Solmox per gatti: a cosa serve, dosaggio e quando viene usato
I farmaci rappresentano degli alleati, ma vanno usati con raziocinio. Lo Solmox per gatti deve prescriverlo il veterinario, ma facciamoci un’idea
Quando il nostro amico a quattro zampe non si sente bene, la nostra preoccupazione sale e vorremmo subito vederlo in forma e pimpante. Ecco perché, dopo un paio di giorni o anche prima in base ai casi, è bene chiamare lo specialista di fiducia.
Solo lui, infatti, può avere un quadro completo e valutare anche eventuali caratteristiche di razza e pregressi clinici che possono avere un certo peso nella salute della nostra piccola palla di pelo.
Solmox per gatti è un antibatterico per uso sistemico, fa parte delle penicilline ad ampio spettro. Rappresenta un antibiotico, simile a quello che prendiamo noi umani, ma che è meglio non confondere.
Farmaci per uomini Vs medicine per quadrupedi
Prima di conoscere a fondo lo Solmox per gatti è bene fare una precisazione. Fermo restando che può capitare che il nostro veterinario di fiducia prescriva un farmaco per uso umano al gatto con cognizione di causa, di norma non bisogna fare confusione o, perlomeno, non sono iniziative che possiamo prendere noi profani.
Non è detto che le formulazioni create ad hoc per noi vadano bene per Fido e soprattutto c’è da valutare la questione dosaggio. Infatti, il peso di un uomo adulto non è quello di un amico a quattro zampe e quello di un bambino non è quello di un cucciolo.
Bandito il fai da te
Quando si tratta della salute di colui che consideriamo parte integrante della famiglia non c’è da prendere nulla sottogamba e da improvvisarsi veterinari. Per quanto si possa avere esperienza in campo cinofilo, questo non ci dà una laurea in veterinaria Honoris Causa.
Ecco allora che la diagnosi tocca allo specialista e anche la conseguente cura migliore per la risoluzione del problema. Certamente una anamnesi il più possibile dettagliata da parte nostra può fare la differenza e dare delle informazioni importanti al medico, ma per il resto lasciamo fare a lui che ha esperienza e competenza specifiche.
Che cos’è?
Disponibile in tre posologie differenti – 100, 200 e 500 ml – da utilizzare in base al peso del nostro amico a quattro zampe e alla sua stazza, non che in base al tipo di problematica, il Solmox per gatti è un antibiotico, lo abbiamo già detto. Il suo principio attivo è l’amoxicillina tridata, nella fattispecie 150mg/ml. Tra gli eccepienti troviamo il Butilidrossianisolo (0,08 mg) e il butilidrossitoluene (0,08 mg).
In vitro questo principio attivo è l’ideale per combattere una grande quantità di batteri Gram negativi e positivi. Tra questi ci sono il Corynebacterium pyogenes, l’Escherichia coli, la Klebsiella pneumoniae, la Pasteurella spp., il Proteus spp. Ma anche la Salmonella, lo Stafilococco e lo Streptococco.
Tuttavia non risulta essere efficace contro quegli organismi che producono beta-lattamasi. Si tratta di un farmaco indicato per il controllo delle infezioni batteriche dovute ad agenti sensibili che colpiscono i nostri amici a quattro zampe, ma anche i cani, i bovini, i suini. Ed è l’ideale per i casi in cui è necessaria una sola somministrazione con un’attività prolungata. Va bene quando a essere colpiti sono:
- L’apparato gastro-intestinale;
- Il sistema respiratorio;
- La pelle e tessuti molli;
- L’apparato urogenitale.
Il Solmox per gatti si è rivelato efficace anche nel controllo di infezioni batteriche secondarie, quando i batteri non rappresentano il principale motivo scatenante della patologia in questione. Ideale nel post-operatorio, quando c’è bisogno di prevenire le infezioni in convalescenza, ma attenzione: la cura deve essere fatta prima dell’operazione chirurgica.
Controindicazioni ed effetti indesiderati
Il Solmox per gatti non deve essere somministrato per via endovenosa o intratecale. Giusto per saperlo, anche se non è oggetto della nostra analisi, non è indicato nelle terapie dei conigli, dei porcellini d’india, dei criceti e di altri piccoli roditori erbivori.
Non è consigliato, perché può creare delle reazioni allergiche anche di una certa entità, nei soggetti che risultano essere sensibili all’amoxicillina oppure a qualsiasi altro eccepiente presente. Non può assumerlo nemmeno il gatto che ha dei problemi ai reni, a tal proposito può tornare utile saperne di più se il gatto ha l’insufficienza renale nel gatto, perché potrebbe causare nefrotossicità e neurotossicità. Come già accennato, questo antibiotico non va bene se sono presenti dei batteri produttori di beta-lattamasi.
Nei nostri amici a quattro zampe, il Solmox per gatti è da somministrare con una iniezione intramucolare profonda e sottocutanea. Di norma il veterinario di fiducia consiglia 15 mg di amoxicillina per chilo rispetto al peso vivo del cane (che equivale a 1 ml per 10 chili). La somministrazione, se necessaria, può essere ripetuta dopo le 48 ore.
È consigliato massaggiare la parte prima e dopo somministrazione. Se dobbiamo iniettare più di 20 ml, la somministrazione deve essere praticata in due punti di inoculo differenti, suddividendo la dose a metà. Bisogna agitare il flacone prima dell’uso. Questo farmaco deve essere conservato a una temperatura inferiore ai 25 gradi e lontano da fonti di luce. Dopo la prima apertura della confezione, è utilizzabile entro 28 giorni.
Alcune avvertenze
L’utilizzo improprio del Solmox per gatti può favorire la resistenza ai batteri sensibili al principio attivo. Nel caso di insufficienza epatica nel gatto, la posologia deve essere valutata con attenzione da parte dello specialista. L’utilizzo ripetuto oppure prolungato dell’amoxicillina è da evitare. Mentre può essere utilizzata insieme ad altri antibiotici aminoglicosidici, l’antagonismo è stato registrato con le tetracicline e i macrolidi. Non somministriamola insieme ad antibiotici batteriostatici.
Reazioni allergiche, che non hanno a che fare con il dosaggio, sono possibili e presentarsi con sintomi quali episodi di vomito e diarrea nel gattino. Possono essercene anche di natura cutanea, anche se più occasionali. In caso di gravidanza, non sono state registrate controindicazioni ma, come per tutti i farmaci, si deve valutare bene il rapporto costi e benefici.
Sarà lo specialista a consigliarci eventuali trattamenti per contrastare questi o altri effetti indesiderati. In ogni caso non è mai consigliata l’improvvisazione. Eventuali decisioni fai da te, infatti, potrebbero peggiorare le condizioni di salute del nostro amico a quattro zampe e metterne in pericolo la vita. Ecco perché è importante non peccare di presunzione e aspettare il parere dello specialista, mai vorremmo che la nostra piccola palla di pelo stesse peggio a causa di un errore di valutazione.