Posso abituare il gatto a stare in braccio oppure no?
Il benessere di Miao è una nostra precisa priorità, coccolarlo un desiderio. Ma posso abituare il gatto a stare in braccio? Quali fattori incidono?
Secoli di convivenza a stretto contatto con il nostro amico a quattro zampe ci ha permesso di avere un rapporto sempre più simbiotico e intenso. Non è più colui che tiene lontani i topi, ma un membro della famiglia a tutti gli effetti.
C’è chi lo fa di sua spontanea volontà, che cerca il contatto fisico e per il quale le coccole sono sempre benaccette, ma come possiamo fare se il carattere della nostra piccola palla di pelo è un po’ più diffidente?
Posso abituare il gatto a stare in braccio e quali sono i limiti da non superare per non infastidirlo? Se siamo alla prima esperienza felina, il consiglio è sempre quello di affidarsi a un etologo esperto.
Coccole e carezze
Adottare un amico a quattro zampe cambia la vita in meglio, si impara che cosa sia la riconoscenza e l’amore incondizionati. Sì, anche Miao è in grado di dimostrarlo, a dispetto dei falsi miti sui gatti che lo dipingono diverso da quello che è in realtà.
Cosa c’è di meglio, se non mettersi sul divano con il micio tra le braccia per ricevere delle dosi di fusa extra? A proposito di fusa è importante sapere se sono sempre positive, o se nascondono anche un ipotetico malessere: se il gatto fa le fusa è davvero felice?
Il punto cruciale è rispettare l’indole del nostro amico a quattro zampe e non costringerlo a fare nulla di cui non abbia voglia. Non dimentichiamo, infatti, che siamo di fronte a un animale dalla forte componente istintiva della quale dobbiamo tenere conto.
Non pensiamo che se adottiamo un felino lui sia sempre a nostra disposizione. È un altro essere vivente con i suoi bisogni e le sue volontà. Inoltre, è un pet che ama avere dei momenti di indipendenza e cercare solo in determinati momenti della giornata la compagnia di noi bipedi. È lui a dettare le condizioni. Questo non vuol dire che debba vigere l’anarchia, ma è giusto che ci sia rispetto reciproco.
Inoltre, non tutti gli esemplari sono uguali, un po’ come accade a noi esseri umani, ognuno di loro ha il proprio carattere. Conoscerlo è fondamentale per fare in modo che il legame con Miao sia di qualità e soddisfi entrambi gli attori in gioco.
Si possono prendere in braccio i gattini
Per abituare il gatto a stare in braccio è bene seguire alcune linee guida. Per qualsiasi dubbio o incertezza, chiediamo consiglio allo specialista, colui che conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza che possono incidere.
Il segreto è cominciare quando il felino è ancora piccolo. La socializzazione, anche con noi bipedi, prima comincia più è efficace e immediata. Come già accennato, non spingiamolo a fare nulla che non voglia e facciamo in modo di costruire un vero legame con lui.
Per favorire il benessere psicofisico di Miao è bene creare una casa a misura di quadrupede. Non solo lettiera, ciotole per cibo e acqua e cuccia; ma anche una zona franca che possa percepire come rifugio. A tal proposito, potrebbe tornare utile sapere come abituare il gatto al trasportino, perché non lo veda solo come un mezzo per andare dal veterinario, ma come un luogo in cui trovare protezione.
Usiamo i giochi e le coperte che ama di più e cerchiamo di ricreare momenti di serenità e armonia. Se si comporta bene, non dimentichiamo di mettere in atto la tecnica del rinforzo positivo, un premio che gli faccia capire che siamo fieri di lui. Prendiamolo per la gola!
Gatto salta in braccio
Se è appena arrivato in casa, lasciamo che esplori. Quando si avvicina e si lascia prendere, coccoliamolo con dolcezza e attenzione. Dovrà abituarsi al nostro tocco e all’odore che emaniamo. Nessuna imposizione, altrimenti si spaventerà e il timore lo farà allontanare. A tal proposito, ecco come curare l’ansia del gatto. Siamo di fronte a un animale estremamente abitudinario, che necessita di avere una propria routine anche nelle coccole. Con un po’ di pazienza e perseveranza, riusciremo a conquistare la sua fiducia.
Per abituare il gatto a stare in braccio dobbiamo procedere per gradi e rispettare la sua natura e il suo stato d’animo del momento. La serenità e la tranquillità renderanno tutto più semplice e spontaneo. Convinciamolo circondandoci di accessori che attirino la sua attenzione e che lo stimolino mentalmente. In commercio ce ne sono di tutti i tipi, ma ecco alcuni oggetti per gatti che vorrai sicuramente avere.
Proviamo a metterci al suo livello, letteralmente, a sederci sul pavimento per giocare con lui. Non dimentichiamo che gatti e caccia camminano a braccetto e, anche se per finta, si comportano da predatori. A tal proposito, ecco perché il gatto porta animali morti in regalo.
Sarà importante usare il tono di voce giusto, parlare al gatto in modo tale da farlo sentire al sicuro e protetto. Non svegliamolo e non richiamiamo la sua attenzione quando si è appena ripreso dal riposino pomeridiano. Ai felini piacciono gli odori familiari. È attraverso l’olfatto che reperiscono le informazioni che gli servono e stabiliscono se ci si può fidare o meno. Se ci mettiamo addosso la sua coperta preferita, faciliteremo il processo di acquisizione della fiducia.
Perché il mio gatto non viene in braccio
Per abituare il gatto a stare in braccio, potrebbe funzionare la corruzione. Nulla di illegale, tranquilli! Il meccanismo del rinforzo positivo a mo’ di premio fa sì che le associazioni positive nel cervello di Miao prendano il posto di quelle negative. Scopriamo quali sono gli snack che preferisce e sorprendiamolo con una dose extra ogni tanto. Se non abbiamo esperienza, facciamoci seguire dal veterinario di fiducia e non esageriamo con le quantità.
Lasciamone una piccola scia sul pavimento in modo che Miao segua il percorso come fosse un piccolo Pollicino. Vicino a noi, poi, sarà spinto a saltarci addosso. Ripetuto più volte, questo trucchetto ci permetterà di automatizzare il meccanismo. Accarezziamolo nei punti che preferisce, meglio la schiena e il collo ed evitiamo la pancia: quella la mostra solo quando il grado di fiducia sarà a un livello avanzato. Così, scopriremo i suoi punti deboli e inizierà a fare le fusa.