Come aiutare un gatto pauroso a superare le sue fobie
Ci sono numerose tecniche per aiutare un gatto pauroso a superare le proprie fobie e farlo vivere felice e nel migliore dei modi. Scopriamole insieme!
La salute della nostra piccola palla di pelo è prioritaria, anche quella psicologica. Se la nostra è sempre timorosa, sapere come aiutare un gatto pauroso a superare le sue fobie può tornarci molto utile. Non sarà solo un bene per Micio, ma anche per il nostro rapporto con lui, sempre più intenso e simbiotico.
Si tratta di un amico a quattro zampe estremamente abitudinario, che si destabilizza davanti a qualsiasi novità o cambiamento, ecco allora che la prima cosa da fare per favorire la sua serenità è garantirgli un ambiente confortevole e a misura di gatto nel quale vivere senza ricevere brutte sorprese.
Uno sguardo d’insieme
Come possiamo aiutare un gatto pauroso? Favorendo la sua routine o interrompendo il meccanismo che lo tiene più o meno costantemente in allarme. Le new entry in famiglia, i traslochi, le visite degli amici e dei parenti che non gli fanno molta simpatia: sono tutti motivi per cui il nostro adorato Miao può essere ansioso e agitato. A tal proposito, potrebbe tornare utile saperne di più su come gestire l’ansia nel gatto.
Quando adottiamo un amico a quattro zampe, non facciamolo mai sull’onda dell’entusiasmo, ma solo se siamo estremamente consapevoli di quale sia l’impegno e se sappiamo di avere le risorse materiali ed emotive per prenderci cura di un altro essere vivente “finché morte non ci separi”. La prima cosa da fare, nell’attesa che Miao arrivi a casa, è di fare in modo che il luogo in cui vivrà tenga conto delle sue esigenze. La casa deve essere a misura di gatto, insomma.
A maggior ragione sei il gatto è traumatizzato da esperienze negative passate, bisogna avere un po’ di pazienza in più, comprendere che ogni giorno deve fare i conti con qualcosa che lo ha segnato e che non deve essere per nulla semplice.
Coraggio e paura camminano a braccetto
Per quanto siamo di fronte ad animali che hanno nel dna la caccia, curiosi, intraprendenti e coraggiosi, abbiamo anche a che fare con qualcuno che ama le proprie abitudini e non ama per nulla le sorprese. Per questa ragione, per fare un esempio, i felini non sopportano i trasferimenti. Si tratta di un vero e proprio evento traumatico, a meno che non li prepariamo con calma e largo anticipo all’evento. In ogni caso, se conviviamo con una palla di pelo e il suo carattere non rivela anomalie rispetto al solito, non costringiamola a spostamenti continui o superflui.
Ha bisogno di un luogo in cui riesca a sentirsi a casa, protetta e al sicuro. A tal proposito, potrebbe tornare utile sapere come abituare il gatto al trasportino, in maniera tale che lo veda come un alleato e non come un nemico o un mezzo con il quale viene portato dal veterinario di fiducia per le visite periodiche. I felini sono animali coraggiosi ma, proprio come noi, si contraddistinguono per il loro carattere. Esistono quindi gatti coraggiosi, così come esistono esemplari più timidi, schivi e timorosi.
Le possibili cause
Il punto resta comunque sapere come aiutare un gatto pauroso. Sono moltissime le cause che portano un felino a essere spaventato dal mondo esterno. Può essere il suo temperamento introverso e poco sicuro, oppure può essere una condizione legata ad alcune esperienze traumatiche.
La paura potrebbe dipendere anche da un malessere fisico che lo fa sentire a disagio. Se notiamo delle differenze comportamentali nella nostra piccola palla di pelo, chiamiamo il nostro veterinario di fiducia – che conosce anche pregressi clinici e caratteristiche di razza – per fissare un controllo e scongiurare il peggio.
Nel caso in cui dovesse trattarsi di qualcosa di grave, la tempestività verrà premiata, soprattutto se accompagnata da una anamnesi il più possibile dettagliata. Se le cause organiche vengono escluse, lo specialista potrebbe consigliarci il supporto di un etologo esperto in comportamento felino.
E i possibili segnali
Qualsiasi sia la ragione scatenante, l’unica cosa sicura è che vivere con un amico a quattro zampe perennemente spaventato da tutto ciò che lo circonda non è piacevole né salutare, per nessuno degli attori in gioco. Ne soffre sia Miao che il suo compagno di avventure bipede, che ha come obiettivo primario quello di vederlo sempre forte e in salute.
Esistono dei modi per aiutare un gatto pauroso a superare le sue fobie? Certamente sì, ma bisogna armarsi di tanta pazienza e dedizione. Con metodo, attenzione e le direttive di personale specializzato i nostri sforzi verranno ricompensati. Il primo contesto in cui avverrà è quando saremo in grado di comprendere il linguaggio del gatto.
Per riconoscere il timore dobbiamo guardare Miao dritto negli occhi, ma senza mantenere lo sguardo fisso, altrimenti interpreta il nostro come un atteggiamento di sfida. Se notiamo le pupille dilatate, le orecchie all’indietro e appiattite, il pelo rizzato vuol dire che qualcosa lo mette a disagio, che vicino a lui c’è una fonte di preoccupazione.
I rimedi
Naturalmente, la prima cosa da fare è capire l’origine di questa paura. Se si tratta di una in particolare le strade da percorrere non sono tante. Se, ad esempio, la nostra piccola palla di pelo ha paura degli estranei, dobbiamo iniziare ad accettare questa condizione e cercare di salvaguardare l’equilibrio psicofisico di Miao.
Anche se i nostri amici sono desiderosi di accarezzarlo, non dobbiamo forzarlo a fare qualcosa che non vuole. Se e soprattutto quando vorrà, sarà lui ad avvicinarsi. Facciamo sempre in modo che i suoi spazi non vengano invasi e che abbia sempre una zona di comfort dove nessuna persona potenzialmente pericolosa possa entrare.
Per aiutare un gatto pauroso, nella maggior parte dei casi, poi, bisogna intervenire. Cerchiamo di tranquillizzarlo, facendo in modo che piano piano inizi a fidarsi, e ascoltiamo i suggerimenti del veterinario di fiducia. Non dimentichiamo, infatti, quanto sia importante la socializzazione e imparare a interagire con il mondo esterno.
Ovviamente, sia il cibo che il gioco possono venire in nostro aiuto. Magari la nostra palla di pelo ha paura di tutto, ma vedremo che quando sarà affamata riuscirà a vincere i suoi timori. Insomma, la parola d’ordine è – senza ombra di dubbio – pazienza.