Avvelenamento da rame nel gatto: i sintomi e come intervenire immediatamente
L'avvelenamento da rame nel gatto provoca danni molto seri e mette in pericolo la vita di Micio. Ecco come riconoscerlo e cosa fare
L’avvelenamento da rame nel gatto è un evento grave e pericoloso per la vita di Micio, provoca danni irreversibili al fegato ed è fatale se non viene trattato in tempo. Nella maggior parte dei casi è provocato dall’eccessiva assimilazione di sale di rame, un ingrediente contenuto in alcuni trattamenti antiparassitari. Ma può essere anche la conseguenza dell’ingestione di alcuni tipi di piante (come il trifoglio mediterraneo) e di alcuni fungicidi.
Il rame nelle giuste quantità non è nocivo per i gatti, anzi si tratta di una sostanza indispensabile per l’organismo che interviene in diversi processi vitali. Uno fra tutti la produzione di alcuni enzimi che per funzionare correttamente hanno bisogno proprio del rame. Ma assumere rame in grandi quantità è pericoloso per Micio perché provoca epatite (infiammazione del fegato), gravi problemi gastrointestinali (diarrea, vomito, dolore addominale) e disidratazione. Dopo soli tre giorni dall’ingestione il rame inizia a distruggere i globuli rossi, i tessuti e il fegato. Pertanto può essere fatale se non viene trattato immediatamente dal veterinario.
Intossicazione da rame nel gatto: sintomi
I sintomi di avvelenamento da rame nel gatto in molti casi non sono subito evidenti e purtroppo diventano visibili soltanto quando ormai il fegato è danneggiato. I sintomi da tenere d’occhio sono:
- Dolore e gonfiore addominale;
- Anoressia (perdita di appetito);
- Polidipsia (sete eccessiva);
- Poliuria (minzione frequente);
- Sanguinamento dal naso o dalla bocca;
- Sangue nelle urine;
- Anemia;
- Vomito;
- Perdita di peso;
- Diarrea;
- Disorientamento;
- Encefalopatia (stato mentale alterato);
- Depressione;
- Ittero.
Possiamo individuare due diversi tipi di avvelenamento da rame nel gatto, quello acuto e quello cronico. Nel primo caso Micio mostra i sintomi nell’immediato, soprattutto quando ingerisce quantità eccessive di farmaci antiparassitari. Nel secondo caso, invece, l’intossicazione è progressiva ed è determinata dall’ingestione di determinate piante o di quantità eccessiva di rame nei pasti.
Cause di avvelenamento da rame nel gatto
L’avvelenamento da rame nel gatto ha delle cause ben precise che dobbiamo tenere a mente per evitare il problema e che Micio rischi la sua vita. La causa più frequente di intossicazione è l’ingestione di quantità eccessive di farmaci antiparassitari contenenti rame o di piante che contengono alti livelli di questo elemento, come il trifoglio mediterraneo. Si verifica anche quando Micio entra a contatto con fungicidi e altri prodotti per la casa o il giardino che contengono solfato di rame.
Tutti i gatti senza distinzioni di razza o età possono gli effetti devastanti dell’avvelenamento da rame. Perciò facciamo attenzione a Micio e preveniamo tutte le possibili cause di tale intossicazione.
Avvelenamento da rame nel gatto: cosa fare
Se osserviamo nel nostro gatto i sintomi di avvelenamento da rame che abbiamo elencato, la prima e unica cosa da fare è portarlo immediatamente dal veterinario. Purtroppo la diagnosi in questo caso non è semplicissima perché i piccoli felini nella maggior parte dei casi arrivano in clinica in condizioni ormai troppo gravi. A quel punto l’intossicazione è diffusa in maniera tale da aver compromesso il fegato. L’avvelenamento da rame ha un effetto rapidissimo sull’organismo di Micio e, se sta troppo male, per il veterinario è impossibile anche solo fare gli esami di base.
In caso di sospetto avvelenamento da rame nel gatto, il veterinario deve effettuare alcuni esami specifici. Innanzi tutto gli esami del sangue, per verificare i livelli di questo metallo entrato in circolo. L’emocromo completo è accompagnato da un profilo biochimico, dall’analisi delle urine e anche da una coltura delle feci, per cercare tracce di rame anche al loro interno. Il modo più efficace per ottenere una diagnosi definitiva di avvelenamento da rame nel gatto è prelevare un campione di tessuti dal fegato (biopsia renale). In questo modo il veterinario lo può esaminare al microscopio per determinare non solo la quantità di rame presente nell’organo, ma anche quanto sia grave il danno. A questi si possono aggiungere ulteriori esami diagnostici come radiografie, TAC, risonanza magnetica ed ecografia.
Si può curare l’intossicazione da rame nel gatto?
L’avvelenamento da rame nel gatto è un problema davvero molto serio e per una ragione ben precisa: non esiste un antidoto per invertire il corso dell’intossicazione di Micio. Una volta che il rame è entrato in circolo nell’organismo non si può tornare indietro, perciò capiamo bene quanto sia importante correre dal veterinario nel più breve tempo possibile. L’unico modo per trattare Micio in questi casi è somministrare una terapia di sostegno, ricoverandolo in clinica sotto perenne osservazione con flebo di liquidi, ossigenoterapia e antibiotici. La seconda parte del trattamento prevede la somministrazione di un agente chelante (penicillamina) e una terapia a base di zinco, quando i livelli di rame sono ridotti.
Il veterinario deve tenere Micio in osservazione per monitorare i suoi eventuali progressi. Nei casi fortunati il gatto sopravvive, seppur con danni irreparabili al fegato per i quali dovrà seguire una terapia per tutta la vita. In quelli peggiori, purtroppo, non riesce a superare l’avvelenamento.
Intossicazione da verderame nel gatto
Come anticipato, nella gran parte dei casi l’avvelenamento da rame si verifica quando Micio ingerisce grandi quantità di farmaci antiparassitari che contengono questo metallo. Ma il rame non è contenuto soltanto all’interno di questi farmaci, lo possiamo trovare in tanti altri prodotti che utilizziamo per la casa o il giardino. È il caso del verderame, un fungicida a base di rame che si usa per combattere e prevenire le infezioni di funghi nelle piante da orto, da frutto e anche in quelle ornamentali. Il verderame è un prodotto tossico per i gatti e dobbiamo assolutamente tenerli alla larga da esso.
Quando ci prendiamo cura di un micio dobbiamo fare molta attenzione ai prodotti che usiamo, anche ai semplici detersivi e detergenti con cui puliamo ambienti e oggetti in casa. I nostri amici felini sono animali curiosi che utilizzano l’olfatto per conoscere il mondo che li circonda. In particolare, poi, i gatti adorano sgranocchiare piante e foglie perciò se trattiamo il nostro orticello con pesticidi o altre sostanze velenose mettiamo seriamente a rischio la loro vita. Conoscere e osservare i sintomi di avvelenamento è il primo passo per evitare il peggio per Micio. Perciò se inavvertitamente ingerisce il verderame o altre sostanze di questo tipo non esitiamo a correre dal veterinario.