo avere ascoltato una attenta anamnesi da parte nostra e valutato il quadro generale in tutta la sua interezza. Non è detto, infatti, che una soluzione adottata qualche mese prima sia efficace anche in un altro contesto. Confondere i sintomi e non individuare la patologia esatta, infatti, può succedere con estrema facilità.
Meglio quindi una chiamata o una visita in più per farsi tranquillizzare che sottovalutare un problema che può peggiorare. La tempestività, a seconda della gravità della situazione che spesso non siamo in grado di valutare noi profani, può fare la differenza tra la vita e la morte. E il nostro obiettivo è quello di regalare al nostro amico a quattro zampe una vita quanto più possibile serena e lunga. In questo modo anche noi staremo bene, godendo della sua compagnia e del suo affetto incondizionato.
Posizione del gatto quando sta male
Come capire se il gatto ha mal di pancia? La posizione che assume può essere davvero indicativa, ma non dimentichiamo l’importanza di un esame fisico da parte dello specialista e alcuni eventuali esami diagnostici. Nel caso di algie addominali, infatti, il veterinario potrebbe ricorrere al supporto di un’ecografia al gatto, in modo tale da scongiurare il peggio come tumori, emorragie o lesioni di altro genere.
Se è l’alimentazione la causa del malessere della nostra piccola palla di pelo, sempre con il supporto del nutrizionista, non è difficile trovare in commercio delle formule alimentari pensate appositamente per aiutare a ristabilire l’equilibrio gastrointestinale. Sia i croccantini che il cibo umido vengono studiati per dare il giusto apporto nutritivo che una determinata fase della vita, età o condizione di salute necessitano.
Esistono, infatti, degli ingredienti più facilmente digeribili che meglio si prestano ad aiutare il nostro amico a quattro zampe. L’alta biodisponibilità delle proteine e l’autolisato del pesce, per esempio, aumentano il valore nutrizionale e favoriscono l’assimilazione dei principi nutritivi.
A questi si aggiungono i prebiotici e gli elettroliti, che contribuiscono a regolarizzare il transito intestinale e a migliorare le condizioni dell’apparato digerente. A tal proposito, potrebbe tornare utile sapere se è il caso di dare i probiotici per gatti a Miao
La possibilità che il nostro amato Miao ingerisca degli elementi funzionali, come le fibre solubili dei broccoli e quelle della cicoria, inoltre, aiuta a migliorare la composizione della microflora e a ridurre gli odori sgradevoli. Gli acidi grassi essenziali, infine, e le fibre solubili migliorano la funzionalità fisiologica dell’intestino e aiutano a trovare una soluzione ai disturbi del felino in maniera naturale. A tal proposito, può tornare utile sapere come gestire gli Omega 3 per i gatti.