Ashera e Savannah: tutte le differenze
Due razze feline rarissime, grandi e dall'aspetto selvatico: Ashera e Savannah, differenze e cose in comune dei felini più costosi del mondo
Quali sono le differenze tra Ashera e Savannah? Si tratta di due razze feline molto recenti e create dall’uomo.
Entrambi dunque sono ibridi derivati dall’incrocio di razze preesistenti, di dimensioni molto grandi e con una particolare propensione alla vita con l’uomo.
Due felini creati dall’uomo
Ashera e Savannah sono razze feline non presenti in natura e hanno in comune il fatto di essere state create dall’uomo con una specifica selezione.
Sono entrambe molto recenti tuttavia il Savannah è nato molto tempo prima rispetto all’Ashera, per l’esattezza vent’anni.
La prima cucciolata di Savannah venne alla luce nel 1986 da un incrocio tra un Servalo Africano e un comune gatto domestico.
Uno dei cuccioli che appartenevano a Judee Frank fu in seguito acquisito dall’allevatore Patrick Kelly che lavorò per lo sviluppo di una nuova razza insieme a Joyce Sroufe.
L’Ashera, invece, nacque nel 2006 per opera della compagnia statunitense Lifestyle Pets dell’imprenditore britannico Simon Brodie.
La società lavorava già da qualche anno allo sviluppo di animali creati apposta per soddisfare le specifiche richieste dei ricchi compratori.
Ci volle il lavoro di un team di genetisti esperti per dar vita all’Ashera che fu perfezionato al fine di creare un gatto docile come quello domestico ma dall’aspetto selvatico.
Ashera e Savannah: diversi incroci
Le due razze feline sono state create a partire da diversi incroci pensati ad hoc per conferire loro delle specifiche caratteristiche.
In entrambi i casi alla base c’è il Servalo africano, chiamato anche Serval, un felino selvatico piuttosto raro nel Nordafrica e nel Sahel ma diffuso nei paesi subsahariani (a eccezione delle regioni occupate dalla foresta pluviale).
Il gatto Savannah nacque dall’incrocio tra Servalo e comuni gatti domestici e le cucciolate che ne derivarono furono a loro volta incrociate con esemplari di Mau Egiziano, Oriental Shorthair e Ocicat.
L’Ashera, invece, deriva dall’incrocio tra Servalo e Gatto Leopardo asiatico e la cucciolata a sua volta subì incroci con esemplari di comune gatto domestico.
Due gatti simili ma diversi
Di certo Ashera e Savannah hanno in comune le dimensioni e l’aspetto selvatico ereditati proprio dal Servalo.
Dal grande felino africano hanno ereditato le linee snelle ed eleganti, la muscolatura asciutta ma potente e la testa triangolare più piccola in proporzione al resto del corpo.
Anche le orecchie sono parecchio simili, grandi e con la base più larga rispetto alle punte piuttosto pronunciate, ma nel Savannah sono più grandi in proporzione alla testa.
Le orecchie del Savannah hanno un’altra peculiarità: sul dorso vi sono i tipici ocelli, ovvero una fascia chiara centrale delimitata da tratti neri, grigi o marroni che formano una figura simile a un occhio.
Ashera e Savannah hanno anche la coda simile, spessa e ben proporzionata al corpo. Unica differenza è che nel Savannah termina con la tipica punta nera.
Ashera e Savannah: differenze del mantello
In entrambe le razze feline il mantello rappresenta uno degli elementi di maggiore fascino, che le rende così richieste e famose nel mondo.
Il pelo di Ashera e Savannah è corto e leggermente ruvido al tatto, facilmente gestibile con una leggera spazzolatura settimanale.
Troviamo però delle differenze nel colore. Il Savannah può essere nero, marrone spotted tabby, nero silver spotted tabby o nero smoke.
Il mantello è maculato con macchie spesse e piene che essere di colore marrone scuro o nero e di forma ovale o più allungata.
Inoltre presenta una serie di strisce parallele che si propagano dalle spalle al dorso lungo tutto il corpo e lo schema delle macchie segue il loro andamento. Sul volto e sulle zampe le macchie sono più piccole.
L’Ashera, che è una vera e propria creazione di laboratorio, esiste addirittura in quattro diverse varianti di pelo (e di costo).
C’è quello Standard, il tipo più classico e richiesto con macchie di leopardo sul mantello e orecchie appuntite, anche in versione Ipoallergenic, uguale ma con una ridotta produzione della proteina responsabile di molte allergie.
L’Ashera esiste anche nell’affascinante variante Snow, una versione “invernale” con il mantello bianco con macchie color ambra.
Il più costoso e raro è l’Ashera Royal di cui esistono pochissimi esemplari con un mantello color crema ricoperto da macchie o righe nere o arancioni.
Cuccioli e cucciolate
Il gatto Ashera è sterile e non può riprodursi naturalmente, per questo motivo è un gatto così raro e praticamente introvabile.
Viene prodotto esclusivamente nei laboratori della Lifestyle Pets e con un massimo di 100 esemplari all’anno. Le liste d’attesa sono davvero lunghissime.
Il gatto Savannah, invece, si accoppia in modo naturale e senza l’intervento dell’uomo ma anche in questo caso gli esemplari sono pochissimi.
Le femmine partoriscono al massimo tre cuccioli soltanto una volta all’anno e, come se non bastasse, le terze generazioni tendono a essere sterili.
Ashera e Savannah in Italia
Oltre alle differenze Ashera e Savannah hanno una cosa importante in comune.
In Italia per legge è assolutamente vietato possedere degli esemplari di queste razze feline, considerate selvatiche e pericolose.
Tuttavia è consentito il possesso di uno di questi esemplari solo se appartiene alla quarta generazione, vale a dire che deve essere il prodotto di almeno quattro generazioni di incroci con con gatti domestici.