Come aiutare il gatto ad affrontare il primo caldo estivo
L'estate sta arrivando e si sta più volentieri all'aperto. Aiutare il gatto ad affrontare il primo caldo estivo, però, diventa fondamentale perché stia bene
L’estate è per molti la stagione preferita dell’anno: ferie, belle giornate, gite. Bisogna però evitare che un colpo di calore metta a repentaglio la salute. Le alte temperature infatti possono anche arrivare a uccidere gli animali che vanno in ipertermia.
Le nostre piccole palle di pelo hanno certamente molte più opportunità di scorrazzare e divertirsi durante il periodo estivo, e hanno un richiamo istintivo verso i raggi solari indipendentemente dalla stagione.
Ecco perché è importante aiutare il gatto ad affrontare il primo caldo estivo. Occhi chiusi davanti alla finestra che fa trapelare quell’unico raggio di sole della giornata, durante l’inverno; e intere giornate distesi in giardino (se lo si ha a disposizione), durante l’estate.
I benedici del sole su Miao (e non solo)
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Aiutare il gatto ad affrontare il primo caldo estivo è importante tanto quanto conoscere cosa gli faccia bene. Sembra quasi che il nostro peloso conosca tutti i benefici del sole e che l’istinto lo guidi verso quello che lo fa stare in salute. Il sole, infatti, è:
- Fonte naturale di vitamina D, favorisce l’assorbimento di calcio e fosforo;
- Un toccasana per il sonno;
- Un aiuto nella produzione di serotonina;
- Un’arma contro il freddo;
- Un rimedio naturale contro i dolori articolari.
Il segreto è non esagerare. Ovviamente non è facile dare una risposta univoca. Ci sono diversi fattori da tenere in considerazione: la temperatura e l’ora della giornata per esempio.
Consigli utili
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È sicuramente meglio evitare l’esposizione diretta al sole, soprattutto nelle ore più calde, e dare sempre l’opportunità a Miao di ripararsi in una zona all’ombra.
I nostri amici a quattro zampe sanno regolarsi molto meglio di quanto non possiamo fare noi per loro, l’istinto li fa stendere al sole quando ne hanno beneficio e li fa riparare all’ombra di un albero quando il troppo caldo comincia a rappresentare un rischio.
Ci sono delle linee guida da seguire per eventuali malesseri legati all’alta temperatura. La prevenzione infatti è l’unica vera arma contro questo problema e inizia da quando notiamo che il gatto è accaldato.
Gatto ha caldo, sintomi
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Aiutare il gatto ad affrontare il primo caldo estivo vuol dire evitare le gravi conseguenze del colpo di calore: insufficienza epatica e quella renale, emorragie all’apparato gastrointestinale, perdita di sali e di zuccheri sono le principali.
Esistono delle razze maggiormente soggette al caldo, e quindi si deve fare particolare attenzione: gli amici a quattro zampe a pelo lungo e quelli abituati a climi rigidi, per esempio. Occhi aperti anche con quelli che soffrono di obesità, i cuccioli e quelli avanti con l’età. Ma quali sono i segnali che ci devono mettere in allarme?
Micio ansima e ha il respiro accelerato (nei casi più gravi può arrivare a vomitare). La temperatura corporea è sopra i 42 gradi centigradi (quella normale si aggira attorno ai 39). Ci sono i segnali tipici di un gatto disidratato. Episodi di diarrea, salivazione eccessiva e aritmia, cianosi e problemi di equilibrio dovuti alle forze che mancano e al rischio di collasso.
Come capire se il gatto ha caldo
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L’errore da evitare assolutamente è cercare di abbassare rapidamente la temperatura corporea, si rischia altrimenti il problema inverso: l’ipotermia. Se si è nella condizione, per aiutare il gatto ad affrontare il primo caldo estivo, l’ideale sarebbe correre dal veterinario più vicino e chiedere il suo intervento. Se si fosse costretti ad agire in prima persona, ecco cosa fare:
- Spostarlo in un luogo fresco;
- Inumidirgli la bocca con acqua, senza farlo bere (se sta ansimando rischia di soffocare);
- Tamponarlo con panni di acqua fredda, solo in determinati punti e non integralmente;
- Prendergli la temperatura con un termometro rettale: se scende fino ad almeno 39 gradi è fuori pericolo.
La durata del colpo di calore dipende dall’intensità e da quando ci si rende conto di cosa si tratta. Oltretutto nei soggetti obesi i sintomi sono molto più intensi e fastidiosi. Se si porta Miao dal veterinario dopo le fasi iniziali, l’episodio durerà di meno rispetto a quando l’intervento tarda ad arrivare.
Come si comporta il gatto nelle giornate molto calde
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Nei giorni successivi a un simile episodio sono altamente raccomandati il riposo e il monitoraggio dello stato di salute in generale. Se si è intervenuti tempestivamente non ci saranno effetti collaterali particolari; se invece si è arrivati a sintomi quali convulsioni, svenimenti le conseguenze possono essere più gravi.
Mai come in questo caso, vale il detto “prevenire è meglio che curare”. In quest’ottica, non lasciare il gatto chiuso in macchina, né all’ombra né tantomeno al sole. Evitare luoghi chiusi e piccoli, privi di ventilazione. Due ore chiuso dentro l’auto, anche con uno spiraglio per la circolazione dell’aria, possono essere fatali.
Se si deve lasciare il nostro amato quadrupede molto tempo a casa da solo, è bene aprire le finestre prima di uscire (e accertarsi che gli ambienti siano stati messi in sicurezza). Un’altra buona idea è attivare l’aria condizionata con il temporizzatore che fa sì che la temperatura non si alzi mai troppo.
Nel caso di giardini o terrazze, bisogna sempre assicurarsi che il felino abbia una zona all’ombra per ripararsi dal sole e che non gli manchi mai acqua fresca e pulita. Nelle spiagge dove i gatti sono ammessi, se amano l’acqua, i bagni regolari sono un ottimo modo per prevenire eventuali malesseri.
Nel caso di gatti a pelo lungo, la toelettatura è fondamentale. Attenzione però a chi la fa: affidarsi sempre a un esperto che sappia il punto esatto il cui rasare per non compromettere l’autoregolazione della temperatura corporea. Portare con sé dell’acqua durante le gite o quando portiamo il gatto in vacanza è una sana abitudine, così come evitare l’esercizio fisico nelle ore più calde della giornata.
Gatto caldo al tatto
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Aiutare il gatto ad affrontare il primo caldo estivo vuol dire anche avere gli accessori che possono facilitare il nostro compito e il benessere di Micio. L’uso del cuscinetto refrigerante permette di prevenire. Dobbiamo semplicemente dispiegarlo (non occorre elettricità e non occorre metterlo in freezer).
Essendo leggero e ripiegabile, lo si può anche portare in vacanza e mettere anche in macchina, in modo tale da rendere più confortevole il viaggio. Durante l’estate diventa il luogo d’elezione per i cani, che possono godersi i raggi del sole senza paura.