Gatto Chausie, quanto vive? Patologie comuni e cure speciali
Quanto vive un Chausie e a quali disturbi è soggetto? Quel che c'è da sapere sulla salute di questo gattone selvatico e insieme domestico
Essendo una razza ibrida di origine molto recente, non si conosce tutto sulla salute del Chausie ma sappiamo quanto vive e a quali malattie è predisposto.
I dati sono incompleti perché gli studi al riguardo sono ancora in corso e la razza di per sé è ancora in fase di selezione.
Tuttavia sappiamo del Chausie quanto vive in media e che spesso soffre di disturbi legati alla digestione e di alcune intolleranze alimentari.
Chausie: quanto vive questo gatto ibrido
Quando si parla di gatti come il Chausie non è semplice avere un quadro completo delle sue caratteristiche in fatto di salute.
Parliamo di una razza felina ibrida nata negli anni Sessanta a partire da incroci di razze preesistenti di gatti selvatici e domestici.
Nelle sue vene scorre il sangue di alcuni rari esemplari di gatto della giungla (Felis Chaus) e di razze domestiche come l’Abissino, il Somalo, il Bengala e altre.
Tutte razze accomunate da un aspetto selvatico ma allo stesso tempo da un temperamento malleabile che rendono il Chausie un gatto adatto alla vita in casa.
A partire da queste informazioni possiamo ipotizzare che nel tempo il Chausie mostrerà patologie e disturbi tipici di queste razze.
È quel che succede a tutti gli ibridi che sono il frutto di un mix genetico pilotato dall’uomo per una mera questione “estetica” che non tiene conto delle tare genetiche a cui la razza può andare incontro.
Per questo motivo la creazione di razze come il Chausie genera ancora non poche controversie e non tutti i club e le associazioni internazionali lo hanno riconosciuto come razza a sé.
I dati che abbiamo a disposizione oggi ci dicono che il Chausie vive in media quanto un normale gatto domestico, tra i 12 e i 15 anni.
Gatto Chausie: malattie frequenti
Un problema comune ai gatti ibridi che risultano dall’incrocio di gatti domestici e gatti selvatici è legato alla digestione.
In sostanza questi felini di nuova creazione spesso non riescono a digerire bene il cibo, come farebbe un qualunque gatto domestico.
Anche il gatto Chausie, infatti, soffre di diversi disturbi legati all’apparato digerente e hanno difficoltà a digerire alcuni tipi di alimenti.
Chiunque decida di adottare un Chausie deve esser consapevole che questo gattone metà selvatico e metà domestico ha bisogno di un’alimentazione particolare.
Spesso sviluppa delle brutte intolleranze alimentari, soprattutto quella al glutine che lo rende totalmente inadatto a una dieta di tipo industriale.
Un Chausie non può mangiare cibi confezionati come i croccantini, ad esempio, che contengono anche in minima parte farine e derivati del grano.
Rischia di star male e di reagire anche a una piccola porzione di croccantini con vomito, diarrea e dolori addominali.
Per questo motivo è importantissimo consultare il proprio veterinario di fiducia che saprà consigliarci sempre il meglio per il nostro micio.
In più se sospetta la presenza di un’eventuale intolleranza il medico potrà fare tutti i test e gli esami del caso e aiutarci a pianificare la dieta ideale per il Chausie.
Chausie: i maschi spesso sono sterili
Di per sé non si tratta di un vero e proprio problema di salute, tuttavia è un’informazione importante se abbiamo intenzione di adottare un Chausie.
Purtroppo la gran parte degli esemplari di sesso maschile di questa razza nasce sterile, vale a dire che non può riprodursi e generare nuovi cuccioli.
Secondo i calcoli più attendibili la sterilità è un fattore ereditato soprattutto dai maschi delle prime generazioni ma è stata registrata una minima percentuale di casi anche tra quelli delle ultime cucciolate.
La sterilità è un “marchio” tipico delle nuove generazioni di gatti ibridi, specialmente di quelli che provengono da un mix di gatti selvatici e domestici.
Probabilmente è il segnale che Madre Natura ci lancia in modo non troppo sottile per invitarci a non forzare la sua creazione e a non prendere il suo posto, come spesso l’uomo è propenso a fare.
Quel che è certo è che questa frequentissima sterilità dei maschi rende ancor più complicato allevare i Chausie o adottarne degli esemplari.
Esistono pochissimi allevamenti al mondo che se ne occupano e in più nascono meno esemplari di quanto dovrebbero.
E tutto ciò fa salire inesorabilmente il costo di un cucciolo che può variare mediamente dai 900 ai 1.000 euro.