Bari, il gatto viene restituito dopo l’adozione “perché morde”
Non sono bastati 2 anni ad una famiglia pugliese per innamorarsi di un gatto, adottato e poi restituito al mittente
Circa 2 anni fa iniziava per un bellissimo gatto di nome Jackson un’avventura che sarebbe dovuta essere illimitata, piena di gioie e tante belle emozioni. Ecco, il condizionale qui è d’obbligo, visti gli improbabili risvolti della vicenda (è stato restituito, per fare un esempio). È complicato, molto più complicato di quanto si possa pensare; si tratta di una storia nella quale non si può vedere solamente nero o bianco, ma le sfumature grigie sono rilevanti, eccome se lo sono.
Il gatto pugliese ad oggi risiede presso la struttura dell’associazione animalista Fuori di Coda, con sede a Bari. Una specialista del comportamento felino sta studiando il caso, prendendo le misure e cercando di capire in che misura poter intervenire. La stessa specialista lo afferma, asserendo come in questi casi “il confine fra coccole, gioia e fastidio sia labile, tanto da non poter prevedere la reazione del gatto interessato”.
Ciò significa tanto, perché in parte spiega quello che è stato il comportamento di Jackson durante i suoi anni in famiglia. Quest’ultima ha preso una decisione, abbastanza drastica, rinunciando alla proprietà dell’irresistibile gatto. Mordeva, l’hanno ripetuto più volte i membri dell’ex famiglia, ponendo sul tavolo questa versione come unico indicatore valido per poter dare dietro il micio.
L’associazione che lo ha (ri)accolto adesso sta cercando di vederci chiaro, anche grazie all’ausilio della specialista appena citata. Molte sono le cause e gli aspetti che si potrebbero e si dovrebbero tenere in conto, ad esempio il passato del felino, quelle che sono state le sue esperienze, le sue abitudini, il suo modo di relazionarsi con gli esseri umani in determinate occasioni.
Una volta restituito al rifugio, il gatto è di nuovo alla ricerca di una casa
Lo abbiamo detto inizialmente, è una di quelle vicende in cui è difficile prendere delle posizioni sicure, perché sono ancora molte le argomentazioni in ballo. L’unica cosa sulla quale possiamo sperare è che il tutto si risolva al più presto, così che si garantisca un nuovo (e definitivo, incrociamo le dita) futuro per il piccolo Jackson.
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