Cereali: i gatti possono mangiarli?
I gatti possono mangiare cereali senza problemi o ci sono dei rischi per la loro salute? Eccovi la risposta.
Quando si tratta dell’alimentazione più giusta per i nostri gatti è normale cercare ovunque informazioni e suggerimenti su cosa sia più o meno adatto a loro. Spesso però circolano opinioni contrastanti su ciò che è meglio fare, magari riguardo a un determinato tipo di cibo. È ad esempio il caso dei cereali: c’è chi sostiene che sono assolutamente sicuri per un gatto e chi invece ne fa una questione di quantità somministrata o pensa che tutto dipenda dallo specifico cereale preso in considerazione. Vediamo dunque di fare chiarezza sulla questione: i gatti possono mangiare cereali in tutta sicurezza?
I cereali sono per noi un’ottima fonte di fibre, che consideriamo salutari per il nostro organismo. Alcuni proprietari di gatti sembrano dell’idea che la cosa possa valere anche per i felini. Le cose non stanno esattamente così: se noi siamo onnivori, i gatti discendono da generazioni e generazioni di predatori selvatici e sono tuttora carnivori.
Cosa comporta questa differenza? Innanzitutto un diverso fabbisogno nutritivo ed energetico, che si basa principalmente sull’assunzione di proteine e grassi di origine animale per il sostentamento. Il loro organismo si è evoluto per milioni di anni basandosi sul consumo di carne, ed è dunque quello l’alimento in cui deve consistere gran parte della loro dieta.
Ciò non significa necessariamente che il nostro micio non debba consumare nessun altro tipo di cibo: gli alimenti di origine vegetale possono rappresentare un’integrazione gradevole per lui e gli forniscono un ulteriore apporto di sostanze nutritive utili, ma è fondamentale assicurarsi che costituiscano solo una minima parte del pasto dell’animale. Il suo apparato digerente non è infatti in grado di assimilare alcune sostanze, soprattutto se assunte in grandi quantità.
Facciamo un esempio: il cane, considerato tendenzialmente onnivoro, produce una certa quantità di enzimi detti amilasi, che gli permettono di digerire amidi e carboidrati complessi contenuti in verdure e cereali. Un gatto ne produce solo un terzo rispetto a lui, ed è quindi evidente come una dieta basata su carboidrati e amidi possa causargli non solo problemi di digestione ma anche disturbi a lungo termine come obesità e diabete (per via dell’eccesso di glucosio che costringe il pancreas a produrre più insulina del dovuto).
Ma non finisce qui: a prescindere dalle differenze tra carnivori e onnivori, è bene considerare il caso specifico dei cereali. Essi sono poveri di vitamine e sali minerali, e i gusci dei loro semi contengono sostanze (come glutine, lectine, fitati ed esorfine) chiamate antinutrienti poiché attivamente dannose per l’organismo.
Esse infatti causano parecchi problemi sia a noi che ai nostri amici gatti: non solo distruggono gli enzimi digestivi ma rendono difficoltoso l’assorbimento di altre sostanze (come proteine, ferro, calcio, zinco, manganese e magnesio) e indeboliscono le pareti intestinali, favorendo l’insorgere di malattie di natura autoimmune come artriti e dermatiti. Inoltre tendono a creare dipendenza senza saziare sufficientemente. Questo vale per tutti i cereali a eccezione del riso bianco.
Va da sé dunque che, se una piccola porzione di cibi a base vegetale può essere introdotta nella dieta di un gatto, i cereali non costituiscono un buon alimento per loro. Ciò non significa che consumandone avranno sicuramente dei problemi, ma controllarne quantità e soprattutto qualità non può che far loro del bene.
Molte marche di cibi industriali per gatti, infatti, puntano al risparmio (loro e vostro) inserendo nei loro croccantini cereali di scarto non sufficientemente controllati, magari contenenti pesticidi e sostanze tossiche; e spesso vengono privilegiati rispetto alla carne, che sappiamo essere molto più importante per un gatto. Alcuni animali sottoposti a questo regime alimentare anche per lungo tempo possono non risentirne molto, almeno all’inizio, ma altri sono molto più sensibili. Allora perché rischiare?
Fortunatamente esistono delle eccezioni: i croccantini FirstMate sono totalmente privi di cereali e legumi. Inoltre le sostanze nutritive che contengono (proteine, grassi e carboidrati, più gli antiossidanti di alcuni frutti) sono perfettamente bilanciate per soddisfare pienamente il fabbisogno nutritivo di un gatto e mantenerlo sempre in salute.