Ascesso nel gatto: cause, sintomi e trattamento
Micio ha uno strano bozzo sottopelle che gli fa tanto male? Potrebbe essere un ascesso nel gatto, che richiede cure e attenzioni specifiche
L’ascesso nel gatto è una forma di infezione piuttosto grave, che non va mai sottovalutata. Quando Micio si ferisce, anche accidentalmente, oppure prende un morso da un altro gatto può capitare che la parte interessata si gonfi, come se si creasse un bozzo sottopelle. In quel caso parliamo di ascesso, quando cioè sotto la pelle si accumula pus infetto per azione di batteri. Se l’ascesso nel gatto non viene curato subito può degenerare e la situazione di Micio, quindi, può peggiorare in breve tempo. Perciò è molto importante che intervenga il veterinario procedendo non solo ad eliminare l’ascesso nel gatto, ma anche con la somministrazione degli antibiotici. Ma vediamo nel dettaglio.
Ascesso nel gatto, cause e come riconoscerlo
L’ascesso nel gatto, come abbiamo visto, si riconosce piuttosto facilmente. Ed è una condizione abbastanza comune, soprattutto nei gatti che vivono all’aperto e stanno a contatto con patogeni ed esemplari potenzialmente infetti. Non c’è dubbio che un gatto possa ferirsi accidentalmente anche in casa, ma è chiaro che stando in strada e all’aperto le possibilità aumentano. L’ascesso si può formare praticamente ovunque nel gatto, dipende dalla parte interessata dalla lesione infetta. Quindi ne possiamo trovare sulle zampe, sul muso, alla base della coda, sulle guance e persino sotto ai denti.
Non tutte le ferite si evolvono in ascessi, ma sicuramente i gatti con un sistema immunitario più debole sono maggiormente esposti a tale rischio. Basti pensare ai mici con la FIV, la FeLV o con il diabete il cui organismo non riesce a fronteggiare anche le infezioni più lievi.
L’ascesso nel gatto si forma per un motivo tanto semplice, quanto pericoloso. Quando Micio si ferisce può capitare che la lesione si richiuda intrappolando al suo interno i batteri. In questo modo i batteri si riproducono al di sotto della pelle, mentre l’organismo di Micio cerca di combatterli aumentando la produzione di globuli bianchi. Ecco che si forma una sorta di sacca piena di pus, quella che esternamente vediamo come semplice gonfiore. Questo bozzo via via diventa sempre più grande ed è anche molto doloroso per il gatto.
L’ascesso può causare la morte del gatto?
L’ascesso nel gatto deve assolutamente essere curato dal veterinario, altrimenti c’è un alto rischio di setticemia. A quel punto la situazione diventa gravissima e purtroppo c’è la possibilità che il micio muoia nel giro di pochi giorni. Quando il gatto va in setticemia significa che grandissime quantità di batteri sono entrati in circolo nel flusso sanguigno. Significa quindi che se il gatto ha un ascesso e questo non viene curato, diamo ai batteri tutto il tempo per moltiplicarsi e silenziosamente infettare il suo sangue. La setticemia è una situazione molto grave in cui le difese immunitarie dell’organismo non riescono più a fronteggiare l’infezione.
Come capire se il gatto ha un ascesso o un tumore
È piuttosto facile riconoscere un ascesso nel gatto perché si presenta come un rigonfiamento dapprima rigido, poi più morbido e infine pronto a scoppiare, rilasciando pus. In genere attorno ad esso può esserci perdita di pelo ma la caratteristica essenziale è che questo gonfiore anomalo compare nel giro di breve tempo emanando un cattivo odore. All’apparenza l’ascesso e il tumore potrebbero sembrare la stessa cosa ma osservandolo con attenzione possiamo coglierne le differenze. L’ascesso nel gatto impiega pochissimo tempo a svilupparsi e tendenzialmente compare quasi all’improvviso. In più la zona interessata è dura e calda e spesso gli ascessi si rompono da soli rilasciando il pus infetto. L’ascesso è caratterizzato anche dal tipico cattivo odore, molto pungente che un tumore al contrario non ha completamente. Dal momento che è presente un’infezione, infine, l’ascesso provoca sintomi come febbre, letargia e perdita di appetito.
Gonfiore facciale nel gatto
Spesso l’ascesso nel gatto si forma in parti del corpo in cui è difficile notarlo, anche se per lo più le ferite sono esterne perciò possiamo facilmente osservare il bozzo sulla pelle. Il caso emblematico di ascesso ben visibile nel gatto è quando al micio gonfia la faccia, come se tenesse una patata intera dentro la bocca. In questo caso il povero micio ha difficoltà a mangiare perciò dobbiamo intervenire immediatamente, portandolo dal veterinario. Quando il micio ha la guancia o in generale il muso gonfi l’ascesso potrebbe interessare non direttamente la pelle, ma proprio i denti. È comune la formazione di ascessi nei denti del gatto perché i denti malati accumulano tartaro e batteri sulla loro superficie e sono soggetti a gengivite e altre infezioni.
Come disinfettare e curare un ascesso nel gatto
Una volta identificato un ascesso è importante non intervenire personalmente cercando di manipolarlo né tantomeno perforarlo. La cosa migliore da fare è rivolgersi a un veterinario, che procederà al trattamento più adatto e sicuro per il micio. Generalmente esso consiste nel drenare il pus svuotando e pulendo l’ascesso, rimuovere un eventuale dente infetto e somministrare antibiotici per via orale o tramite iniezione.
Quando l’ascesso nel gatto è provocato da ferite o morsi di altri gatti è possibile che il veterinario effettui ulteriori test. In queste circostanze è probabile che tramite il morso e la saliva il nostro micio abbia preso una malattia infettiva o un’infezione. Le malattie che si trasmettono con i morsi sono tante e anche molto gravi, per questo è importante fare tutte le vaccinazioni al gatto rispettando il calendario stilato dal veterinario.
L’ascesso nel gatto non guarisce, perché?
Questa domanda purtroppo ha un’unica risposta: perché il padroncino non sta curando il micio a dovere. Quando portiamo il gatto dal veterinario e viene diagnosticata una qualsiasi malattia o infezione, dobbiamo procedere con le cure adeguate. Ma ciò significa che dobbiamo seguire alla lettera e senza improvvisare tutte le indicazioni del medico. Quando somministriamo gli antibiotici in caso di ascesso è probabile vedere già nei primi giorni un miglioramento. Magari il gonfiore diminuisce e questo ci fa cadere nell’errore di pensare che Micio non abbia più bisogno delle sue medicine. È assolutamente sbagliato, anche se la situazione sembra migliorata non vuol dire che il gatto sia completamente guarito. Interrompendo gli antibiotici l’ascesso nel gatto non scompare e anzi rischiamo di peggiorare la situazione. Seguendo le indicazioni del veterinario alla lettera il micio dovrebbe guarire in poco più di una settimana.
Ascesso nel gatto, rimedi naturali
Andiamo a un altro tasto dolente sulla cura dei nostri amati felini. Non è sbagliato pensare a delle terapie “alternative” per i nostri gatti, proprio come facciamo per noi stessi. E in effetti ci sono molte erbe, piante e sostanze naturali che agiscono positivamente sull’organismo e agevolano la guarigione. Ma dobbiamo sempre sentire il parere del veterinario prima di prendere qualsiasi iniziativa e capire se in effetti i rimedi naturali possano essere efficaci anche per un ascesso.
In linea di massima la risposta è no. Per curare un’infezione occorrono gli antibiotici e se non trattiamo in tempo l’ascesso può provocare anche la morte del nostro gatto. Senza gli antibiotici non c’è guarigione, tuttavia se il veterinario concorda possiamo inserire nel trattamento anche dei rimedi naturali che non curano l’infezione ma aiutano ad alleviarne i sintomi. Ad esempio gli impacchi caldi di calendula ammorbidiscono il bozzo sottopelle e agevolano la fuoriuscita spontanea del pus. E ancora il veterinario può suggerire dei rimedi naturali per rafforzare le difese immunitarie del micio.