Alimentazione gattini, cosa bisogna sapere
Alimentazione gattini, passo per passo per una crescita salutare sin dai primi giorni, dall'allattamento allo svezzamento fino al primo anno
Alimentazione gattini, un argomento molto importante per chi vive con una gatta che ha partorito da poco tanti teneri micini.
Sin dalla nascita i piccoli necessitano di cure e attenzioni, in particolare di un’alimentazione equilibrata in grado di assecondare le loro esigenze.
Gattini e alimentazione, da dove si parte?
Il percorso alimentare dei micini parte dall’allattamento materno e dovrà proseguire con un corretto svezzamento, così da giungere a un’alimentazione completa.
Fragili, piccoli e giocosi, i cuccioli di gatto devono poter contare sulla presenza di pasti bilanciati in grado di offrire tutti i nutrienti più importanti.
Un percorso alimentare che potrebbe subire delle piccole flessioni a seconda della razza, con necessità specifiche utili per la crescita. Una dieta che possa offrire tutti i prodotti base da cui attingere per preservare e aumentare la forza e l’energia personale, per una crescita completa. Scopriamo insieme come.
Alimentazione gattini, passo dopo passo
Adorabili e coccolosi, i gattini appena nati sono una vera delizia per gli occhi e per il cuore. Così piccoli e bisognosi di amore e cure, devono poter contare sulla presenza di mamma gatta.
In particolare durante le prime settimane di vita, un periodo fondamentale per la crescita fisica e mentale degli stessi piccoli. Il proprietario deve affiancare questo momento così delicato supportando sia la madre che i cuccioli stessi.
Mamma gatta deve potere accedere a una fonte di cibo nutriente e specifico per la sua condizione, una scelta necessaria che potrà garantire benessere agli stessi piccoli.
I cuccioli riceveranno tutti i nutrienti fondamentali attraverso il latte materno e l’allattamento, una procedura che la madre replicherà con intervalli di tempo molto ravvicinati. E che potrà protrarsi durante i primi tre mesi di vita dei cuccioli.
Proprio durante le prime ore di vita i piccoli dovranno necessariamente attaccarsi al seno materno per succhiare il colostro, ovvero la prima tipologia di latte prodotto dalla madre a pochi momenti dal parto.
Alimentazione gattini, l’importanza del colostro
Il colostro è un prodotto importante per la crescita dei cuccioli perché ricco di vitamine, grassi, sali minerali e anche di caseina e lattosio, ma in pochissime percentuali.
Svolge un compito fondamentale per i gattini perché li nutre, getta le basi per la formazione delle difese immunitarie e degli anticorpi.
Inoltre ripulisce l’apparato digerente dei cuccioli preparandolo per le successive funzioni digestive. Per questo l’allattamento materno è così importante per il benessere degli stessi cuccioli.
Il micino sta bevendo abbastanza latte?
Il proprietario dovrà osservare e controllare che il tutto prosegua in modo naturale e corretto, che i piccoli riescano ad attaccarsi alle mammelle così da ricevere il latte.
Valutando la crescita degli stessi e monitorando il peso che dovrà aumentare gradualmente dai 100 grammi iniziali della nascita. Una crescita lenta ma costante a riprova del corretto nutrimento materno.
E della presenza nel latte di tutti i nutrienti utili ai piccoli. Nel caso ciò non dovesse verificarsi il proprietario dovrà intervenire, in particolare in assenza di latte o di rifiuto dei piccoli.
O se gli stessi dovessero faticare ad attaccarsi al seno. Un mancato allattamento a poche ore dalla nascita potrebbe avere una ricaduta sulla salute e sulla sopravvivenza dei cuccioli.
Il proprietario dovrà allattarli con un prodotto artificiale e specifico per i gattini, da somministrare ogni due o tre ore nei quantitativi indicati dal veterinario.
Replicando le gesta materne ovvero pulire i piccoli dopo l’allattamento con del cotone inumidito, specialmente la zona addominale e ano-genitale.
Una procedura che mamma gatta mette in atto per favorire la digestione e il corretto transito intestinale. Sono fasi semplici ma necessarie per il benessere dei nuovi nati di casa.
Gattini e prime settimane
Durante le prime settimane di vita l’alimentazione dei gattini dipende direttamente dalla produzione materna di latte o, in caso di assenza, dal latte artificiale.
Una serie di poppate a cadenza precisa in grado di agevolare un aumento di peso costante e una crescita salutare. Dopo circa tre settimane dal parto il latte materno inizierà a diminuire gradualmente.
L’allattamento proseguirà fino ai primi mesi di vita ma il proprietario dovrà integrarlo con cibo solido così da agevolare un corretto svezzamento.
Anche per quanto riguarda l’allattamento artificiale i piccoli andranno seguiti passo dopo passo, con un nutrimento costante. Durante le prime due o tre settimane dovranno mangiare almeno sette o otto volte al giorno.
Con poppate regolari ogni tre o quattro ore, compresa la notte. Dalla terza settimana l’allattamento diminuirà a cinque o sei poppate giornaliere fino alla fase dello svezzamento.
Prima dello svezzamento: che cosa fare?
Questo è il periodo più delicato e al contempo importante nella vita dei cuccioli di gatto, incentrato sulla crescita fisica e sull’aumento delle difese immunitarie.
Sulla creazione dei legami tra madre e fratelli e sulla prima fase di socializzazione della sua vita, quella che insegnerà ai piccoli l’interazione corretta tra simili.
Ma anche con gli altri animali di casa, con l’uomo e i rudimenti legati al gioco e alla caccia. In questo momento preciso i piccoli potranno iniziare a testare alimenti alternativi al latte materno. Per questo la proposta dovrà risultare consona alle loro esigenze oltre che varia.
L’alimentazione dei gattini deve prevedere la presenza di cibi umidi e morbidi, facilmente masticabili e per questo allungati con poca acqua. Ma senza dimenticare il cibo secco da testare e provare per ampliare la proposta nutritiva.
In questo modo i cuccioli potranno valutare personalmente quale sia il prodotto migliore per le loro esigenze sviluppando le preferenze personali in fatto di cibo e prodotti presenti in commercio.
Alimenti prima dello svezzamento
Mentre il proprietario potrà verificare quale sia l’alimento migliore per i cuccioli di casa in grado di favorire una crescita adeguata e costante.
Quale il prodotto più equilibrato utile a soddisfare il loro fabbisogno nutritivo, o al contrario quale il prodotto meno adatto per i piccoli.
Intercettando anche per tempo la presenza di allergie e intolleranze alimentari, così da correggere subito il tiro con una proposta alternativa.
I piccoli di casa devono poter fare affidamento su una scelta alimentare ricca di nutrimento in particolare vitamine e sali minerali, per questo è importante integrare in modo corretto il latte materno.
Gattini e svezzamento, i primi mesi
L’introduzione di cibo morbido e solido proprio durante l’allattamento condurrà i cuccioli verso lo svezzamento alimentare.
Che si completerà e diventerà definitivo intorno ai tre mesi, ma la tempistica potrà variare in base alle singole preferenze e alle predisposizioni personali.
Secondo la legge i cuccioli possono allontanarsi dalla madre già intorno alle nove settimane di vita, ma lo svezzamento si può considerare concluso intorno ai tre mesi.
L’alimentazione dei gattini prescelta dovrà necessariamente tener conto delle caratteristiche fisiche degli stessi e del tratto digestivo non ancora completamente formato.
Quali sono le quantità giuste per lo svezzamento dei gattini?
A fronte di un appetito davvero importante che andrà comunque assecondato con tante piccole porzioni offerte in più tempi durante l’intero arco della giornata.
Mantenendo una certa puntualità nei confronti dei pasti che andranno forniti sempre con la stessa cadenza temporale in modo da abituare i piccoli.
Inserendoli in una sorta di tabella alimentare che impedisca di renderli troppo affamati tra un pasto e l’altro. Allineando l’offerta casalinga alle abitudini che avrebbero in natura se non fossero gatti domestici.
Ovvero un’alimentazione spalmata lungo tutto l’arco della giornata e delle 24 ore, composta da più di venti mini pasti.
Gli esperti infatti suggerisco di lasciare sempre qualcosa nella ciotola, prima di andare a dormire, in modo che i cuccioli possano possa spiluccare anche di notte.
Convincere i gattini a mangiare il nuovo cibo: come si fa?
Per incuriosire i piccoli con il nuovo cibo basta allungarlo con acqua tiepida per poi intingervi un dito e posizionarlo sotto il loro musetto.
Più è morbido e masticabile più è facile da assaporare e digerire, è un passaggio che può avvenire gradualmente nel tempo e che va supportato in modo corretto.
Per questo è importante fornire sempre del cibo fresco e morbido, anche se in mini porzioni. I piccoli potranno assaporalo, giocarci, testarlo personalmente.
E quando si sentiranno pronti lo sceglieranno autonomamente sostituendolo al latte materno. E dopo che lo svezzamento avrà avuto luogo il proprietario dovrà calibrare il corretto quantitativo di cibo correlato all’età dei gattini.
Dividendolo in tante porzioni da offrire durante la giornata, ma senza eccedere con le dosi per non agevolare un malsano aumento di peso.
Gattini e nutrimento in autonomia
Dal settimo mese di età i gattini potranno nutrirsi correttamente da soli, assumendo sia cibo umido che secco, scelto sempre in base all’età e alle singole esigenze.
Ma a differenza del passato il cibo andrà diviso in due pasti principali da fornire la mattina e la sera, intervallando l’attesa con qualche crocchettina o bocconcino.
Da offrire durante l’arco della giornata, così da spezzare la fame e la lunga attesa. Sempre senza scordare l’apporto calorico e nutritivo giornaliero.
E senza dimenticare un elemento fondamentale ovvero i liquidi, molto presenti durante le prime fasi della vita dei gattini.
Grazie alla presenza del latte, ma che andrà gradualmente integrato con l’acqua e con il cibo umido lasciando sempre una ciotola piena.
L’acqua deve risultare fresca e sempre limpida, andrà cambiata con frequenza e mai sostituita con il latte vaccino. Poco tollerato dall’intestino del gatto perché non più in grado di assorbirlo in modo corretto senza incappare in problematiche di tipo intestinale.
L’alimentazione gattini: dall’infanzia all’età adulta
Come abbiamo potuto notare durante la prima fase della loro vita l’alimentazione dei gattini dovrà risultare nutriente e adeguata a soddisfare il loro fabbisogno energetico.
Ma gradualmente andrà calibrata in base alla crescita degli stessi impedendo un accumulo di grassi che potrebbe rivelarsi negativo per la loro salute.
L’età dell’infanzia si può definire conclusa intorno al primo anno di età quando da piccoli batuffoli i gattini assumono le sembianze di giovani adulti.
Questa seconda fase della loro vita si svilupperà fino al raggiungimento del settimo anno di età, ovvero quando scatterà l’ultima fase della loro vita: la terza età.
L’energia dei primi mesi e del primo anno sarà presente anche durante l’età adulta, anche se con meno enfasi e caos.
I gatti inizieranno a convogliare i loro interessi in attività specifiche, non solo gioco e riposo ma anche attività predatoria e movimento.
La dieta del gattino, ora divenuto giovane adulto
La dieta dovrà rispondere alle loro esigenze energetiche, una richiesta condizionata anche dalla razza di appartenenza.
Per offrire pasti equilibrati è necessario consultare il veterinario di fiducia che potrà suggerire il prodotto più adatto o creare un menu personalizzato.
Che possa rispondere alle esigenze nutritive e fisiologiche dei gatti di casa, una dieta che contempli alimenti e prodotti ricchi di proteine, grassi sani, minerali e vitamine.
Sempre considerando la routine quotidiana dei gatti di casa e il tipo di attività svolta, ma principalmente senza dimenticare la loro natura carnivora.
Il piano alimentare quotidiano dovrà offrire una maggiore presenza di proteine, i gatti sono animali carnivori e come tali vanno considerati e assecondati.
Proteine ed altri nutrienti essenziali
La presenza di proteine è fondamentale per il benessere dei felini per la necessità di taurina, un amminoacido che non riescono a sintetizzare naturalmente.
Dal punto di vista fisiologico la sua assenza può agevolare una serie di problematiche di tipo cardiaco, visivo e una scarsa formazione fisica nei gattini che risultano piccoli e rachitici.
Del resto se vivesse in natura il gatto si ciberebbe esclusivamente di carne ricavata dalla caccia di piccole prede quali topi e uccellini.
Vivendo in casa sarà compito del proprietario assicurargli il giusto apporto proteico quotidiano, con il supporto di cibi dalla qualità elevata.
Senza dimenticare la presenza di grassi e carboidrati, già adeguatamente calibrati all’interno dei prodotti industriali. Meglio evitare il fai da te casalingo, sia con i gatti adulti e in particolare con i cuccioli.
Affidando agli alimenti di produzione industriale il ruolo di assolvere a questo importantissimo compito. Ogni età può contare sulla presenza di cibi equilibrati e bilanciati, altamente nutritivi.
Con un occhio di riguardo alle singole esigenze dei gatti, in particolare se vittime di patologie e malattie presenti fin dalla nascita.
Il cammino di crescita richiede cura e attenzioni speciali a partire dalla gravidanza di mamma gatta, un momento delicato ma di formazione molto importante.
Per questo è consigliabile chiedere supporto al veterinario così da impostare un cammino alimentare sano, equilibrato e in grado di offrire tutta l’energia necessaria. In particolare quando si parla di alimentazione dei gattini.
Evitando di scivolare nel fai da te casalingo con ricette improvvisate che potrebbero favorire carenze nutrizionali o, al contrario, un accumulo dannoso di peso.