Arteriosclerosi nel gatto: sintomi, cause, diagnosi e terapia
L’arteriosclerosi nel gatto è da monitorare con attenzione. La salute di Miao è un dettaglio e va tenuto in debita considerazione. Ecco come
L’arteriosclerosi nel gatto non va sottovalutata. Si tratta di una patologia caratterizzata da un indurimento tessutale della parete arteriosa che compare con l’avanzare dell’età, come conseguenza dell’accumulo di tessuto connettivo fibroso a scapito della componente elastica. Vale per i nostri amici felini, e in generale per quelli a quattro zampe, ma anche per gli esseri umani.
Un particolare tipo di arteriosclerosi, di fatto tra i più diffusi, è l’aterosclerosi che consiste nella formazione, nei vasi sanguigni di medio e grosso calibro, di placche che derivano da un accumulo di lipidi e colesterolo nella parete vasale. A livello cardiaco, ne deriva una occlusione dalla consistenza variabile del lume delle arterie coronarie.
Falsi miti sull’arteriosclerosi per Miao
L’arteriosclerosi nel gatto è rara? Non è proprio così, se vogliamo siamo dinanzi a un falso mito. Si tratta di una patologia che non frequentemente si verifica nei gatti, mentre nell’uomo è decisamente più diffusa. Tuttavia questo non vuol dire che si debba considerare la razza felina fuori pericolo. Non è raro, infatti, che la si possa scovare nei gatti anziani, specialmente quelli sterilizzati. Possibili soggetti a rischio sono anche gli esemplari obesi e ipotiroidei.
L’arteriosclerosi si può manifestare attraverso una serie di segnali che possono essere facilmente riscontrabili. Tra questi spiccano la letargia, la possibilità di stancarsi facilmente, oltre a conseguenze nettamente più gravi come possono essere l’insufficienza cardiaca, la perdita della vista e in alcuni casi persino il coma. Quasi superfluo sottolineare come sia opportuno cercare di prevenire.
L’aterosclerosi
Come già detto in precedenza, un particolare e diffuso tipo di arteriosclerosi è l’aterosclerosi. Essa risulta poco frequente nei gatti e si manifesta con un danno alle pareti delle arterie che può causare alterazioni degenerative-sclerotiche. Solitamente, a provocare questa malattia è una disfunzione del metabolismo dei lipidi che colpisce le arterie.
I sintomi più diffusi e comuni sono quelli riconducibili all’affaticamento, ma non sono da escludere anche angiospasmi e, nei casi più gravi, anche eventuale perdita di coscienza. In questi casi occhio a non farsi prendere dal panico o dalla tentazione di elaborare diagnosi all’impronta. Affidarsi al nostro veterinario di fiducia, che conosce eventuali pregressi di natura clinica e le caratteristiche della razza a cui appartiene il nostro micetto, è sempre la strada migliore. Una possibile raccomandazione può essere quella di far seguire alla nostra simpatica palla di pelo una dieta povera di grassi e proteine, specialmente se siamo alle prese con gatti non proprio giovanissimi.
Quando l’età avanza
L’arteriosclerosi nel gatto può avere a che fare molto con l’avanzare dell’età. Ecco perché dobbiamo assicurarci che il nostro arzillo vecchietto possa ricevere tutte le cure e le attenzioni di cui ha bisogno. A tal proposito, una delle più importanti raccomandazioni di cui tenere conto è quella di non sottovalutare il problema. Anche perché non ci troviamo di fronte a un semplice capriccio, ma a una vera e propria esigenza che merita risposte adeguate. A tal proposito, potrebbe tornare utile sapere come interagire con un gatto che ha bisogno di aiuto.
Specialmente nel momento in cui Miao non è più un “ragazzino”, la tenuta fisica e il mantenimento di un soddisfacente stato di salute sono aspetti importanti. Naturalmente ad andare maggiormente in difficoltà sono quei gatti che non possono contare su una salute di ferro. Ecco perché muoversi tempestivamente può risultare fondamentale. Ancor meglio potrebbe essere giocare d’anticipo: la prevenzione è un aspetto quanto mai decisivo, fare degli esami di routine e dei controlli periodici è sempre una buona idea.
Il gatto anziano, come già detto, va accudito con cura e attenzione. Il nostro amico a quattro zampe, d’altronde, è costretto a fare i conti con gli acciacchi dell’età: anche il suo stile di vita, per questo motivo e più in generale per via di uno stato di salute che via via va peggiorando, finisce per essere condizionato e non sono poche le rinunce a cui Micio è costretto, suo malgrado, a sottoporsi.
I sintomi non evidenti
Se ci accorgiamo di un mutamento nell’atteggiamento del nostro gatto, contattiamo il nostro veterinario di fiducia per verificare se vi sono le condizioni per mettere in preventivo un eventuale consulto. Lo dicevamo prima: prevenire è sempre meglio che curare. Qualora effettivamente si dovesse riscontrare un problema di arteriosclerosi, ricorrere a cure adeguate, a un cambio dello stile alimentare e a un po’ di riposo potrebbe essere la chiave.
Magari non una vera e propria soluzione, o comunque non definitiva, anche perché il peso degli anni non potrà essere cancellato con un colpo di spugna, tuttavia si può cercare di alleviare le sofferenze del nostro amico. Un gatto anziano è una creatura che deve fare i conti con uno stato di salute certamente non ottimale. Una conseguenza potenziale dell’arteriosclerosi nel gatto potrebbe essere quella di vedere Micio afflitto da stanchezza o da letargia: un fattore che già condiziona la vita dei gatti anziani.
Un filo diretto con specialista, senza esagerazioni ma solo per un costante e attento monitoraggio della situazione, può essere una buona strada da seguire per fare una valutazione a trecentosessanta gradi. Con un quadro completo sarà il nostro veterinario di fiducia a dirci come comportarci con la nostra piccola e tenera palla di pelo. Può fare in modo che possa gestirsi bene nonostante l’inevitabile peso degli anni che passano.
Micio non va trattato da infermo
Questo è un discorso che non vale solo se ci troviamo dinanzi a una situazione di arteriosclerosi nel gatto. L’aspetto psicologico vale in ogni tipo di relazione con Micio. I gatti sono animali molto astuti, capaci di cogliere sfumature che noi riteniamo di celare con presunta abilità. Quindi, grande attenzione ai nostri comportamenti.
Il nostro atteggiamento non deve mutare nel rapporto con il gattino. Non dobbiamo trattarlo come se fosse una creatura fragile, anche perché potrebbe accorgersene. Al contrario, il nostro compito è quello di continuare a incoraggiarlo, a stimolarlo e, posto il fatto di avere ottenuto il via libera dal veterinario, di indurlo a continuare una vita tutto sommato regolare.
Naturalmente, con estremo equilibrio e avendo la certezza che non soffra di altri malesseri al netto dell’arteriosclerosi. Anche perché non trattare da paziente Miao, non significa fare finta che sia giovane, energico e capace di vivere ogni momento della sua giornata al cento per cento delle energie che lo caratterizzavano un tempo.
In ogni caso dobbiamo, allo stesso tempo, non dimenticare che per lui non è una condizione semplice da affrontare. Dimostriamogli tutto il nostro amore e facciamogli sapere che ogni suo sforzo è apprezzato. Che non viene trascurato e che la sua salute è importante anche per noi. Se Micio sta bene è ovviamente un vantaggio per lui ma anche per noi che gli stiamo accanto giorno dopo giorno, e senza esitare neanche un istante lo accudiamo amorevolmente.