Amodip per gatti: cos’è, a cosa serve e quando si usa
Quando si usa Amodip per gatti? Cosa sappiamo a riguardo? Conosciamo questa sostanza? Scopriamo insieme cosa bisogna conoscere!
Siamo esperti in tema “accudimento di animali domestici”? Quanta esperienza abbiamo? Accogliere un gatto in casa non è di certo una passeggiata! Qualora dovessimo decidere di fare questo passo, dovremmo essere consapevoli di cosa implica tutto ciò.
Affezionarsi a lui, fra l’altro, non sarà poi così difficile: il rapporto che si instaura con un animale domestico, contro ogni previsione di coloro che non ne sono esperti, è davvero incredibile, duraturo, appassionante e totalizzante. Sarà così forte, infatti, che non potremo più farne a meno!
Gli vorremo un bene davvero molto profondo, tanto da volerlo vedere sempre in ottime condizioni. Tuttavia, questo potrebbe non essere possibile. Ci chiediamo il perché? Banalmente, anche i piccoli amici possono ammalarsi. Quello che possiamo fare noi, allora, è prendercene cura al meglio in ogni momento. Andiamo a scoprire oggi, ad esempio, che tipo di farmaco è l’Amodip per gatti, a cosa serve e quando è corretto somministrarlo.
A cosa serve Amodip per gatti?
Cos’è Amodip per gatti? Cosa sappiamo riguardo questo particolare farmaco? Quali sono gli effetti? Per cosa viene utilizzato solitamente? Ha delle controindicazioni? Oggi cercheremo di rispondere a tutte queste domande, al fine di capire come meglio somministrarlo e in quali situazioni.
Amodip per gatti appartiene alla categoria farmacoterapeutica degli antipertensivi. Dunque, il suo utilizzo è quello di trattare l’ipertensione sistemica, una problematica che, molto più spesso di quanto si possa pensare, colpisce i nostri amici felini a 4 zampe.
Cos’è l’ipertensione? In cosa consiste questa patologia che si sviluppa in modo ricorrente nei nostri dolcissimi amici? L’ipertensione sistemica riguarda un aumento eccessivo dei normali valori della pressione. Quest’ultima non è altro che la pressione che il cuore esegue nell’organismo e che permette la perfetta circolazione del sangue in ogni angolo del corpo.
Come sappiamo, la circolazione ottimale del sangue avviene quando il cuore riesce perfettamente a svolgere i suoi compiti di contrazione e decontrazione. Per mantenersi stabile e per evitare che l’intero organismo abbia delle problematiche di vario genere, la pressione deve avere dei valori stabili ed equilibrati durante l’intero periodo della vita di Micio.
Per capirlo, ci si deve muovere all’interno di un range che ha una massima (quando il cuore è contratto) che non deve superare i 160 mm Hg e una minima (quando il cuore è rilassato) che deve aggirarsi intorno agli 80/90 mm Hg. Nel momento in cui questi numeri dovessero alzarsi in modo eccessivo e spropositato, allora si parlerebbe di ipertensione sistemica.
Solitamente, questa problematica, anche abbastanza importante, è causata dalla presenza di ulteriori e differenti patologie che, in un modo o nell’altro, interferiscono con il lavoro del cuore e ne compromettono l’efficacia. Fra i motivi scatenanti e principali di ipertensione sistematica c’è sicuramente l’insufficienza renale. Questa malattia colpisce facilmente i gatti anziani, ma si può verificare anche in soggetti più giovani e particolarmente predisposti.
Fra le altre cause, inoltre, si può trovare anche:
- ipertiroidismo;
- diabete mellito;
- eventuali patologie metaboliche che creano scompensi di vario genere;
- aumento di peso esorbitante che, nel tempo, porta all’obesità.
L’ipertensione sistemica, quindi, che può essere curata grazie ad Amodip per gatti, è una problematica legata proprio all’aumento indesiderato della pressione. In questi casi, è il corpo stesso di Micio che cerca di reagire in modo autonomo al disagio. Per farlo, cerca di compensare le mancanze e i malfunzionamenti, almeno finché riesce.
Tuttavia, il punto di rottura arriva sempre. Quando l’organismo non ce la fa più, comincia a mandare segnali sempre più evidenti, in base alla gravità della situazione. Secondo la parte del corpo che ne rimane più colpita, si possono riscontrare alcuni sintomi che fanno da campanello d’allarme. Fra questi, ecco quelli più comuni:
- aumento spropositato della sete e, di conseguenza, costante stimolo di urinare;
- inappetenza;
- ipovisione, fino alla cecità;
- perdita di equilibrio;
- mancanza di forze;
- atassia;
- convulsioni;
- comportamenti strambi e anormali;
- insufficienza cardiaca (nelle situazioni ormai assai gravi).
Come si può combattere l’ipertensione sistematica? Proprio grazie ad Amodip per gatti! Scopriamo il dosaggio di questo farmaco, il suo utilizzo e la su efficacia che potrebbe davvero migliorare la vita, ormai un po’ compromessa, del nostro piccolo amico a 4 zampe.
Dosaggio e utilizzo
Come si usa Amodip per gatti? Qual è il modo migliore per somministrarlo? Come possiamo aiutare Micio a migliorare il suo stato di salute generale? Solitamente, Amodip viene venduto in compresse e si assume per via orale. Può essere dato con o senza cibo, l’importante è assicurarsi che il gatto lo ingerisca completamente.
Chiunque sia un minimo esperto, infatti, sa benissimo quanto i gatti non amino particolarmente ingoiare pasticche o compresse. Dobbiamo essere bravi, dunque, a trovare il metodo più giusto e più rapido di somministrazione.
Il foglietto illustrativo presenta delle indicazioni per quanto riguarda il dosaggio: 0,125-0,25 mg/kg. Comunque, per evitare di fare danni o peggiorare la situazione, è sempre necessario seguire il suggerimento del veterinario. Sarà di certo lui a proporci com’è meglio agire in questi casi, in base anche alla condizione specifica dell’esemplare.
Il trattamento con Amodip può andare avanti per circa 14 giorni. Se, passato questo arco temporale, non ci fossero i riscontri sperati, allora si potrebbe considerare l’idea di aumentare la quantità fino a circa 0,5 mg/kg (sempre dopo consulto medico).
Avvertenze particolari
L’Amodip per gatti è un farmaco molto efficace, ma anche abbastanza tosto da mandare giù. Dunque, prima di somministrarlo con facilità, è sempre consigliabile fare un check-up completo dello stato di salute generale di Micio, al fine di assicurarsi che tutto vada per il meglio.
Prima di scegliere per tale somministrazione, comunque, è importantissimo tenere in considerazione alcuni dettagli. Dato che l’ipertensione sistemica è spesso causata dalla presenza di altre patologie, come quelle sopra elencate., è determinante accertarsi della gravità (o meno) della situazione di Miao. Quello che è certo è che bisogna sempre considerare la coppia rischio/beneficio.
Quali sono le possibili conseguenze? E i risultati positivi? Cosa pesa di più sul piatto della bilancia? Chiaramente, tutto questo deve essere valutato grazie al supporto costante dello specialista. Lui saprà di certo consigliarci la scelta migliore da fare.
C’è, poi, anche un altro elemento da considerare. Non c’è chiarezza riguardo eventuali pazienti con ipertensione sistematica che soffrono anche di patologie epatiche. Questo dipende da un fatto particolare. L’amlodipina, sostanza contenuta nell’Amodip, è metabolizzata dal fegato.
Dato che la presenza di malattie a livello epatico potrebbe contrastare con questa somministrazione, si rende più che funzionale avere un quadro chiarissimo della condizione di salute dell’esemplare. Le valutazioni, in questi casi specifici, devono essere ancora più rigorose del solito.
La scienza non ha ancora prodotto delle dimostrazioni scientificamente provate che accordano, oppure no, l’efficacia senza rischi dell’Amodip per gatti nei pazienti con patologie epatiche. Dunque, cerchiamo di fare attenzione e di scoprire in modo chiaro ed evidente quello che bisogna fare. L’obiettivo deve sempre essere quello di procedere per migliorare il benessere del piccolo amico.
Effetti collaterali di Amodip
Come tutti i farmaci, oltre al beneficio, bisogna considerare anche il rischio. O meglio: quali possono essere gli effetti collaterali dell’assunzione di Amodip per gatti?
La prima conseguenza che sembra essersi verificata molto spesso nei pazienti che hanno fatto questa cura è il vomito. Esso sembra essere l’effetto collaterale più comune, cioè quello che si è verificato nella maggior parte dei gatti. Comunque, anche gli altri tipi di problematiche dovute a tale somministrazione sono legati al tratto digestivo.
Spesso, l’Amodip ha portato alla perdita di peso per mancata assimilazione o alla diarrea costante. Inoltre, possiamo trovare letargia generale e disidratazione. Non ci sono riscontri, invece, in pazienti in gravidanza o in allattamento. In questi ultimi casi, comunque, bisogna sempre essere molto cauti.