Come si fa a far stare tranquillo il gatto quando ci sono ospiti?
Avere ospiti in casa è sempre piacevole, sempre che il nostro gatto si comporti bene. Per fare in modo che tutto fili liscio basta un po’ di metodo
Ci sono diversi metodi per gestire la presenza di amici e Miao in casa. Molti rinchiudono molti lo rinchiudono in un’altra stanza, ma non è questa la soluzione.
L’ideale sarebbe insegnargli a salutare i nuovi arrivati in modo più decoroso, aiutandolo piano piano a capire come ci si comporta, con un addestramento mirato.
Se la situazione fra gatto e ospiti è ingestibile, è chiaro che si deve agire, soprattutto se l’animale è molto giocherellone e “assale” tutti affettuosamente.
Uno sguardo di insieme
Qualsiasi sia il metodo che mettiamo in atto quando si parla di gatto e ospiti, con i consigli del nostro veterinario di fiducia, ricordiamoci di rispettare la sua natura e di non sgridare il gatto. Non solo non capirebbe il motivo, ma alimenteremmo ansie e nervosismi.
Prendere un gatto è un’esperienza straordinaria sotto tantissimi punti di vista. Molte persone però tendono a sottovalutare quanto questa esperienza possa cambiare la loro vita. Se prima non ci facevamo problemi a invitare da noi amici e parenti, adesso sarà il caso di procedere passo dopo passo.
Questione di comportamento
Anche se la nostra piccola di pelo è molto tranquilla e dolce, non è raro che possa adottare dei comportamenti scorretti quando entra in contatto con degli estranei, magari perché spaventato o – al contrario – entusiasta di nuovi amici in casa. Si tratta di comportamenti che vanno scoraggiati prima possibile, per evitare che diventino abitudini. Se siamo alla prima esperienza possiamo avvalerci di corsi di addestramento per cuccioli ad hoc.
Ogni amico a quattro zampe ha il proprio carattere che incide quando si parla di gatto e ospiti, e questo vale a prescindere dalla razza a cui appartiene. L’ideale è iniziare la socializzazione quando è ancora cucciolo, in maniera tale da potere incidere maggiormente sulla sua personalità.
Esistono esemplari più estroversi, altri più timidi; alcuni sono più testardi, altri più remissivi: ognuno ha i propri gusti e predisposizioni. Noi godiamo di una posizione privilegiata per osservarli durante la crescita, ma non dobbiamo essere passivi. Il nostro compito è insegnare e rafforzare i comportamenti positivi, limitare e scoraggiare quelli che lo sono meno.
Se il gatto sale sul tavolo o salta sul letto, nonostante i nostri divieti, siamo di fronte a un esemplare che va educato. Questo vale a prescindere dall’indole che lo caratterizza, ed è una nostra precisa responsabilità assicurarci che riesca a sfogare le proprie energie correttamente, così da essere tranquillo quando aspettiamo amici a casa.
Come prevedere gli imprevisti
Quando gatto e ospiti si devono incontrare sono tante le situazioni da tenere sotto controllo. Alcune di esse non fanno parte della nostra routine quotidiana, ma si verificano più raramente ed è il caso dell’arrivo, più o meno programmato, di altre persone in casa. Amici, parenti, colleghi o estranei di vario tipo (almeno agli occhi di Miao): prima o poi qualcuno si presenterà davanti alla porta di casa e quando ciò accadrà non dobbiamo farci cogliere impreparati.
Il punto principale è quello di insegnargli ad affrontare le novità, a rompere la routine di tutti i giorni senza che questo diventi un affare di Stato. Non è facile fare in modo che si abitui a tutto, ma agli ospiti inaspettati sì.
Cominciamo a insegnargli come comportarsi quando siamo da soli oppure quando usciamo insieme per fare una passeggiata, dopodiché passiamo alle interazioni con il prossimo. È una questione di socializzazione, che gli permetterà di interagire con il mondo che lo circonda nel rispetto di tutti gli attori in gioco, anche di quelli che bussano alla nostra porta.
E le novità
Il gatto all’arrivo di ospiti in casa si ritrova in una situazione completamente diversa da quelle a cui è normalmente abituato a gestire. Il suo già citato entusiasmo potrebbe portarlo ad abbaiare, saltare loro addosso e in generale attirare l’attenzione su di sé.
Durante la cena potrebbe salire sulla tavola o su una sedia; sarebbe la norma che chiedesse cibo extra ai commensali, che spesso non sanno resistere al suo sguardo supplicante e mettono a rischio il suo equilibrio gastrointestinale.
Siamo di fronte a comportamenti che potremmo voler semplicemente arginare quando si presentano, magari relegando il nostro amato Micio in un’altra stanza o ponendo una barriera fisica tra lui e gli ospiti. È però preferibile un approccio più diretto ed efficace, a lungo termine.
Ogni cosa a suo tempo
Adottare un amico a quattro zampe non prevede solo carezze o coccole, ma anche un percorso educativo, gli insegnerà come comportarsi man mano che cresce. Stiamo parlando dell’addestramento e della socializzazione. Il primo mira a fornirgli un’educazione di base, nonché la capacità di rispondere a comandi e richiami e rispettare divieti. La seconda ha invece l’obiettivo di insegnargli a relazionarsi con bipedi e quadrupedi nel modo giusto, acquisendo anche più fiducia in sé stesso.
È fondamentale che disponga già di alcune di queste risorse prima che interagisca con nuove persone che, ai suoi occhi, invadono la casa. Inoltre, è fondamentale fornirgliele entro una certa età, o almeno sarebbe preferibile. Con il passare del tempo, infatti, diventerà sempre meno recettivo verso le nostre istruzioni, e sarà sempre più difficile fargli perdere o prendere determinate abitudini. Funziona un po’ come l’educazione di un figlio: più è piccolo, più sarà predisposto all’ascolto.
Ognuno il proprio compito
La presenza di persone più o meno estranee cambia completamente la situazione rispetto a quando siamo soli con il nostro adorato Micio. Per imparare a mettere d’accordo cane e ospiti, dobbiamo poter contare sull’assistenza di questi ultimi. Chiediamo agli amici e ai familiari di darci una mano nel raggiungimento di questo importante obiettivo.
Prima di tutto, quindi, diamo delle linee guida da seguire alle persone di fiducia che abbiamo scelto. È importante che in questa fase sappiano di non dover incoraggiare eventuali comportamenti sbagliati. Se Miao salta loro addosso o abbaia al loro arrivo, accarezzarli o minimizzare sull’accaduto non è il metodo migliore. Confermerebbe nella sua mente l’idea che non ci sia niente di sbagliato in quello che fa.
Bisogna, quindi, avere pazienza e concentrarsi sugli specifici aspetti del comportamento del nostro amico a quattro zampe che vogliamo correggere. Se si agita troppo in determinate situazioni non esitiamo a usare il trasportino per trattenerlo oppure i suoi giocattoli preferiti per distrarlo. Esercitiamoci poi con i comandi da impartirgli ripetendo più volte lo scenario in questione, e premiando ogni progresso fatto la tecnica del rinforzo positivo.