Bisogni del gatto: cosa gli serve davvero, fase per fase

Sapere quali sono le priorità, i veri bisogni del gatto è indispensabile per prendersene cura nel miglior modo possibile. I dettagli

Il benessere del nostro amico a quattro zampe è per noi prioritario, a 360 gradi. Tenere conto dei bisogni del gatto non vuol dire solo riservargli l’affetto e le coccole che richiede (fosse per lui durerebbero 24 ore al giorno), ma si tratta di una responsabilità ben più grande.

Oltre a riservargli un ambiente a misura di quadrupede, dobbiamo pensare alle visite periodiche dal veterinario, ai richiami dei vaccini, all’applicazione dell’antiparassitario con regolarità e a tanto altro. Non ultima l’alimentazione, che è lo specchio della sua salute. Se Fido mangia sano, avrà più possibilità di vivere a lungo e di stare bene.

Indice

Bisogni del gatto e priorità
Adottare un gatto non è un gioco
Accessori indispensabili per il gatto
Molte persone ci hanno chiesto anche

Bisogni del gatto e priorità

gattino su divano

Rispondere ai bisogni del gatto prevede una dedizione totale. Adottare, per quanto sia un gesto più che nobile, non va fatto sull’onda dell’entusiasmo, ma deve essere una scelta ponderata e che avrà delle ripercussioni sulla nostra vita fino a quando la morte (speriamo il più tardi possibile) non ci separi dal nostro fedele amico.

Le sessioni di gioco quotidiane sono molto impegnative, un appuntamento che non possiamo saltare a prescindere dalle nostre giornate pesanti e dalla stanchezza. Giocare e passare del tempo insieme, poi, non è un aspetto di poco conto.

Il nostro adorato peloso deve incanalare correttamente le proprie energie per mantenere l’equilibrio psicofisico. Inoltre, non ama particolarmente la solitudine: nei casi più gravi, si arriva a parlare di ansia da separazione nel gatto. Non portiamolo a casa con noi se non siamo certi di avere tutte le risorse – materiali ed emotive – per trattarlo come merita.

Adottare un gatto non è un gioco

gatto dorme

L’adozione è sinonimo di cura, proprio perché implica diverse attenzioni da dare alla nostra piccola palla di pelo. Non si tratta di una decisione da prendere a cuor leggero, perché cambierà almeno due vite: la nostra e quella dell’esemplare che sceglieremo.

A tal proposito, vale la pena ribadire quanto sia importante sapere cosa serve nei rifugi per gatti e donare un po’ di felicità a qualcuno costretto in una gabbia un metro per un metro e che ormai ha perso le speranze di poter avere di più da una vita che con lui è stata davvero ingiusta.

Non dimentichiamo, inoltre, che adottare un gatto traumatizzato richiede un po’ di pazienza in più. Ogni giorno deve fare i conti con il proprio passato – che noi spesso non possiamo conoscere – e non si tratta di un’esperienza semplice da affrontare. Facciamogli capire che con noi è al sicuro, che può fidarsi e che non gli succederà mai più nulla di male.

Accessori indispensabili per i bisogni del gatto

gattino alla finestra

Già lo abbiamo accennato: l’ambiente casalingo deve essere pensato anche a misura di Miao. Oltre alle ciotole per l’acqua e il cibo sempre pulite, alla lettiera, non dimentichiamo di acquistare una pettorina e un guinzaglio comodi per la sua stazza (qualora volessimo abituare il gatto al guinzaglio) e di preparargli una cuccia confortevole e calda.

Inoltre ha bisogno di un luogo che possa identificare come il proprio rifugio quando ne ha bisogno. A tal proposito, potrebbe tornare utile sapere come abituare il gatto al trasportino. In questo modo non lo vedrà come una gabbia dove viene messo per i viaggi e basta, ma come una zona di comfort, dove c’è la sua coperta preferita e i giochi con cui si diverte di più.

Ogni esemplare ha bisogno dei propri accessori, in base all’età, alla stazza e alle condizioni fisiche. Parliamo sempre con il veterinario di fiducia – che conosce anche pregressi clinici e caratteristiche di razza – se notiamo qualcosa che non va o se abbiamo bisogno di un consiglio per migliorare le condizioni in casa del nostro amico a quattro zampe.

Inoltre, tra gli accessori più importanti, non dobbiamo dimenticare il microchip per gatti. Uno strumento fondamentale per l’identificazione di Miao, un aiuto in più nel caso si dovesse perdere o fuggire. Ne sa qualcosa chi ha un esemplare che rientra nelle razze maestre nella fuga.

Molte persone ci hanno chiesto anche

gattino su albero

Quando si tratta del benessere del nostro amico a quattro zampe, la paura di commettere degli errori è costante. Se si è un proprietario responsabile, le domande sono all’ordine del giorno e trovarne risposta non è solo un dovere ma anche un diritto.

Qual è l’alimentazione ideale per un gatto?

Soddisfare tutti i bisogni del gatto significa anche garantirgli l’apporto nutritivo di cui ha bisogno. Non dimentichiamo che il nostro amico a quattro zampe è prevalentemente carnivoro, e necessita di ingerire soprattutto proteine di origine animale, seguite da minerali, vitamine e fibre.

Ogni fase della crescita prevede una dieta ad hoc, indipendentemente dal fatto che si opti per un’alimentazione naturale del gatto o industriale. Un cucciolo non può mangiare gli stessi cibi di un esemplare adulto, men che meno di un quadrupede anziano.

Per qualsiasi dubbio o incertezza, rivolgiamoci al nutrizionista, anche quando abbiamo intenzione di apportare delle modifiche alla dieta di tutti i giorni. Non facciamolo se prima non abbiamo ottenuto il suo nulla osta e non dimentichiamo quali sono gli alimenti tossici per i gatti. In caso contrario, altrimenti, rischiamo un’indigestione o addirittura un avvelenamento. Niente di buono per la salute, insomma.

Bisogni del gatto, come educarlo?

Sin dalle prime settimane di vita, prendersi cura di un felino è prioritario. Infatti durante la fase della socializzazione impara come interagire con il mondo esterno nel rispetto di tutti gli attori in gioco, senza prendere in considerazione esclusivamente i propri bisogni.

Se non abbiamo esperienza in merito, possiamo sempre avvalerci di un addestratore o di un etologo certificati ed esperti in comportamento felino. Affidiamoci solo a professionisti e valutiamo l’ipotesi che la nostra palla di pelo possa seguire un corso di addestramento mirato.

Non dimentichiamo mai l’importanza del rinforzo positivo. Ogni sessione non deve durare più di venti minuti ciascuna ed essere portata avanti all’insegna del divertimento e del relax. Se notiamo segni di ansia o nervosismo, soprassediamo e riprendiamo in un secondo momento. Insistere, non solo non ci fa raggiungere l’obiettivo prestabilito, ma può essere causa di stress per il nostro adottato amico a quattro zampe.

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