Carbonia: un gatto preso a calci dalla furia umana non sopravvive
Arriva da Carbonia l’ultima notizia di cronaca che ha come vittima un gatto. Nel comune del sud della Sardegna, infatti, un felino non è riuscito a sopravvivere alla violenza umana.
Non ci sono parole per descrivere una storia triste come questa che, ancora una volta, vede un gatto innocente vittima della furia dell’uomo.
La vittima è Matisse, uno splendido gatto bianco di 3 anni di proprietà del pittore Stefano Masilli e di sua moglie Ornella.
Nella notte tra Venerdì e Sabato, Matisse era uscito, come al suo solito, per fare il suo ultimo giro serale. Un’abitudine che ormai, da tre anni a questa parte, accompagnava ogni sua giornata.
Le prime preoccupazioni da parte della sua famiglia iniziano quando il rientro a casa del felino tarda ad arrivare. Ogni seria, infatti, Matisse rientrava in casa per trascorrere la notte con la sua famiglia.
Dopo le prime attese, Stefano Masilli intravede il suo amico a quattro zampe vicino al cancello di casa. Il felino procede lentamente, quasi come se non riuscisse a camminare.
Immediatamente, l’uomo si precipita fuori di casa e in un attimo capisce la situazione. Matisse è ferito gravemente ed è subito chiaro che a causare tutte quelle ferite non può che essere stato un animale travestito da essere umano. Una bestia, più che un animale.
I due coniugi portano immediatamente il gatto nella clinica veterinaria più vicina. Qui, il medici sono molto schietti. Il gatto è ridotto davvero male e bisogna sperare in un miracolo.
Dopo la prima operazione, però, il miracolo non arriva. Matisse si spegne dopo due giorni di sofferenze atroci, punito da una violenza inspiegabile.
Il pittore ha dichiarato che l’autopsia ha evidenziato che il suo amico a quattro zampe è morto a causa di una violenza inaudita. Non solo calci e pugni, perché dalle radiografie è emersa anche la presenza di un proiettile nella schiena.
Ovviamente, è scattata la denuncia contro ignoti. Purtroppo, però, sarà molto difficile che il colpevole venga individuato per rispondere delle sue azioni terribili.