Quali sono le persone preferite dai gatti?
Il rapporto fra bipedi e quadrupedi cambia ogni giorno e diventa sempre più intenso. Ma quali sono le persone preferite dai gatti e come li conquistano?
Il gatto riesce a fidarsi di qualcuno o è vera la leggenda metropolitana che lo dipinge come un esemplare opportunista e diffidente? Questa è una domanda che si pongono almeno una volta nella vita i proprietari di animali o gli aspiranti tali.
Che ci sia una sorta di imprinting con un determinato componente della famiglia, ormai, è stato abbondantemente accertato, ma come avviene? Cos’è che fa breccia nel cuore del nostro amico a quattro zampe?
Micio, allo stato brado, vive in colonia. Non c’è una gerarchia come nei cani, ma piuttosto una maggiore indipendenza. Ciò non toglie, però, che sia in grado di affezionarsi a chi considera famiglia. Allora vale la pena scoprire quali sono le persone preferite dai gatti, perché e come possiamo ‘pilotare’ l’innamoramento, se così possiamo definirlo.
Questione di fiducia
Il gatto si fida di te, ecco sfatati alcuni falsi miti sui gatti che si tramandano da secoli. Ci sono tante ricerche a supporto del tema, che si basano soprattutto sul linguaggio dei gatti. Infatti, maggiormente sappiamo interpretarlo, più sarà facile sapere cosa passa nella mente del nostro amico a quattro zampe e come possiamo intervenire per farlo stare nel migliore dei modi.
Quali sono le persone preferite dai gatti? La scelta avviene in base al tipo di comunicazione che si innesca tra bipede e quadrupede. Il rapporto più intenso, quello che si instaura in maniera più stretta e naturale vince su tutti gli altri. Ciò non vuol dire che il nostro adorato Miao non voglia bene anche al resto della famiglia, ma avrà un debole per qualcuno in particolare.
Questo tipo di rapporto si gioca sui bisogni primari. L’alimentazione, la pulizia della lettiera e le coccole sono quelle di cui si occupa chi entra in maniera prepotente nel suo cuore. Un’osservazione attenta dei vari comportamenti dei componenti della famiglia ha un ruolo determinante. Chi si adopera per rispondere a determinate esigenze diventa il capo, nei fatti e nell’animo di Miao. Non dimentichiamo, infatti, che i quadrupedi non lasciano nulla al caso e hanno una grande capacità analitica.
Quando un gatto randagio ti sceglie
Solitamente, l’imprinting tra bipede e quadrupede avviene in tenera età o nei primi giorni dell’adozione, nel caso in cui si tratti di un randagio preso al canile o per la strada. Appena arrivato in famiglia, ancora cucciolo e bisognoso di socializzazione, Micio decide chi sostituirà la sua mamma praticamente e nel suo cuore. A tal proposito, ecco cosa significa adottare un gatto traumatizzato.
Il proprietario, infatti, dovrà prendere il posto della mamma, colei che si occupava di tutte le necessità primarie. Ecco perché è importante che la separazione non avvenga in maniera repentina e prima del tempo. Le conseguenze nella vita di Miao possono essere permanenti e incidere tantissimo nel rapporto che avrà con chi incontrerà nella sua vita.
La fase di socializzazione inizia con la mamma e prosegue con noi. Dai quattro ai sei mesi affronteremo un momento estremamente delicato che segnerà la sua vita. Comincerà a interagire con tutti i componenti della famiglia e sceglierà la sua mamma o il suo papà elettivi. Può essere importante saperne di più sullo svezzamento dei gattini orfani o abbandonati per capire cosa può avere un peso determinante nella psicologia del felino.
I gatti riconoscono il padrone
Grazie a un istinto davvero fuori dal comune, la nostra piccola palla di pelo osserva e mette alla prova tutte le persone che abitano in casa con lui. Interagisce e vede che tipo di feedback riceve. Cerca di comprendere la gerarchia, chi è il più forte e il più debole, a chi si può affidare per le questioni importanti e a chi invece per giocare.
Il rapporto tra uomo e animale è fondamentale per definire questo tipo di legami. Quali sono le persone preferite dai gatti? Miao in primis si affida a chi può soddisfare le sue esigenze alimentari. La chiave di volta sta nell’addestrare e prendersi cura del proprio amico a quattro zampe sin dal primo giorno. Non si deve essere né troppo dolci, né troppo duri: trovare un equilibrio tra i due aspetti che ci faccia apparire autorevoli ma non autoritari.
Le linee guida a cui dobbiamo attenerci sono poche e precise, da tenere a mente. La costanza e la coerenza sono alla base di un buon rapporto. Non dobbiamo fargli mancare mai niente, trascorrere del tempo di qualità in sua compagnia perché non soffra la solitudine ed educarlo con decisione, ma all’insegna del divertimento e del relax.
I gatti percepiscono le persone cattive
Quali sono le persone preferite dai gatti? Ormai sappiamo come funziona e possiamo fare tutto quello che è in nostro potere per favorire il benessere psicofisico del nostro amico a quattro zampe. In genere i gatti identificano un solo padrone, anche se sono perfettamente in grado di affezionarsi a più bipedi. Anche a persone che frequentano la casa saltuariamente, ma che dimostrano una certa empatia con gli animali.
Se siamo di fronte a un esemplare particolarmente socievole, questo può dimostrare degli atteggiamenti simili a quelli che ha con il proprietario anche con altri. Ciò non toglie, però, che determinati comportamenti siano esclusivi. Miao si sdraia ai piedi di colui che ha scelto, segue ogni suo movimento, risponde ai richiami il più delle volte, quando è obbediente non è per timore ma perché si fida.
I gatti vanno da chi li ignora
Interpretare correttamente il linguaggio dei nostri amici a quattro zampe ci permette di comprendere che stato d’animo sta vivendo e se ha bisogno del nostro intervento o che, al contrario, ci facciamo da parte. Il desiderio di starti vicino, la tendenza a strusciarsi su di te, portare qualche presente al ritorno dalla caccia (ecco perché il gatto porta animali morti in regalo), la posizione supina, fare il pane su o vicino a te, sollevare e muovere la coda quando si appresta ad avvicinarsi, fare le fusa. Questi sono tutti segnali inequivocabili.
Tornando all’ultimo punto, però, vale la pena fare una precisazione. Non sempre il segnale tipico di Miao denota benessere. A tal proposito siamo sicuri che se il gatto fa le fusa è davvero felice? A volte no ed è sempre meglio sapere come e perché. Per qualsiasi dubbio o incertezza, chiediamo il parere del veterinario di fiducia, l’unico che conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza che possono incidere sul comportamento dei felini.