Casella, il gatto perde i sensi a causa del fumo, i vigili del fuoco lo rianimano
Le fiamme stavano avvolgendo l'abitazione, il fumo ormai aveva pervaso tutta la casa, il gatto ha rischiato davvero grosso
Nel comune di Casella, situato nella città metropolitana di Genova, un incendio stava per costare caro ad un povero gatto. L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco fortunatamente ha evitato il peggio, anche se i momenti ad altissima tensione non sono mancati affatto, visto come si è evoluta la vicenda.
L’incendio è divampato in pochissimo tempo; le ragioni alla base dello sfortunato evento sono ancora sconosciute, le ipotesi al momento sono molte. L’abitazione di Casella è composta da due piani, le fiamme hanno iniziato ad espandersi dal piano terra, mentre il nostro gatto si trovava al primo piano, forse in cerca di un rifugio sicuro.
Purtroppo però il felino non è riuscito a sfuggire al fumo, che nel frattempo aveva pervaso completamente ogni singola stanza dell’abitazione. Ed è proprio in questo istante che l’intervento dei pompieri di Busalla si è rivelato essere provvidenziale. I soccorritori hanno fatto irruzione e, facendosi strada fra le fiamme ed il fumo, hanno individuato il gatto.
Portato fuori già privo di sensi, i pompieri hanno utilizzato delle bombole d’ossigeno per rianimare il povero animale. Anche grazie ad un autorespiratore, il piccolo è ritornato in sé, facendo tirare un sospiro di sollievo alla squadra di eroi corsa sul luogo segnalato. Tutti hanno trascorso attimi di pura tensione, nonché di anticipata apprensione, ma il lavoro congiunto di questi vigili del fuoco ha fatto ancora la differenza.
Il gatto ha potuto così riabbracciare la sua famiglia che, al momento dell’infausto incendio, non si trovava in casa. Possiamo solamente immaginare il grande senso di liberazione, di conforto, che i famigliari del micio hanno potuto provare al momento della scoperta.
Tutto ciò non sarebbe mai stato possibile senza l’intervento dei pompieri, veri e propri eroi della nostra epoca che non smetteremo mai di lodare, anche a costo di sembrare ripetitivi. D’altronde ci sembra il minimo che si possa fare in questi casi.
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