Adottano un gatto maschio e tingono tutto di blu, ma all’improvviso lui… partorisce
La sua umana aveva preparato tutto l'occorrente per un gatto maschio ma quella che aveva adottato era una femmina
Oggi vogliamo raccontarvi una storia davvero particolare che viene dal Brasile. Parla di un errore, commesso da una donna che aveva adottato un gatto. Questo errore l’ha portata a non capire che quello che aveva adottato non era un gatto, ma una gatta! Ovviamente questa donna, se ne è accorta quando è stata messa di fronte l’evidenza.
Tutto inizia quando questa donna decide di adottare un bellissimo gatto. Decide che lo chiamerà Lion, un nome bellissimo che a lei sembra perfetto per il nuovo arrivato. Come tutti i proprietari di quattrozampe, in vista dell’arrivo del suo gatto, comincia a comprare tutto l’occorrente per lui e a preparare anche la casa. Quindi, prepara un angolo apposta per il gatto e lo tinge tutto di blu. Questo colore, per questa donna, è quello che più ricorda il sesso maschile.
Le prime settimane a casa con Lion passano tranquille. Il gattino sembra che si stia ambientando bene. Tutto a un tratto, però, la sua umana comincia ad accorgersi che c’è qualcosa che non va. La sua pancia, infatti, cresce esponenzialmente.
Al contempo, però, nota che il gatto, stanchezza a parte, sta bene. Non ha problemi con il cibo, beve a sufficienza e non mostra segni di malattia. In ogni caso, la donna deicde, dopo aver sentito i veterinari, di somministrargli degli antibiotici. Non sembrano, però, sortire alcun effetto: la pancia continua a crescere. Un giorno, però, questa situazione arriva ad un punto.
Leggi anche: Gatto Savannah, carattere e personalità: cosa sapere
Infatti, il gatto bussa alla porta della camera della sua umana e chiede insistentemente di entrare. La donna apre la porta e nota qualcosa che sporge da dietro la coda. Giusto qualche ora dopo, il gattino Lion aveva partorito ben cinque cuccioli!
Insomma, per fortuna non c’era nessuna malattia di cui preoccuparsi, semplicemente il protagonista di questa storia non era Lion, ma Liona!
Leggi anche: Questo gatto non riesce proprio a farsi contagiare dallo spirito del Natale