È vero che i gatti sono animali notturni?
I gatti amano vivere al buio e dopo il tramonto diventano più attivi. Ecco perché si sente dire spesso che i gatti sono animali notturni, ma è davvero così? Scopriamolo
Attorno alla figura dei gatti ruotano tante credenze. A volte si tratta di caratteristiche reali, forse un poco romanzate ma con una base scientifica. Altre, invece, sono solamente leggende che affondano le loro radici in tempi lontani. È innegabile, però, che i gatti siano degli animali molto affascinanti, con le loro movenze lente ed eleganti e il loro sguardo penetrante.
Quando si parla di questi piccoli felini domestici, ci si chiede spesso se i gatti sono animali notturni. È importante saperlo, soprattutto se si sta pensando di adottarne uno e non ci si vuole ritrovare a stare svegli tutta la notte per giocare con loro. È facile credere che lo siano per via dei loro occhi che “brillano” al buio, come se avessero la cosiddetta “visione notturna”. O ancora per il fatto che amino stare in giro nelle ore di buio. Sicuramente i gatti non sono diurni, come la maggior parte degli animali, ma non sono neanche notturni. I gatti sono animali crepuscolari. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Miti e leggende sui gatti
Come abbiamo già accennato, la figura del gatto è molto antica. È un animale che era diffuso e presente già in tempi lontani. Basti pensare alla cultura egizia, per la quale il gatto era addirittura un animale sacro e le tante raffigurazioni che ci sono arrivate lo confermano.
La sua reputazione ha mutato di segno nel periodo del Medioevo, quando veniva spesso associato alle streghe. Questo infatti è il motivo per cui ancora oggi il gatto accompagna l’iconografia della festa di Halloween, soprattutto se rappresentato con la coda alzata e il pelo dritto mentre il gatto fa la gobba. Un atteggiamento che serve ad incutere timore.
Il gatto è anche considerato un animale “mistico”, legato alla simbologia di filosofie e religioni. Pensate, per esempio, alla credenza secondo la quale il gatto ha sette vite – o nove nella cultura anglosassone. Questo è uno di quei casi in cui alla base della leggenda c’è una verità scientifica. Il gatto infatti è capace di attutire le cadute, anche da altezze elevate, grazie ad alcune caratteristiche fisiche e questo, nell’immaginario collettivo, lo rende quasi “immortale”.
Infine c’è il mito secondo cui i gatti sono animali notturni. Anche questa volta ci sono degli elementi reali a supporto di questa tesi. I gatti amano vivere durante le ore di buio, spesso vediamo i loro occhi lucenti e questo ci fa credere che abbiano la visione notturna. Ma è realmente così? Scopriamolo insieme.
I gatti sono notturni o diurni?
Se vi state chiedendo se i gatti sono animali notturni o diurni, ecco la vostra risposta: né l’uno, né l’altro. I gatti sono animali crepuscolari. Ma cosa significa questo termine?
Avrete sicuramente notato che, rispetto per esempio ai cani, i gatti non sono animali diurni. Passano infatti la maggior parte delle ore di sole a dormire. Questo fa parte del loro “fabbisogno” di sonno giornaliero. Tuttavia, anche i gatti domestici possono adattarsi al programma del loro proprietario. Preferiscono dormire quando sono soli ed essere leggermente più attivi durante i pasti, motivo per cui potreste vederli cercare la vostra attenzione nei momenti in cui di solito li nutrite o prestate loro attenzione. Improvvisamente, però, quando il sole cala, sembra che i gatti si risveglino.
Ecco perché i gatti sono animali crepuscolari. Gli animali crepuscolari sono quelli che sono più attivi sia al tramonto che all’alba. Questo ha delle radici scientifiche, dal momento che i gatti sono animali predatori e in questi due momenti della giornata è più facile trovare le loro prede.
Il gatto è in buona compagnia. Tra gli animali crepuscolari ci sono anche criceti, conigli, furetti, linci rosse e opossum. Il termine crepuscolare è piuttosto vago, poiché molti di questi animali saranno attivi anche durante il giorno. E questo potrebbe creare confusione.
Ricordiamo che il Felis silvestris catus discende dalla stessa linea di altri felini. I felini selvatici come il leone, la tigre o la lince sono infatti notturni, sono considerati cacciatori specializzati rispetto ad altri animali, motivo per cui hanno bisogno solo di poche ore al giorno per cacciare, e trascorreranno il resto della giornata in modo piacevole.
Inoltre si pensa che i gatti selvatici siano completamente notturni. Questo dipende dal fatto che le loro prede vanno in giro dopo il tramonto, ecco perché in questi momenti sono più attivi. È una ragione legata alla sopravvivenza.
Quando i gatti sono più attivi?
L’immagine più diffusa del gatto è quella in cui è raggomitolato su se stesso a dormire nei posti più impensabili della casa. Questo perché il gatto trascorre la maggior parte della giornata a dormire. In media, i gatti dormiranno 16 ore al giorno e i gatti anziani possono dormire fino a 20 ore. Ne ha bisogno per recuperare energie. Spesso anche durante la notte, soprattutto nei freddi mesi invernali, Micio se ne sta tranquillo a rilassarsi al calduccio.
I gatti domestici sono serviti e riveriti, non hanno bisogno di cacciare per sopravvivere, infatti passano il 70% del loro tempo a sonnecchiare. Naturalmente i gatti selvatici dedicano alla caccia un tempo considerevole, circa il 14% della loro giornata. Anzi della loro notte, visto che generalmente le prede vengono fuori quando c’è buio.
È invece nelle ore in cui la luce è più bassa, come il tramonto o l’alba, che i gatti sono più attivi. Questo dipende dalla loro natura di animali predatori. I gatti devono cacciare per sopravvivere e il loro istinto gli suggerisce – giustamente – che dopo il calar del sole può trovare più facilmente le sue prede. Ecco perché in questi momenti della giornata i gatti sono molto più svegli e attivi.
Tuttavia, dovreste tenere in considerazione che non tutti i gatti domestici hanno le stesse abitudini. Molto dipende anche dall’educazione che ricevono, che può riflettersi anche sui solo schemi di sonno. Non è raro che un gatto domestico svegli il proprietario nel cuore della notte. Questo può dipendere dal fatto che abbia fame o che voglia giocare. Si può risolvere la questione lasciando dei giochi in giro per la casa in modo che possa tenersi impegnato anche da solo, e qualcosa da mangiare per uno spuntino notturno. Se però questo comportamento si ripete troppo spesso e notate anche altri atteggiamenti insoliti, allora è meglio contattare un veterinario per capire se si tratta di una malattia.
Davvero i gatti hanno la visione notturna?
Una delle cose che fanno pensare che i gatti sono animali notturni è credere che abbiano la cosiddetta “visione notturna”, cioè che riescano a vedere anche al buio. Questo perché spesso, di notte, capita di vedere i loro occhi di una tonalità brillante, come se fossero delle piccolissime lampadine che facilitano la vista anche senza luce.
In realtà questo dipende da quello che si chiama “tapetum lucidum”. Si tratta di uno strato dietro alla retina di un gatto che riflette la luce che entra nei loro occhi, creando quell’aspetto cupo.
La verità è che i gatti non possono vedere nell’oscurità totale. Sì, la loro vista è migliore di quella degli umani e riescono a vedere con un sesto della luce di cui abbiamo bisogno noi per distinguere le figure. Come se fosse il diaframma di una macchina fotografica professionale, gli occhi del gatto sono costruiti in modo che le loro pupille possano dilatarsi molto più di quelle umane. Come accennato in precedenza, quella luce verde che possiamo vedere negli occhi dei gatti è semplicemente il tapetum che riflette la piccola quantità di luce che c’è nella stanza, il che li aiuta a sfruttare maggiormente la poca luce che c’è e si aggiunge alla loro buona visione .