Cibi ipercalorici per gatti, elenco di alimenti utili a farli ingrassare
Sapere come comportarsi con i cibi ipercalorici per gatti è importante per gestire nel modo più opportuno l’alimentazione del micio durante la giornata
L’alimentazione è uno degli aspetti che influisce maggiormente sulla qualità della vita di un micio. Sapere come comportarsi con i cibi ipercalorici per gatti fa parte di quel processo che può consentire al nostro amico a quattro a zampe di assumere il fabbisogno energetico quotidiano nel modo più opportuno ed equilibrato.
In molti, d’altronde, si chiedono sia sempre e comunque opportuno fornire alimenti ipercalorici. O se la loro presenza garantisca a Miao una dieta varia, equilibrata e ricca di sostanze nutrienti. E, perché no, in grado anche di risultare gustosa per il micio.
A Miao servono cibi utili
Uno degli errori che viene compiuto con maggiore frequenza riguarda la difficoltà nel gestire la presenza di cibi ipercalorici per gatti nella dieta della nostra piccola palla di pelo. Troppo? Troppo poco? Qual è il punto di equilibrio? Tranquilli, sono domande più che comprensibili. L’importante è che non sia il capriccio l’elemento cardine di una dieta. Non è raro, infatti, che dinanzi a un tenero miagolio non si riesca a resistere alla richiesta di ‘attenzioni culinarie’ da parte del micetto.
L’affetto non può essere una discriminante per curare nel migliore dei modi l’alimentazione del nostro gattino. Specie quando deve raggiungere un determinato stato di forma. Gli eccessi, per difetto nel caso di un felino che deve prendere peso, non fanno mai bene. Quindi concetti come ‘saltare il pasto’ non devono affatto esistere, perché rischiano alla lunga di essere nocivi e di causare seri problemi di salute. A maggior ragione quando il micio risulta denutrito o comunque sotto peso.
Bisogno energico del gatto
Nella scelta del cibo per il gatto spesso la domanda che ci si pone è la seguente: sarà buono o lo lascerà perdere perché non gradirà? Errore da non commettere, perché buono non è mai garanzia di sano o di necessario. Il quesito da porsi, semmai, dovrà essere: è opportuno che mangi questo cibo per gli equilibri legati alla sua dieta e al fabbisogno energetico che deve essere soddisfatto?
Ogni felino, naturalmente, ha bisogni che sono suoi e non confrontabili con quelli di altri simili. I gatti, in media, hanno bisogno di 41 micronutrienti essenziali che il loro corpo non produce e che devono essere ottenuti attraverso il consumo di alimenti.
Alcuni di essi, dovranno necessariamente derivare dal consumo di fonti animali: cibarsi di carne è essenziale per un micio, quindi l’eventualità di ricorrere a diete veg o a ‘percorsi benessere’ rischia di essere dannoso per il nostro felino. In ogni caso, il consiglio è quello di fare un punto della situazione con il veterinario di fiducia che conosce eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza.
Bella, buona e varia: la dieta ideale
Meglio una dieta buona, una sana, di qualità o di quantità? La verità, come spesso succede, si trova esattamente nel mezzo. Vale anche per l’alimentazione di Miao. Variare può essere la risposta giusta, quella in grado di soddisfare i gusti, ma soprattutto, le esigenze nutritive del nostro amico a quattro zampe. Ovviamente, al netto di eventuali problemi di salute o di natura intestinale a causa dei quali il micio sta seguendo un preciso percorso nutrizionale.
Cercate di comprendere cosa piace al vostro gatto: procedere per tentativi è l’unica strada per conoscere i suoi gusti. E poi verificate che questi si sposino con quelle che sono le sue effettive necessità.
Gatti non sterilizzati e gatti sterilizzati
Una domanda che in molti si fanno a proposito del rapporto con i cibi ipercalorici per gatti riguarda il numero di pasti da offrire ogni giorno al felino di casa. In realtà, non esiste un numero fisso, ogni micio fa storia a sé. In media, comunque, a un gatto adulto bastano due o tre pasti completi al giorno.
Bisogna, tuttavia, fare una netta distinzione tra un gatto non sterilizzato, spesso chiamato ad avere una vita particolarmente attiva, e uno sterilizzato che vive in casa. Solitamente, a parità di peso, il primo consumerà una quantità di cibo una volta e mezzo superiore rispetto al secondo.
Nel caso di un gatto denutrito bisogna fare un ulteriore ragionamento: ci troviamo dinanzi a un animale che deve rimettersi in forze e recuperare una buona condizione nel minor tempo possibile
Come comportarsi con Miao
Trovare il modo per fare ingrassare un gatto che si trova nella condizione di avere un peso inferiore rispetto agli standard a cui dovrebbe rispondere non è mai un’impresa semplice da portare a termine, specialmente quando siamo alle prese con un micio capriccioso o molto attento a un aspetto quale il gusto del cibo.
Ogni gatto, peraltro, è un caso a sé: pensare di fare classificazioni generiche o parlare di formule buone per tutte le stagioni rischia di essere oltremodo fuorviante. Serve pazienza, è giusto saperlo se si deve avviare un percorso ricostituente per il nostro amico a quattro zampe. Ecco perché per ottenere il risultato sperato, raggiungendo l’obiettivo di riportare il gatto malnutrito al suo peso ideale, è opportuno seguire alcuni consigli.
Lo step numero uno è quello che ci porta a orientare la nostra strategia verso pasti saporiti. Buono sì, ma senza esagerare. Recuperare peso non è un’operazione immediata e bisogna anche tenere conto delle esigenze del suo sistema digestivo. Proprio per questo motivo, specie all’inizio, bisogna puntare su piccole razioni, magari ripetute nel corso della giornata. Su quali cibi si può fare affidamento? Delle ottime, e anche immediate, soluzioni possono essere rappresentate dai salumi magri: la fesa di tacchino e il prosciutto cotto sono delle valide opzioni.
A quel punto inizia anche una fase di osservazione: appena il gatto comincia a mangiare, si può cominciare a introdurre il cibo umido, indicato per stimolare l’appetito e anche funzionale in termini di idratazione per via del suo alto contenuto d’acqua.
L’umido può aiutare il nostro gatto
Quindi, non solo cibi ipercalorici per gatti ma occhio a non esagerare. Come già detto, l’equilibrio deve sempre orientarci nelle scelte che cerchiamo di compiere per il bene di Miao. Ecco perché nel decidere quando dare cibo umido al gatto durante la giornata, una domanda risulta quanto mai opportuna: qual è la dose necessaria per il micetto?
Un gatto adulto, al netto di situazioni particolari, dovrebbe consumare circa 40 grammi di cibo umido per ogni chilo pesato. Avendo a che fare, per esempio, con un felino di otto chili, basta fare il seguente calcolo: 8 moltiplicato per 40 grammi, per un totale di 320 grammi di cibo umido al giorno.
Si tratta di un calcolo generale, nel dettaglio bisogna valutare ogni singolo caso e in questo senso la raccomandazione è quella di consultare il veterinario di fiducia che sarà in grado di formulare la dieta più opportuna per il vostro amico a quattro zampe, magari tenendo conto del suo metabolismo, oltre che di aspetti quali età e stile di vita che vanno a incidere anche sulle condizioni di salute della nostra affettuosa palla di pelo.
Non appena Miao inizia a recuperare il suo peso sarà opportuno trovare un punto di equilibrio per mantenere la condizione di benessere raggiunta. Occhio, quindi, a non passare da un estremo all’altro: il micio deve sì mangiare ma non deve esagerare, anche per non sottoporre a stress l’organismo, che si basa su equilibri molto delicati e di cui tenere assolutamente conto per tutelare la sua salute.