Pollo al gatto, sì o no? Tutto quello che c’è da sapere
La salute del nostro amico a quattro zampe è prioritaria. In questo senso l’alimentazione è importantissima, ma il pollo al gatto si può dare?
Quando decidiamo di adottare un amico a quattro zampe ci prendiamo la responsabilità del suo benessere psicofisico. La dieta è la cartina al tornasole della sua salute, motivo per cui deve essere sempre sana e bilanciata.
Chiunque abbia avuto un amico a quattro zampe in giro per casa, sa quanto è importante affidarsi al veterinario di fiducia, colui che conosce pregressi clinici e caratteristiche di razza che possono incidere sulle scelte culinarie.
Il pollo al gatto si può dare, ma dipende dal tipo di cottura e dalla parte che decidiamo di destinare alla sua pappa. Le ossa per esempio possono rivelarsi molto pericolose.
Le ossa di pollo
Si tratta di una parte che istintivamente Miao mangerebbe, ma nasconde troppe insidie ed è meglio che ne stia alla larga. D’altra parte c’è una tale varietà alimentare che non è necessario rischiare. È bene fare anche una distinzione tra le ossa di pollo cotte – che è bene che non vengano mai mangiate in nessuna maniera e circostanza – e crude.
In questo ultimo caso è possibile che il nostro amico a quattro zampe le gusti e che gli tornino anche utili. In ogni caso per qualsiasi dubbio o paura è bene chiedere consiglio allo specialista.
Nel dubbio, però, è sempre meglio evitare di dare il pollo al gatto. Si tratta di una parte, quella delle ossa, molto dannosa. Potrebbero rivelarsi addirittura fatali, per due motivi. Una volta ingoiate, infatti, possono causare il soffocamento del nostro adorato Miao. C’è poi anche il rischio che si scheggino, e che i pezzettini in circolo nell’apparato gastro-intestinale creino lesioni interne e blocchi di varia entità.
Come intervenire se è necessario
Nel caso in cui le ossa del pollo fossero finite accidentalmente nello stomaco del nostro amico a quattro zampe particolarmente goloso, magari perché l’arrosto è rimasto incustodito sul tavolo della cucina e Miao non ha saputo resistere, non facciamoci prendere dal panico e cerchiamo di limitare i danni.
Contattiamo subito il veterinario: un’anamnesi il più possibile dettagliata sarà utile a stabilire che tipo di esami esplorativi bisogna fare. Sarà lui a stabilire se è necessaria una radiografia o una visita in ambulatorio. Inoltre potrebbe valutare di fare un’ecografia al gatto. Ovviamente la solerzia è d’obbligo nei casi di soffocamento, prima si interverrà più possibilità ci sono che il cane abbia salva la vita. La tempestività può fare la differenza tra la vita e la morte.
Escluse situazioni di emergenza da risolvere, lo specialista consiglierà di tenere sotto controllo il nostro amico a quattro zampe, e di avvisarlo nel caso di sintomi o segnali sospetti o mai visti prima. Attenzione, quindi a determinati campanelli d’allarme:
- Sangue nelle feci, che potrebbero diventare nere durante le due settimane successive all’ingestione;
- Episodi di vomito (che non devono mai essere indotti);
- Algie addominali;
- Casi di stipsi.
Durante il monitoraggio, controlliamo eventuali espulsioni. Se siamo fortunati il nostro amico a quattro zampe si libererà di questi corpi estranei, potenzialmente letali, senza conseguenze. Se invece si verificano tutti o alcuni dei sintomi sopraelencati, è bene correre dal veterinario. Stessa cosa se non abbiamo notizie delle ossa di pollo dopo 72 ore dall’ingestione accidentale.
Pelle del pollo al gatto
Il pollo al gatto si può dare solo a determinate condizioni, pelle e ossa non sono contemplate, anzi: sono tra gli alimenti tossici per i gatti da evitare assolutamente. Tuttavia, in caso di una indigestione accidentale, se vediamo improvvisi atteggiamenti insoliti – aggressività, ansia, paura, camminate avanti e indietro, letargia – potrebbe essere a causa della pelle di pollo ingoiata dalla nostra piccola palla di pelo. Anche in questo caso è bene rivolgersi al veterinario per avere un parere in merito ed eventuali consigli su come affrontare la situazione specifica.
Il dibattito riguardo alle ossa di pollo crude è ancora aperto, e probabilmente lo resterà per sempre. La comunità di bipedi che hanno un amico a quattro zampe sembra concordare su quelle cotte, ma non su quelle crude. Molti infatti sono convinti che queste ultime possano avere dalla loro una serie di benefici:
- Rappresentano una fonte di calcio per la salute delle ossa;
- Migliorano le condizioni dei denti e delle gengive.
Per qualsiasi dubbio e incertezza però, nel tentativo di trovare una risposta definitiva ed esaustiva, possiamo chiedere consiglio a uno specialista (possibilmente quello che già conosce storia e pregressi clinici del gatto).
Gatto mangia solo pollo
Per impedire che il nostro adorato Miao possa avere accesso alle ossa di pollo, conviene tenerlo alla larga dai rifiuti dopo cena. Questo consiglio è abbastanza ovvio. Il modo più semplice ed efficace è smaltire le ossa in un bidone a prova di quadrupede: niente sacchetti di plastica in giro per casa o aperti, niente residui di cibo sul piatto a portata di zampa.
Stabilito che le ossa sono off limits vediamo come dare il pollo al gatto senza correre rischi. Indipendentemente dal fatto che si scelga una alimentazione naturale del gatto o meno, è necessario che le ricette espresse contengano proteine, minerali, vitamine e fibre nelle giuste quantità. La pappa di Micio deve essere sana e bilanciata, solo così potrà crescere sano e forte.
Un esempio di ricetta
Quella delle cosce di pollo e verdure è una ricetta completa e a prova di stomaco sensibile del nostro amico a quattro zampe. Per quanto riguarda la base, procuriamoci una tazza di riso integrale e due di acqua. Con le verdure possiamo darci alla pazza gioia, l’importante è che non siano tra quelle dannose. Disponiamo sul tavolo della cucina:
- 250 grammi di fagiolini, a pezzetti;
- Una patata dolce media, anche lei a pezzetti e con la buccia;
- Tre carote, tagliate a rondelle spesse circa un pollice;
- Petti di pollo oppure da quattro a sei cosce disossate e senza la pelle.
Seguendo l’ordine, mettiamo tutti gli ingredienti nella pentola. Mi raccomando: non mescoliamo, sovrapponiamo. Lasciamo cuocere a fuoco lento per circa otto ore, o a fuoco alto per cinque. A cottura ultimata, mescoliamo il tutto e tagliamo a pezzetti piccoli il pollo.
Se abbiamo preparato più di una porzione, quello che resta può essere conservato in frigorifero e consumato entro tre giorni al massimo. Attenzione a non superare questa data di scadenza: gli ingredienti utilizzati sono molto delicati.