Acquistare un gatto del Bengala: cosa sapere
Acquistare un gatto di razza Bengala è sempre una scelta positiva, è un amico allegro, infaticabile, pronto al gioco e all'interazione.
Prima di acquistare un gatto del Bengala è importante conoscere qualche dettaglio riguardante questo felino dal look così esotico ed affascinante. Noto anche come Bengalese o Bengal è un animale molto vivace ed atletico, il compagno di avventure perfetto per chi ama interagire e giocare costantemente. Dall’animo attivo e curioso, è un amico infaticabile alla costante ricerca del contatto fisico.
Per un acquisto corretto del gatto del Bengala è importante rivolgersi ad allevamenti certificati che possano rilasciare la documentazione riguardante il Pedigree, quindi le varie certificazioni anche dal punto di vista sanitario; il prezzo è abbastanza alto e può oscillare tra i 1200 euro per un gatto del Bengala da compagnia fino ai 2500 euro, per un animale da esposizione e riproduzione. Il suo aspetto non deve trarre in inganno, nonostante conservi un’indole selvatica è un animale domestico a tutti gli effetti con una spiccata curiosità anche nei confronti dell’acqua.
Il gatto del Bengala è un bel gatto da acquistare perché ama giocare, muoversi e saltare in modo instancabile, ma per questo motivo non è adatto alle famiglie che prediligono una presenza dall’indole serafica e placida; è perfetto invece per chi adora giocare con il proprio felino. Cerca costantemente l’interazione con il proprio amico umano, quindi il contatto, le coccole e le attenzioni. Ama lo spazio e le attività ludiche, non è bene lasciarlo solo in giardino ma è importante predisporre un balcone recintato oppure un grosso box per esterni attrezzato con tronchi, scalette e tiragraffi a più piani. Adora saltare, lanciarsi, cacciare piccoli animaletti, ma nonostante l’indole turbolenta è un gattone simpatico, allegro e particolarmente affettuoso. Vista la passione per l’acqua potrebbe mostrare un forte interesse per i rubinetti e anche per le docce dove intrufolarsi curiosamente per giocare e lavarsi. È un esemplare a cui dedicare tempo e attenzione e potrebbe trovare nei bambini più grandi degli ottimi alleati di scorribande e giochi.
Il gatto del Bengala non richiede cure particolari se non la classica spazzolata d’ordinanza, quindi le visite di routine, una dieta bilanciata che non appesantisca il suo fisico e preservi la sua digestione delicata. Il felino vanta una buona salute generale, ma la razza è predisposta verso alcune malattie come la displasia all’anca, la lussazione rotulea, l’atrofia progressiva della retina, ma anche la neuropatia distale e la cardiomiopatia ipertrofica. Per questo motivo è fondamentale l’acquisto solo presso allevamenti certificati per non imbattersi in animali non conformi agli standard di razza, quindi con problematiche fisiche e genetiche.
Curiosità
Nato casualmente nel 1963 da un incrocio tra un gatto domestico e un gatto leopardo asiatico (Asian Leopard Cat), dieci anni dopo il gatto del Bengala ha catturato l’attenzione del dr. Centerwall che decise di studiarne le caratteristiche per trovare soluzioni pratiche alla leucemia virale felina. Dai successivi incroci il medico non riuscì a ricavare un vaccino utile ma diede il via alla razza gatto del Bengala, che ottenne il riconoscimento ufficiale dalla TICA nel 1986. Gli incroci successivi hanno permesso di migliorare notevolmente l’indole iniziale fortemente selvatica e nervosa, spingendo verso un carattere più affettuoso e docile.
La caratteristica principale del gatto del Bengala è legata alla sua fisicità che non passa inosservata, il micio appare muscoloso e tonico con pelo corto e caratterizzato da macchie evidenti che riportano alla mente le tonalità del leopardo. Le colorazioni consentite sono Spotted Tabby, con nuance rossastre bruciate e tocchi di nero, quindi Snow bengal noto anche come color leopardi delle nevi, le macchie appaiono sempre evidenti e ben marcate.