Cibi per gatti in gravidanza: i migliori in assoluto
Se la nostra gatta è incinta, non vediamo l'ora di ricoprirla di cure. Attraversa una fase delicata e bisogna prestare attenzione all'alimentazione, ecco quali sono i migliori cibi per gatti in gravidanza
Appena ci accorgiamo che la nostra gatta è incinta, la prima cosa che facciamo è ricoprirla di cure e attenzioni. Tra le preoccupazioni c’è anche l’alimentazione, per cui ci chiediamo subito quali siano i cibi per gatti in gravidanza.
La gravidanza, per una gatta, è un periodo molto stressante a cui segue quello, altrettanto delicato, dell’allattamento. Va incontro a tanti cambiamenti, soprattutto dal punto di vista fisico. È nostro compito, quindi, fornirle il giusto aiuto con un’alimentazione adatta al suo stato e un apporto nutrizionale adeguato. Vediamo quindi insieme quali sono i cibi per gatti in gravidanza in base alle loro esigenze.
Gatti in gravidanza, quali sono le loro esigenze nutritive?
La gestazione di un gatto dura mediamente 65 giorni, ma può variare dai 61 ai 72. Durante i primi due terzi della gravidanza, per prepararsi all’arrivo dei cuccioli e al successivo allattamento, il suo corpo accumulerà grasso. Nell’ultima parte invece sarà la crescita della cucciolata a determinare l’aumento di peso.
Ecco perché diventa fondamentale nutrire la gatta con mangimi di ottima qualità oppure con alimenti freschi preparati al momento. In questo caso, non andate alla cieca, chiedete sempre consiglio ad un veterinario specializzato in diete animali. Preparare in casa i pasti per il vostro gatto ha sicuramente i suoi vantaggi, ma si rischia più facilmente di commettere errori.
Il gatto è un animale che durante la giornata spende una grande quantità di energia. Una gatta in gravidanza ne spende ancora di più, perché deve anche provvedere allo sviluppo dei cuccioli. Aumenta quindi la quantità di calorie e grassi di cui ha bisogno. La dieta deve essere regolare e le dosi adeguate allo stato.
Bisogna modificare gradualmente i cibi per gatti in gravidanza, per evitare di incorrere in disturbi digestivi. Sarebbe opportuno somministrare il 25% di nuovo cibo e il 75% del solito cibo. Fra i cinque e i sette giorni è possibile poi aumentare la percentuale di cibo nuovo, in piccole dosi e frequenza maggiore. Durante la gestazione poi, bisogna considerare che il fabbisogno energetico del felino aumenterà di circa il 10% alla settimana.
Ricordate infatti che una gatta malnutrita porterà alla luce gattini sottopeso il cui tasso di sopravvivenza sarà ridotto e lei stessa sarà a rischio salute.
Peso e appetito: come varia la dieta di una gatta incinta
La prima cosa da monitorare in un gatto in gravidanza è proprio il peso. Per evitare problemi anche nella successiva fase di allattamento, infatti, è bene che le sue condizioni siano ottimali già prima dell’accoppiamento.
Nelle tre settimane che precedono il parto, la gatta aumenta notevolmente il suo peso e di conseguenza anche il suo fabbisogno calorico. Proprio per questo motivo, le razioni di cibo vengono aumentate di circa il 25%.
Le necessità nutrizionali di una gatta in gravidanza portano ad un aumento dell’appetito, che bisogna tenere sotto controllo con una dieta equilibrata. Verso la fine della gestazione, invece, noterete una riduzione graduale di appetito, ma non preoccupatevi è del tutto normale.
Le dimensioni dell’utero, infatti, creano una pressione sullo stomaco. Ecco perché ci sembrerà che il nostro piccolo felino non abbia più alcuna voglia di mangiare. Dopo il parto vedrete che l’appetito del vostro gatto tornerà gradualmente normale.
Una volta che avrà partorito, inizierà la fase di allattamento dei cuccioli e questo richiederà un maggiore dispendio di energie per la gatta, proprio per produrre il latte necessario ai suoi piccoli. Il fabbisogno calorico del micio sarà addirittura raddoppiato rispetto al periodo della gravidanza, ma non bisogna eccedere con i cibi in maniera sregolata.
Cosa mangia una gatta in gravidanza: i cibi migliori
Fin qui abbiamo visto insieme quali sono le esigenze nutrizionali di una gatta incinta. Adesso andremo ad indagare i cibi migliori per sostenerla durante tutto il periodo del suo stato interessante.
In ogni caso ricordate che, così come succede per gli esseri umani, ogni gatto è diverso. Cambiano quindi anche le esigenze specifiche, non si deve mai generalizzare. Per questo motivo è sempre bene rivolgersi ad un veterinario di fiducia che possa suggerire la dieta migliore per il vostro micio.
Per quanto riguarda i cibi per gatti in gravidanza, la soluzione più pratica e semplice è affidarsi ad alimenti pronti in commercio, purché siano di ottima qualità e appositamente studiati per lo stato specifico dell’animale.
In alternativa potrete optare per un’alimentazione casalinga, ricordando che non devono mai mancare carne, uova, e alimenti ricchi di calcio e fosforo. In particolare, è necessario aumentare le dosi di calorie con un’alimentazione che abbia un alto contenuto di grassi. Ricordate anche che la gatta in gestazione deve avere sempre a disposizione acqua fresca e pulita.
Abbiamo già visto che durante le prime 5-6 settimane di gravidanza, il gatto aumenta di peso. È necessario quindi fornire alimenti completi e digeribili. La gatta incinta ha bisogno di calorie in più, che è bene siano di origine animale. Gli elementi da incrementare sono lipidi, acidi grassi essenziali, proteine, calcio e fosforo. Il calcio sarà utile per lo sviluppo del feto. Da evitare assolutamente l’eccesso di carboidrati.
Il cibo più adatto alle esigenze di un gatto in gravidanza è il mangime industriale per cuccioli di gatto. Questi sono bilanciati ed offrono tutti i nutrienti essenziali per la futura mamma e i suoi cuccioli. Inoltre, aiuteranno i piccoli ad adattarsi alla nuova alimentazione in fase di svezzamento.
Nella dieta della gatta in gravidanza non deve mancare assolutamente la taurina, un amminoacido essenziale per le capacità riproduttive dei felini. La sua mancanza, infatti, può causare neurologiche nei gattini.
Cibi per gatti in gravidanza, cosa cambia dopo il parto
Terminata la gravidanza, la nostra gatta darà alla luce i suoi cuccioli. A questo punto cambieranno nuovamente le sue esigenze nutrizionali perché dovrà provvedere all’allattamento.
Così come durante la gestazione, anche al termine della gravidanza è bene monitorare il nostro gatto e tenere sotto controllo il peso. Meglio ancora se con il valido sostegno di un veterinario.
La produzione di una certa quantità di latte ogni giorno richiede un notevole dispendio di energie, quindi aumenterà anche il fabbisogno della gatta. Ecco perché, durante l’allattamento è concesso aumentare la quantità di cibo da somministrare al nostro piccolo felino, facendo sempre attenzione alla qualità.
In questo periodo la gatta ha bisogno di alimenti molto energetici, ricchi di sostanze nutritive e acidi grassi. Verso la fine dell’allattamento, invece, è bene tornare gradualmente alla normale alimentazione del gatto, per evitare aumenti eccessivi di peso.
Se il vostro veterinario lo ritiene necessario, si possono anche somministrare degli integratori appositi alla gatta che allatta, come sostegno in questo periodo di forte stress. Le potranno fornire la spinta necessaria ad affrontare questa fase delicata, ma ricordate sempre di farvi consigliare dal vostro veterinario.