Alimentazione gatto appena adottato: cosa sapere
Benvenuto in casa micio! Ecco tutti i consigli da seguire per la migliore alimentazione del gatto appena adottato e per il suo benessere.
Se la vostra famiglia si è appena allargata con l’arrivo di uno splendido felino, forse vi sarà utile scoprire come organizzare l’alimentazione del gatto appena adottato. In qualità di genitori di micio, infatti, è nostro compito preservare il benessere e la felicità dell’animale domestico.
L’alimentazione, infatti, gioca un ruolo fondamentale per il benessere dei nostri animali domestici, ecco perché scoprire come nutrire un gatto appena adottato è fondamentale per la sua crescita e il suo benessere in famiglia. Scopriamo insieme le cose da sapere.
Come prendersi cura di un gatto
Quando decidiamo di adottare un gatto e dargli ufficialmente il benvenuto nella nostra vita, ci prepariamo ad accogliere al meglio quell’animale che presto riempirà le nostre giornate.
Prendersi cura di un gatto richiede molto impegno, ma la gioia nell’istaurare un rapporto con micio è imparagonabile. Il nostro compito però, quando decidiamo di adottare un felice è quello di prenderci cura di lui dal punto di vista comportamentale, della salute e anche della nutrizione. Perché sì, il benessere dei nostri animali domestici passa per l’alimentazione.
Ho adottato un gatto, cosa faccio?
Adottare un gattino è una gioia immensa ma anche un compito da non prendere alla leggera, soprattutto se si tratta di un micio appena nato. In questo caso, infatti, l’alimentazione del gatto appena adottato ha bisogno di seguire determinate regole volte alla crescita corretta dell’animale.
Il piccolo felino, di norma, deve essere allattato dalla mamma gatta per le prime 4 settimane di vita, dopo di che deve essere svezzato. Dopo il primo periodo, infatti, micio inizia a cibarsi di alimenti solidi e, il compito di ogni genitore felino, è proprio quello di organizzare il miglior regime alimentare per il proprio animale. Per fare questo, il consiglio che vi diamo è quello di rivolgervi ad un veterinario esperto che potrà fornirvi le migliori indicazioni per la corretta alimentazione del gatto appena adottato.
Come nutrire un gatto
Come abbiamo detto a inizio articolo, il benessere dei nostri animali domestici passa per l’alimentazione; per questo è opportuno informarsi bene sui cibi e gli alimenti da somministrare a micio.
La scelta degli alimenti per gatto in commercio, infatti, è davvero ampia, senza contare tutte le pietanze che si possono preparare in casa. Quello che è importante è che venga organizzata per il felino una dieta equilibrata in grado di dare all’animale tutti i nutrienti di cui ha bisogno per crescere sano e forte.
I gatti domestici crescono in fretta, più di quanto possiamo renderci conto e se, il nuovo arrivato è solo un cucciolo, dovremmo avere un particolare occhio di riguardo per la sua alimentazione. I primi mesi di vita del gatto, ad esempio sono cruciali e richiedono un’alimentazione adeguata in grado di fornire molta energia nel gattino.
In questo però ci aiutano le aziende del settore che sul mercato propongono cibo preconfezionato adatto ad ogni età del gatto. Leggendo bene le etichette, infatti, possiamo renderci conto di quanto nutrienti come vitamine, minerali, proteine, ma anche fonti di DHA, variano da un prodotto all’altro perché pensati, per l’appunto, alle diverse fasi della vita di un gatto.
Alimentazione gatto appena adottato: come organizzarla
La nutrizione di un gatto parte dopo le 4 settimane, fino a quel momento, infatti, l’animale ha bisogno del latte materno per affrontare i primi giorni di vita. Poi entrerete in scena voi. Se non sapete come organizzare l’alimentazione del gatto appena adottato, qui di seguito vi spieghiamo tutti i passaggi da seguire per nutrire correttamente il vostro gatto.
Dopo le prime quattro settimane di vita del gattino, arriva il momento giusto per passare da una dieta liquida a base di latte ai cibi solidi. Questo passaggio però non deve essere frettoloso poiché il cucciolo di gatto, come quello umano, potrebbe non gradire la nuova consistenza dei suoi pasti e di conseguenza potrebbe rifiutare di mangiare.
Per il primo periodo l’ideale è quello scegliere un cibo specifico per gattini e somministrarlo al felino diluito in acqua o in latte. Non forzate mai micio a mangiare, piuttosto lasciate sempre a disposizione il cibo nella ciotola così che possa abituarsi a quella nuova alimentazione.
Se avete invece dato il benvenuto ad un gatto che ha già compiuto i tre mesi di vita non avrete bisogno di eseguire questo passaggio di svezzamento. A tre mesi, infatti, il gatto è già in grado di nutrirsi di cibi solidi, a voi quindi spetterà scegliere la giusta alimentazione di un gatto di quell’età, che è sicuramente più nutriente e ricca rispetto a un gatto adulto.
Come scegliere il cibo per il gatto
Come abbiamo visto, l’alimentazione del gatto appena adottato varia tantissimo, la prima cosa da prendere in considerazione è sicuramente l’età che micio ha quando arriva in famiglia; ma non solo, anche patologie, allergie o malattie pregresse potrebbero, ovviamente, richiedere una dieta specializzata.
In questo caso è opportuno sempre confrontarsi con il veterinario di fiducia e, nel caso si scelga di adottare un gatto adulto, di mettere a corrente l’esperto della sua condizione clinica.
Nel caso invece di un gattino di poche settimane di vita, come abbiamo visto, la nutrizione verrà organizzata per step in base ai giorni e alle settimane. In aiuto, oltre alla parola del veterinario, ci viene anche il cibo preconfezionato. Le aziende del settore, infatti, riescono a fornire gli alimenti specifici proprio in base all’età del gatto, per favorire una dieta sana e soprattutto bilanciata per micio.
Attenetevi quindi sempre alle dosi consigliate sulle indicazioni scritte dietro alle confezioni e non dimenticate di farvi aiutare dal veterinario.
Cose da non fare
La prima cosa che vogliamo, quando un nuovo arrivato varca la soglia di casa e dargli tutto il nostro affetto e non solo. Dobbiamo però prestare attenzione ad alcuni errori in cui non dovremmo cadere, soprattutto per il benessere del gatto.
Occuparci dell’alimentazione di un gatto adottato è davvero importante per garantire la migliore crescita del nostro animale domestico. Sia che si tratti di un gattino di poche settimane di vita, che di un gatto adulto, non possiamo trascurare l’aspetto dell’alimentazione o nutrire il nostro micio in maniera sbagliata, come ci teniamo sempre a ribadire, ne va della sua salute.
Tra gli errori che vengono spesso commessi tra i genitori felici ci sono proprio quelli che riguardano la nutrizione. Alcuni proprietari di gatti, infatti, preoccupati del loro svezzamento, del peso o di altre cose tendono a forzare magari i loro animali domestici andando a compromettere l’equilibrio nutritivo del piccolo animale.
È importante però tenere a mente sempre una cosa, i gatti sono dei buongustai ma sono anche animali molto esigenti, potrebbero quindi metterci un po’ prima di abituarsi a un nuovo alimento. Questi animali da compagnia sono particolarmente sensibili agli odori e alla consistenza, per questo magari inizialmente potrebbero non accogliere con entusiasmo la dieta che avete pensato per loro, se magari prima erano abituati ad altro.
Succede soprattutto quando si cambia il cibo in base all’età e quindi nei momenti più delicati come lo svezzamento o il cambio dell’alimentazione da gatto cucciolo a gatto adulto.
Quello dell’alimentazione del gatto appena adottato è un percorso che richiede impegno e attenzione, ma che se fatto con amore, e seguendo questi consigli, vi porterà dei risultati soddisfacenti. Attenzione solo a non commettere gli errori che vi elenchiamo qui di seguito.
Alimentazione del gatto appena adottato: gli errori
L’errore più frequente fatto dai genitori felini è quello che riguarda i gatti da svezzare. Quando in casa arriva un piccolo micio, la prima preoccupazione è quello di farlo mangiare per trasmettere all’animale le sostanze nutritive per la sua crescita. Dovete considerare però, che se anche il gatto è piccolo e ha poche settimane di vita, non morirà di fame!
Anche quando sono cuccioli, i gatti riescono a capire quando e come nutrirsi e se è il caso di smettere di mangiare. Considerate anche però che il gatto è un animale ingordo e quindi dovrete fare particolarmente attenzione nella fase di svezzamento: porzioni piccole e commisurate alle sue età, meglio se non troppo grandi perché potrebbero far sentire male il gatto o addirittura farlo soffocare.
Anche se lasciate la ciotola del gatto sempre a sua disposizione, attenzione al cibo che mettete all’interno, le quantità non devono essere abbondanti. Le abbuffate dei gatti, ad ogni età, sono solite generare coliche e indigestione che portano il gatto a vomitare o cadavere problemi gastrointestinali.
Se manzo, vitello, pollo e pesce, lessi o cotti, carote e piselli, riso e pasta molto cotta sono tra i cibi più adatti per i gatti piccoli, massima attenzione dovrete prestare ai condimenti e al sale, che possono davvero far male al nostro micio.
Anche il latte di vaccino è assolutamente sconsigliato per i fatti dopo i due mesi. Attenzione anche a somministrare il giusto cibo per ogni età, ad esempio se micio è cucciolo evitate di dargli il cibo per gatti adulti, perché meno proteici rispetto al cibo per gatti piccoli. Non somministrate neanche del cibo per cani, contiene elementi nutrizionali adatti ai cani e non ai gatti. E ancora, per la salute del gatto, è opportuno non dare mai dolci e cioccolata agli animali domestici, si tratti di alimenti davvero pericolosi per l’organismo dei nostri animali.
Seguite questi consigli di alimentazione del gatto appena adottato per far crescere sano e forte il vostro micio.