Il gattino è triste? Ecco tutti i modi per capire se il micino sta soffrendo
Come capire se il gattino è triste? Come fanno i gatti a comunicare con noi umani? Ecco qualche segnale che ci aiuta a comprendere al meglio lo stato d’animo del nostro piccolo amico.
Come capire se il gattino è triste?
C’è un pensiero comune che afferma come agli animali manca solo la parola! È vero: affettuosi, dolci, amichevoli, compagnoni e perfettamente in grado di entrare in confidenza con l’uomo, anche ai gatti può essere attribuito questo motto.
Parlare un linguaggio diverso è ovviamente un disagio perché implica la necessità di dover trovare dei punti in comune, qualcosa che riesca a farsi comprendere.
Ovviamente, c’è un modo per capire lo stato d’animo di un animale, soprattutto se domestico: studiare la sua quotidianità e tenere presente ogni suo più piccolo movimento o comportamento.
L’amicizia che si instaura fra gatto e uomo può davvero diventare molto forte e duratura, indissolubile e perfetta. Per farlo, è importante che sia l’uno sia l’altro riescano a dialogare. Capirsi è il primo passo per affrontare una vita insieme al meglio.
Uno studio reciproco è l’unico punto di partenza che può aiutare entrambi a capirsi e fare in modo che vengano colte tutte le emozioni, che sia belle o brutte.
Ad esempio, come capire se un gattino è triste? Quali possono essere dei segnali che ci dimostrano lo stato d’animo inquieto e negativo del nostro piccolo amico a 4 zampe?
Eccone alcuni, forse i più comuni:
- si lecca in modo più frequente del solito: questo implica che c’è qualche disagio che lo sconvolge
- scappa ogni qualvolta qualcuno gli si avvicini
- si nasconde negli angoli più remoti della casa e non si fa trovare
- non mangia e non beve
- urina ovunque senza rispettare gli spazi
- è apatico e non ha mai voglia di fare nulla che non sia starsene sdraiato a oziare
- miagola in modo anomalo, a voce bassa e con tono grave
- è nervoso e si irrita molto facilmente
Ovviamente, non devono essere presenti per forza tutti questi “sintomi”, ma sicuramente quando ce ne sono alcuni (o soltanto uno che si presenta più volte) è molto probabile che il nostro gattino sia triste o preoccupato.
Come già sottolineato, questi comportamenti, per implicare che il gattino abbia qualcosa che non va, devono essere ritenuti da noi padroncini come “strani”. O almeno, devono essere diversi rispetto alle abitudini quotidiane del gattino.
Prima di tutto, in presenza di questi problemi, si dovrà parlare col veterinario al fine di capire quale sia il motivo reale di tale disagio. Se si dovesse escludere la presenza di qualche patologia o malattia particolare, a questo punto l’ipotesi più accreditata riguardo lo stato psicologico del cucciolo.
Non è vero, dunque, che i gatti (ma in generale gli animali) non provano emozioni, anzi! L’elemento essenziale è solo capire come interpretare i loro segnali al fine di capire come poterli aiutare a migliorare la condizione.
Cosa fare se il nostro gattino è triste?
Come possiamo, allora, gestire un gattino che presenta uno stato d’animo triste? Qual è il ruolo che dobbiamo assumere al fine di rendere la sua situazione più rilassata e il suo atteggiamento più sereno nei confronti della vita?
Quando notiamo alcuni dei segnali sopra riportati, possiamo ipotizzare che il nostro gattino sia triste. La tristezza, a volte, può sfociare in vera e propria depressione, la quale ovviamente ha diversi gradi di manifestazione. È bene evitare che si arrivi a livelli elevati di depressione e fare in modo di bloccare il tempo la cosa.
Ecco qualche consiglio che può aiutarci a gestire al meglio un gattino triste:
- dedicare a lui molto più tempo del solito
- giocare con lui più volte al giorno
- non stargli troppo addosso, anzi lasciargli i suoi spazi senza soffocarlo, ma fargli comunque sentire la nostra vicinanza
- cercare di farlo sentire a suo agio
- creare un ambiente confortevole, pieno di tutto ciò che potrebbe servirgli per sentirsi meglio con sé stesso
- se la cosa dovesse persistere a lungo, una buona idea potrebbe essere quella di valutare l’adozione di un altro gattino. Questa soluzione potrebbe aiutare il gattino già presente ad evitare la noia e tenersi impegnato durante la giornata. Si dovrà fare, però, molta attenzione a questa mossa! Prendere con sé un altro felino è un azzardo: essendo entrambi molto piccoli, potrebbero crearsi delle gelosie. È bene, allora, fare in modo che tutti e due ricevano le stesse attenzioni: non trascurare nessuno dei due è l’unico modo per farli sentire rilassati e tranquilli.
Insomma, ricordiamoci sempre che il nostro aiuto è davvero fondamentale per il benessere non solo fisico, ma anche psichico di quel piccolo amico a 4 zampe che abbiamo deciso di adottare. Osservare ogni sua mossa e preoccuparsi di rendere migliore la sua vita quanto più possibile è un’ottima soluzione per stargli dietro e fargli capire che può fidarsi di noi.
Cause della tristezza di un gattino
Adesso dovremmo chiederci: come mai un gattino è triste? Cosa causa, generalmente, questo suo stato d’animo inquieto e pieno di apatia? Sappiamo che il gatto per sua natura è un animale molto sensibile, il cui equilibrio psichico può essere facilmente sconvolto da ogni piccolo cambiamento di quotidianità, di qualunque genere esso sia.
Possiamo infatti ben affermare che una delle maggiori cause che portano squilibrio nel suo atteggiamento nei confronti della vita è un mutamento radicale come un trasloco. Il gatto è un animale fortemente territoriale, dunque ha tanto bisogno di restare fisso in quegli spazi a cui è abituato e da cui non vuole assolutamente distaccarsi.
Il cambio di luogo, come un trasloco, è un fattore molto disturbante per la sua salute psichica. Doversi inserire in un contesto completamente nuovo ed essere costretto ad abituarsi ad un tipo di vita del tutto diverso è qualcosa che può provocare la tristezza e la depressione in un felino.
Come già detto, però, qualunque tipo di cambiamento infierisce su di lui, come ad esempio l’ingresso di un nuovo membro all’interno della famiglia, che sia questo umano o animale. Quando nasce un bambino, gli animali domestici vivono in una condizione di bipolarità. Da una parte sono molto contenti di poter diventare amici di un nuovo piccolino, d’altra temono che questo possa portare gli umani a dedicare meno attenzioni a lui stesso.
Lo stesso vale di fronte ad un nuovo animale domestico. Per quanto questo sia un bene perché più animali possono farsi compagnia e di conseguenza soffrire meno la solitudine, molto spesso può anche capitare che si sviluppino attaccamenti fin troppo morbosi con i padroncini.
Molti animali, infatti, pretendono l’esclusività dell’umano e, dunque, non accettano (almeno non subito) il nuovo amico nello stesso territorio fino ad all’ora ben marcato e conquistato. Tutto questo, allora, deve essere fatto in modo graduale e passo dopo passo senza azzardare scelte non ben valutate.
A questo discorso, però, si può ricollegare un’altra causa della tristezza di un gattino: la solitudine. Se il felino viene lasciato da solo troppe ore in casa (per motivi di impegni lavorativi o altro), potrebbe soffrire molto la crisi d’abbandono. A questo punto, allora, la compagnia di un nuovo amichetto potrà essere gradita.
La cosa importante è sempre uguale: fare in modo che entrambi ricevano le stesse attenzioni e che non abbiamo alcun motivo di pensare che uno dei due sia il preferito. Così facendo, si instaurerà una grande amicizia che gioverà sul temperamento di entrambi.
La tristezza, poi, può anche dipendere dalla perdita di una persona o di un animale caro. Potrebbe sembrare strano da pensare, ma anche i gatti provano davvero delle forti emozioni e capiscono alla perfezione tutto quello che succedono intorno. Se dovesse mancare un componente della loro famiglia, loro avvertirebbe tale assenza e diventerebbe tristi e depressi a causa di ciò.
Altro fattore scatenante di questo stato d’animo potrebbe essere il maltrattamento o l’abbandono: ovviamente, nessuno gattino potrebbe mai reagire bene di fronte a comportamenti esagerati, aggressivi o poco rispettosi fatti dai loro amici, umani e non.
I gattini sono dei piccoli e dolcissimi animali che vanno sempre trattati a dovere. Prendersi cura di un animale domestico non è una passeggiata: prima di scegliere di fare un passo del genere, è bene capire tutto quello che bisogna dare per rendere la sua vita (e la nostra) migliore.