Colpo di calore nel gattino: rischi e cosa fare
Il colpo di calore, nel gatto come nel gattino, può esporre i nostri amici pelosi a dei seri rischi. Ecco cosa fare a riguardo.
Come accade per i cuccioli di tutti gli altri animali, anche i gattini sono naturalmente più fragili dei loro corrispettivi adulti. Il loro organismo è ancora in crescita, e solo con il tempo essi riusciranno a sviluppare tutta una serie di capacità che li renderanno in grado di proteggersi dall’ambiente esterno.
Tra queste capacità vi è sicuramente quella di regolare la propria temperatura corporea. Molti sanno che i cuccioli di gatto molto piccoli fanno fatica a trattenere il calore, e per questo necessitano di molta attenzione da parte nostra. Ma anche una situazione opposta, ossia un calore eccessivo, può presentare dei rischi per loro. Vediamo allora come bisogna comportarsi in caso di colpo di calore nel gattino.
I gatti e il caldo: come reagiscono
Di solito siamo abituati a considerare i gatti degli animali con una certa familiarità con le alte temperature: chiunque si sia mai documentato sulle loro origini sa che esse vengono comunemente ricondotte alle regioni più aride del Medio Oriente. È proprio in queste zone, infatti, che gli antenati di Miao cacciavano in branco; e proprio lì il loro organismo si è evoluto permettendo loro di sopravvivere in condizioni proibitive per molti altri animali.
L’eredità naturale di questo passato da predatori del deserto si rivela in alcune caratteristiche che possiamo riscontrare ancora oggi: tra queste vi è il fatto che i gatti bevono poco, al punto da dover essere incoraggiati a farlo dai propri umani. Alcuni hanno sviluppato altre particolari risorse per combattere il freddo – si pensi ad esempio alla folta pelliccia del gatto delle Foreste Norvegesi – e altri si limitano semplicemente cercare il caldo in qualunque situazione: siamo sicuri che anche voi avrete sorpreso il vostro Micio intento a dormire su un termosifone, o in corrispondenza dell’unico raggio di sole che filtra dalla finestra.
Da questa premessa sembra quindi che il caldo sia un vecchio amico dei nostri amati felini. Ma attenzione: qualunque sia la loro naturale predisposizione verso di esso, un eccesso di calore può essere comunque molto dannoso per loro. Più la temperatura sale, più aumenta il rischio di sviluppare ipertermia, chiamata più spesso colpo di calore. Si tratta di un disturbo che si verifica più nei cani che nei gatti, ma che anche in questi ultimi non è il caso di sottovalutare.
Il caso particolare di un gattino
Il colpo di calore si verifica quando il corpo assorbe calore più velocemente di come riesca a disperderlo (tramite sudorazione): è allora che la temperatura corporea supera i 40° senza poter più tornare autonomamente ai livelli normali. Oltre questa soglia le regolari funzioni vitali dell’organismo sono compromesse, come anche il funzionamento di reni, fegato, cervello e altri organi; si tratta di una condizione che può spesso risultare fatale per l’animale.
Sono tante le situazioni che favoriscono episodi di ipertermia, anche se ovviamente essi si verificano più spesso durante i mesi più caldi dell’anno. I gatti adulti sono più attenti di altri animali a preservare il proprio benessere, pur non essendo troppo bravi a manifestare chiaramente un determinato disagio; ma se si trovano intrappolati in ambienti chiusi, caldi e umidi, questa loro consapevolezza non li aiuterà molto; lo stesso vale per un micio senza acqua a disposizione, non riesce a trovare riparo dal sole o accedere a un ambiente sufficientemente ventilato.
A risentire maggiormente di questo problema sono inevitabilmente i membri più fragili della popolazione felina: ad esempio gatti obesi, particolarmente ansiosi o affetti da problemi cardiaci, renali e respiratori (anche causati da brachicefalia). Anche gli esemplari dotati di pelliccia molto folta o dal pelo scuro rientrano in questa categoria, poiché assorbiranno inevitabilmente più calore degli altri; impossibile poi non citare i gatti anziani e i cuccioli.
Questi ultimi rientrano in una categoria tutta particolare: a seconda dell’età essi possono risultare ancora incapaci di regolare la propria temperatura corporea. Di conseguenza, oltre ad assicurarci che stiano al caldo a ridosso della nascita e nei mesi più freddi, dobbiamo anche proteggerli dagli effetti del caldo.
Come accorgersi che qualcosa non va
Abbiamo già accennato al fatto che i gatti non sono sempre in grado di farci capire quando non stanno bene; dobbiamo quindi essere noi a conoscere i sintomi sospetti, che segnaleranno immediatamente che siamo di fronte a un problema. All’inizio si tratterà di cambiamenti a livello comportamentale, tentativi inconsci di risolvere autonomamente la cosa; poco dopo, però, subentreranno vari stadi di malessere fisico man mano che l’organismo risente dell’aumento di temperatura.
In particolare, i segnali dai quali possiamo dedurre che il nostro gattino ha un colpo di calore sono:
- Ansia, tendenza ad ansimare e sbavare eccessivamente, lingua fuori dalla bocca;
- Sudorazione eccessiva (ricordate che i gatti sudano solo dai cuscinetti delle zampe);
- Disidratazione;
- Tendenza a pulirsi ossessivamente (può essere un tentativo di abbassare la temperatura);
- Frequenza cardiaca elevata;
- Letargia, tremori, movimenti scoordinati;
- Difficoltà a urinare, feci nere o scure;
- Vomito e diarrea;
- Perdita di coscienza.
Ovviamente non dovete aspettare che essi si manifestino tutti per essere portati a intervenire. Tutt’altro: è bene correre ai ripari immediatamente, evitando in particolar modo che il cucciolo perda conoscenza.
Come aiutare il nostro gattino: rimedi e prevenzione del problema
Se il vostro gattino è ancora sveglio ma avete comunque il sospetto che abbia avuto un colpo di calore, non esitate a spostarlo in un luogo più fresco e ventilato: in questo modo potrà subito godere di un po’ di refrigerio. La tentazione a questo punto potrebbe essere quella di fargli bere dell’acqua per reidratarlo immediatamente. Il rischio però è quello che soffochi se in questo momento è troppo debole; limitatevi quindi a mettergliela a disposizione, e nel frattempo rivolgetevi a un veterinario.
Se invece il piccolo Miao è svenuto, lo stadio di ipertermia è più avanzato: diventa quindi ancora più importante abbassargli la temperatura, ma nel modo giusto. State attenti a non raffreddarlo troppo o troppo velocemente, potreste indurre uno shock termico o persino ipotermia! Prendete invece dei panni bagnati con acqua fresca (non troppo fredda) e passateglieli sulle zampe. Quando la temperatura si sarà abbassata almeno un po’, avvolgete il piccolo in un panno bagnato e portatelo immediatamente dal veterinario.
È comunque possibile prevenire il colpo di calore nel gattino garantendo al vostro micio un ambiente quanto più confortevole in cui stare. In particolare nei mesi estivi:
- Non lasciatelo in macchina da solo;
- Lasciategli sempre a disposizione dell’acqua fresca e pulita;
- Evitate che rimanga sotto al sole troppo a lungo;
- Assicuratevi che abbia sempre accesso a un’area all’ombra e ben ventilata, sia all’aperto che al chiuso;
- Se dovete lasciarlo in casa da solo, rinfrescate a dovere l’ambiente in cui starà e chiudete le tende se c’è troppo sole. Potete anche avvolgere qualche bottiglia di acqua ghiacciata in un panno morbido e lasciarle sul pavimento, affinché possa servirsene in caso di necessità.