A processo l’uomo che ha torturato il gatto del vicino, con fil di ferro e tenaglie
Dovrà presentarsi a un regolare processo l'uomo che ha torturato il gatto del vicino, con fil di ferro e tenaglie. Ecco cosa ha fatto a quel povero micino indifeso
Dovrà andare a processo l’uomo che ha torturato il gatto del vicino. Il 56enne romeno deve rispondere davanti ai giudici dell’accusa di maltrattamento sugli animali, per aver fatto vivere momenti terrificanti a un povero gattino la cui unica colpa era quella di essersi introdotto nella sua abitazione. L’accusa, firmata dal pm Pietro Pollidori, riguarda la volontà di far del male all’animale con una vera e propria trappola.
In aula il proprietario del micio, che ha sporto denuncia ed è persona offesa nel procedimento, ha raccontato: “Era notte, un certo punto mi sono svegliato, perché ho sentito il mio gatto miagolare in modo insistente, prolungato, era evidente che stesse soffrendo e quando ho aperto la finestra ho visto il mio vicino che lo colpiva con una tenaglia“. Quando è uscito ha visto che il romeno continuava a picchiare l’animale. Grazie al suo tempestivo intervento e alle cure dei veterinari, dove si è subito recato per tentare di salvarlo, l’animale non è deceduto, anche se ha riportato gravi traumi alla testa e alla mandibola. Aveva anche segni di strozzamento.
Il fatto ha avuto luogo la notte del 24 luglio del 2017. L’imputato era amico del suo vicino di casa, ma non sopportava le incursioni del suo gattino nel giardino di casa sua. “Il micio sporcava e, a suo dire, avrebbe rovinato alcune piante“. Istigato dalle proteste della moglie, il 56enne, come si legge nel capo di imputazione, “dopo aver predisposto delle trappole in giardino – tramite lacci – e catturato il gatto, maltrattava l’animale per mezzo di una tenaglia in ferro per poi lasciarlo cadere al suolo: in particolare percuoteva ripetutamente il felino, al capo, più volte“.
L’uomo che ha torturato il gatto del vicino rischia una pena severa per maltrattamento di animali. La diagnosi è stata importante per il gattino. Si parla di trauma cranico per le percosse, disturbi oculari, frattura mandibolare, segni di strozzamento per la morsa dei fili di ferro. Rischia da 3 a 18 mesi di reclusione, oppure il pagamento di una multa da 5 a 30mila euro.