Aritmia nel gatto: cause, sintomi, conseguenze e diagnosi di questa malattia del Micio
L'aritmia è un'anomalia della frequenza cardiaca nel gatto che può dipendere da diversi fattori, come stress o malattie. Ecco cosa sapere
Quando il battito cardiaco subisce un’accelerazione o, al contrario, è più lento del normale o irregolare si parla di aritmia cardiaca, una condizione che nel gatto può avere diverse cause.
Parliamo di un disturbo da non prendere mai sotto gamba perché a volte si presenta in forme innocue ma altre potrebbe essere più grave e decisamente pericoloso per la salute del nostro micio.
Le varie forme di aritmia si distinguono tra loro perché colpiscono diverse parti del cuore e possono essere la conseguenza di una patologia cardiovascolare o di altre malattie non necessariamente legate al cuore.
Talvolta, infatti, l’aritmia nel gatto può dipendere da disfunzioni endocrine, come l’ipotiroidismo, o da squilibri nel sangue, come l’eccesso o la mancanza di calcio o potassio.
Inoltre questo particolare disturbo potrebbe essere semplicemente una disfunzione provocata da un‘alterazione a livello neurologico, quindi colpisce ad esempio i gatti che soffrono di ansia o stress.
Battito cardiaco nel gatto: cosa sapere
L’aritmia nel gatto non è altro che un’alterazione del battito cardiaco che, come abbiamo visto, può avere moltissime cause e del tutto differenti tra loro.
Basti pensare a noi esseri umani, quando ad esempio guardiamo un film horror con una scena spaventosa. La paura ci fa battere fortissimo il cuore come naturale reazione a questa intensa emozione.
La stessa cosa può accadere ai nostri piccoli felini e anche loro, quando provano paura, possono avere un’accelerazione del battito cardiaco.
In situazione di normalità nei gatti sani la frequenza cardiaca (ovvero il numero di battiti al minuto) varia dai 140 ai 220 bpm, quando invece nell’uomo in media è di 80 bpm.
La frequenza cardiaca è sempre inversamente proporzionale alle dimensioni dell’animale, ecco perché noi che siamo più grandi ne abbiamo una molto più bassa rispetto a quella dei gatti mentre, al contrario, in animali piccini come i criceti è tre volte più alta rispetto a quella dei gatti.
Aritmia nel gatto: i diversi tipi
Come abbiamo visto l’aritmia nel gatto si manifesta in modi completamente diversi ed è per questo che ne possiamo distinguere tre tipi.
Quando il battito cardiaco del micio è accelerato parliamo di tachicardia, mentre quando è molto più lento del normale si parla di bradicardia.
Nel terzo caso il battito potrebbe subire sia dei momenti di accelerazione che di decelerazione senza un particolare schema, perciò parliamo di battito irregolare.
Qualsiasi forma di aritmia non è legata all’età del gatto, né alla razza o al sesso e può capitare a qualsiasi piccolo felino di soffrirne indipendentemente da questi fattori.
Cause di aritmia cardiaca nel gatto
L’aritmia cardiaca evidenzia un’anomalia nella normale attività del cuore e nel gatto, come abbiamo visto, può provocare sia un’accelerazione che un rallentamento del battito.
Non si tratta sempre di un problema grave di salute e nella maggior parte dei casi questa condizione si presenta in forma lieve e assolutamente occasionale, magari in risposta a una situazione di stress, di paura o di nervosismo.
Quindi se il micio sente un rumore forte, come ad esempio quello del temporale o di un oggetto che cade per terra e si rompe, va in tachicardia perciò il suo battito accelera in risposta a questa forte emozione.
Se però l’aritmia cardiaca non è occasionale e si manifesta nel gatto in modo più regolare è probabile che alle spalle ci sia un problema di salute.
Spesso la causa è una carenza nutrizionale, in particolar modo quella di taurina, che con il passare del tempo se non trattata può provocare un’aritmia cardiaca cronica.
Questo caso è frequente nei gatti che si nutrono di pasti fatti in casa non perché i cibi freschi gli facciano male ma perché un padroncino disattento non vi inserisce tutti gli ingredienti necessari per assimilare i nutrienti fondamentali.
Ecco perché è importante chiedere sempre consiglio al veterinario o a un nutrizionista felino, i danni dovuti alle carenze alimentari possono essere davvero gravi.
L’aritmia cardiaca nel gatto è anche un sintomo di malattie cardiovascolari, sia di quelle legate all’età del micio che di quelle provocate da un disturbo di tipo ereditario.
Tra le altre cause vi sono anche malattie di altro tipo, come quelle dei reni o del sistema endocrino (ipotiroidismo), infezioni dovute a batteri, parassiti o funghi e, infine, lesioni e intossicazioni alimentari.
Come riconoscere i sintomi di questo disturbo
Nella maggior parte dei casi se il micio ha un’aritmia cardiaca i sintomi sono talmente lievi da non riuscire neanche a osservarli.
È chiaro che se il micio va in tachicardia per uno spavento momentaneo questa condizione sarà passeggera e il battito tornerà regolare nel giro di pochissimi minuti, talvolta anche secondi.
Quindi se il nostro gatto ha un’aritmia lieve e non provocata da particolari malattie o disturbi l’unico modo per accorgerci della sua presenza è auscultare il cuore con uno stetoscopio.
Nei casi più gravi, invece, i sintomi sono più evidenti e decisamente preoccupanti:
- Tosse;
- Difficoltà respiratorie (iperventilazione o ipoventilazione);
- Affaticamento;
- Perdita di conoscenza (svenimento);
- Letargia e mancanza di risposta agli stimoli;
- Atassia (mancanza di coordinazione);
- Convulsioni.
Purtroppo quando la situazione è così grave spesso da un’aritmia può derivare la morte stessa del gatto.
Talvolta i sintomi compaiono all’improvviso in maniera molto pesante e non abbiamo il tempo di agire portando il micio dal veterinario. In altri casi possono anche essere intermittenti, quindi apparire e scomparire anche per interi mesi.
In ogni caso i sintomi variano, naturalmente, anche a seconda della malattia di cui soffre.
Aritmia nel gatto: diagnosi e trattamento
Come abbiamo detto, l’aritmia nel gatto spesso non è visibile e i sintomi sono talmente lievi o passeggeri che è praticamente impossibile accorgerci che il micio ne soffre.
L’unico che può diagnosticare un disturbo del battito cardiaco è il veterinario mediante un controllo approfondito, prima di tutto con l’auscultazione del cuore mediante lo stetoscopio.
Oltre a ciò sono utili esami come l’elettrocardiogramma, le analisi del sangue e anche una radiografia del torace che possono rilevare la presenza di una patologia cardiovascolare.
Naturalmente il veterinario può richiedere ulteriori esami specifici nel caso in cui sospetti che la causa di aritmia nel gatto sia una malattia di altro tipi, non legata al cuore.
Di conseguenza non possiamo indicare un trattamento per curare l’aritmia nel gatto perché dipende, appunto, dalla malattia che la provoca.
Ogni aritmia va gestita singolarmente a seconda anche della sua gravità. Nei casi lievi, ad esempio, il veterinario potrebbe anche non somministrare alcun farmaco al micio.
Nei casi più gravi, invece, deve prescrivere il trattamento per la malattia che causa aritmia e cercare quindi di risolvere il problema alla radice.